Continua da 'Colture fuori suolo - parte prima'

In genere quando un buon tecnico affianca un'azienda alla prima esperienza su fuori suolo, uno dei primi suggerimenti che dà è quello di costituire un 'stazione di rilevamento' (nella foto), cioè di isolare uno o due lastre di substrato, al fine di realizzare delle misurazioni su tale campione, che diventa rappresentativo per tutta la coltivazione o per parte di essa.

Nella stazione vanno effettuati i seguenti controlli:

- raccolta del drenato giornaliero, cioè quanto non viene 'bevuto' dalle piante;

- raccolta di una parte della soluzione somministrata alle piante;

- monitoraggio della condizione all'interno della lastra tramite un lisimetro;

- misurazione giornaliera dei valori di pH ed EC delle tre soluzioni raccolte.

L'importanza del prelievo di questi dati sta nel fatto che tramite questi l'agricoltore si accorge immediatamente se qualcosa non sta andando bene ed eventualmente può intervenire tempestivamente senza che si provochino danni alla coltura. Inoltre si ha il dato certo relativo al quantitativo d'acqua fuoriuscito dall'organo erogatore ed alla corrispondenza dei valori di pH ed EC a quelli impostati in partenza, oltre ad un controllo del fertirrigatore; in base alla percentuale di drenato si verifica quanto assorbe la pianta in termini idrici.

In tali condizioni si intuisce come sia essenziale, da parte dell'azienda, disporre degli strumenti di misurazione pH ed EC propri ed affidabili. Nelle 3 aziende considerate, si è riscontrata la presenza di una stazione di rilevamento realizzata come sopra detto, anche se il controllo da parte degli agricoltori non era assiduo.

I dati considerati sono stati la percentuale di drenaggio e i valori di EC. Dal confronto si è evidenziato che nelle aziende in cui le percentuali di drenaggio risultavano comprese in un intervallo ottimale tra 20-30% i valori di EC della lastra si mantenevano su livelli accettabili per lo sviluppo normale della coltura; laddove i valori di drenaggio si riducevano a percentuali inferiori al 20%, i valori di EC aumentavano, arrivando a determinare una crescita più difficoltosa per la coltura.

 

In base agli aspetti tecnici considerati
e riguardanti la gestione idrica e nutritiva,
vediamo come tutto questo poi si è tradotto in termini di produzione.

Nell'azienda FS, si è condotta una prova per verificare gli effetti dell'incremento idrico del 40%, sia su alcuni parametri tecnici, sia su alcuni parametri qualitativi (gradi Brix e peso).

I risultati hanno dimostrato che:

  • Il drenaggio era maggiore laddove veniva somministrato il 40% in più;
  • La EC era maggiore nelle lastre che ricevevano meno acqua;
  • Il grado brix era maggiore nelle lastre in cui si aveva una EC maggiore;
  • Il peso delle bacche era maggiore nelle lastre che venivano irrigate più abbondantemente.

Un'altra prova interessante è stata effettuata nell'azienda CF.

In tale azienda si è cercato di rilevare le possibili differenze che un diverso substrato può apportare nello sviluppo delle piante. La prova è stata svolta misurando alcuni dei parametri di crescita delle piante allevate sui 2 tipi di substrato diversi (fibra di cocco e torba sfusa in canalette di polistirolo) e tenendo il suolo come testimone; si è inoltre tenuto conto di pH ed EC della soluzione nutritiva somministrata e di quella drenata. Le misurazioni sulla pianta hanno evidenziato che le piante allevate su suolo mantengono un orientamento più vegetativo, deducibile da una maggiore crescita, diametro e lunghezza della foglia e da un minor numero di palchi emessi. L'orientamento delle piante allevate in fuori suolo è decisamente più generativo: sono più portate a prediligere la produzione piuttosto che la vegetazione. Le tre prove sono state effettuate in condizioni identiche di nutrizione, clima, gestione delle operazioni colturali.

Gli effetti sulla produzione sono stati:

 

Suolo

Fibra di cocco

Torba

Num. frutti x palco

9

9

9

Peso palco (gr)

447

570

565

Lunghezza Palco (cm)

13

16

17

Peso 1° frutto (gr)

51

58

56

Grado Brix

5

5,6

5,4

Dai valori riscontrati risulta chiaro come i palchi di piante su fuori suolo siano differenti da quelli ottenuti su suolo: nella foto che segue, 1° palco e 6° Foglia di Motekino su suolo (a sinistra) e su fuori suolo (a destra).

 

L'articolo continua sotto l'immagine

Antesia pomodorini - fuori suolo

 

Nell'azienda PL si è invece svolta una prova riguardante la modifica dei parametri nutrizionali in serre gemelle. La coltura di pomodoro tipo Piccadilly è stata gestita con soluzioni nutritive diverse per vedere se ciò avrebbe permesso di raggiungere obiettivi produttivi differenti.

Ecco di seguito le soluzioni utilizzate:

Mmol/l

Serra 1

Serra 2

NH4

1.2

0.5

NO3

15

12.5

P

1.2

1.5

K

6.5

8

Ca

5.5

5

Mg

2

2.2

S

3.5

4.5

 

Come si può vedere dalla tabella, le soluzioni differiscono per parecchi elementi. La prima è una soluzione più 'vegetativa', la seconda più 'generativa'. Con l'utilizzo della prima si sono inoltre mantenuti livelli di EC leggermente più alti (> 20-30%) e % di drenaggio più basse rispetto alla serra 2.

In tabella si possono vedere i risultati riguardanti i parametri qualitativi e quantitativi: 

 

Serra 1

Serra 2

Num. frutti x palco

10

10

Peso palco (gr)

485

452

Diametro frutto (mm)

37

31

Peso 1° frutto (gr)

51

45

Grado Brix

5.5

6,4

 

Come si può evincere, la soluzione della serra 1 ha portato a frutti più pesanti e meno gustosi, viceversa nella serra 2 si sono raccolti frutti più piccoli e con grado Brix maggiore. Altre differenze hanno riguardato il colore (più scuro in serra 2) e la shelf life, anch'essa maggiore in serra 2.

Ciò vuole dimostrare la possibilità di influire attraverso la gestione fertirrigua nell'ottenimento delle caratteristiche qualitative richieste, fatti salvi naturalmente i parametri climatici e le operazioni sulla pianta.

 

 

A cura di Alessia Macca e Giovanni Nicotra - Laurus s.r.l. - soci di Antesia

Antesia, l'Associazione Nazionale Tecnici Specialisti In Agricoltura
I soci di Antesia sono dottori agronomi e forestali, periti agrari, agrotenici, tecnologi alimentari che svolgono assistenza tecnica agronomica a centinaia di produttori agricoli e agroalimentari, svincolati dalla vendita di qualsivoglia prodotto materiale alle aziende agricole. Antesia contribuisce alla formazione dei soci ed al loro continuo aggiornamento, promuovendo il reciproco scambio di informazioni, conoscenze ed esperienze di campo. Se vuoi conoscere le iniziative di Antesia, vai su www.antesia.it. Se vuoi diventare socio di Antesia, vai su www.antesia.it

Questo articolo fa parte delle collezioni: