La città di Livorno si sviluppa tra la linea di costa ad Ovest e i rilievi a Est ed a Sud Est della città, è caratterizzata da venti dominanti provenienti da Nord Est e venti prevalenti da Sud-Sud Est. Nel 2023 le direttrici principali sono state Nord-Nord Est e Sud Ovest, con episodi di forte intensità che si sono prolungati per più giorni. Vanta un patrimonio arboreo di circa 23mila alberi, con una diversificata composizione che vede il predominio del leccio (18,62%), seguito dai pini d'Aleppo (13,66%) e dai pini domestici (11,89%). Altri alberi, tra cui tamerici, cipressi, tigli, platani e pioppi cipressini, rappresentano circa l'8,5%; il 3,5%; il 3,5%; il 2,5% e il 2,5% rispettivamente.

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Nel corso del 2023, il Centro Funzionale Regionale di Protezione Civile ha diramato 32 allerte gialle e 3 allerte arancioni per il rischio vento. Tali eventi sono stati spesso sommati ad allerte per rischio idrogeologico - 30 allerte gialle e 10 allerte arancioni - che hanno ulteriormente aggravato gli effetti al suolo. Sono stati analizzati, oltre ai dati relativi alle allerte diramate, la velocità del vento e la quantità di pioggia di ogni giorno dell'anno. È risultato evidente che è la combinazione delle due criticità ad aver causato danni al patrimonio arboreo comunale.

 

Dall'esame dei dati è emerso chiaramente che i sei eventi che hanno causato importanti e numerosi danni alle alberature, sia pubbliche che private, sono imputabili ad anomalie di vento e pioggia verificatesi simultaneamente. In particolare, gli impatti sulle alberature si sono registrati con vento di burrasca fortissima, seguiti da giorni di burrasca forte o moderata insieme ad eventi di pioggia intensa superiore a 40 millimetri nelle 24 ore (spesso caduti nell'arco di 1 o 2 ore), protratti per due/tre giorni consecutivi. Le direzioni dei venti di burrasca sono variate da Sud Est-Sud Ovest a Nord-Nord Est. Si è verificata una tromba d'aria, non prevista, che ha causato ingenti danni sia alle alberature che al patrimonio edilizio.

 

Confrontando le previsioni e le allerte emesse con gli effetti al suolo registrati, emerge che l'incertezza non è eliminabile. Nonostante i progressi nei modelli di previsione, fenomeni molto localizzati nel tempo e nello spazio e non strutturati/organizzati o che avvengono in periodi in cui le condizioni di instabilità sono molto più variabili, hanno un'accuratezza di previsione più bassa e molto più a ridosso dell'evento dal punto di vista temporale. Ciò significa che utilizzando i dati delle previsioni meteorologiche è difficile stimare l'impulso dell'evento e quindi necessario considerare la possibilità di eventi improvvisi anche in assenza di allerte. Per quanto sopra, diventa fondamentale l'osservazione diretta degli eventi sul territorio mediante una rete più capillare di sensori meteo e centraline e la continua analisi dei dati meteo.

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Come evidente dall'immagine sottostante esiste una correlazione tra le direttrici dei venti prevalenti nel 2023 con il rilievo dei danni alle alberature pubbliche.

 

Figura 1 - Mappa di distribuzione dei danni sulle alberature pubbliche anno 2023 e direttrici dei venti prevalenti

Figura 1 - Mappa di distribuzione dei danni sulle alberature pubbliche anno 2023 e direttrici dei venti prevalenti

(Fonte: Licoris Toncinich, Comune di Livorno e Silvio Ginanni, Comune di Livorno, Associazione Pubblici Giardini)

 

Nel corso del 2023, l'Ufficio Gestione e Manutenzione del Verde Pubblico ha effettuato n 254 interventi, di cui n 200 legati alla caduta o al grave danneggiamento di alberi e il conseguente abbattimento, gli altri n 54 riguardano danni minori, quali la rottura di rami. È stato realizzato un modulo, adottato in via sperimentale, su piattaforma Gis open-source per il rilievo e la catalogazione dei danni che occorrono durante un evento meteo. Il modulo può essere utilizzato su qualsiasi dispositivo in dotazione al personale tecnico e consente di collezionare, in prima battuta, la posizione geograficamente riferita, la documentazione fotografica, l'elenco delle lavorazioni che si rendono necessarie per mettere in sicurezza l'area. I dati vengono caricati su un database dal quale è possibile effettuare le successive analisi statistiche nonché tenere la contabilità.

 

Dai dati raccolti i generi del popolamento arboreo di Livorno più colpiti sono Pinus (206 casi), seguiti dal Tamarix (175), Quercus (33), Populus (29) e Platanus o (20). Analizzando il rapporto tra danni subiti e la popolazione arborea, i valori sono compresi tra 2% del cipresso e del pino al 10% delle tamerici.

 

Rapporto danni/specie subiti dalle alberature pubbliche anno 2023

Figura 2 - Rapporto danni/specie subiti dalle alberature pubbliche anno 2023: nel cerchio esterno la popolazione delle specie, nel cerchio centrale gli interventi per specie. Il loro rapporto è evidenziato dallo spessore degli spicchi, espressi in percentuale

(Fonte: Licoris Toncinich, Comune di Livorno e Silvio Ginanni, Comune di Livorno, Associazione Pubblici Giardini)

 

I dati evidenziano una correlazione tra eventi meteorologici, aree coinvolte e specie vegetali colpite. 
Gli alberi urbani sono soggetti a stress ambientali concomitanti, tra cui le problematiche legate al contesto urbano e ai fattori climatici (in particolare lunghi periodi di siccità e ondate di calore) che contribuiscono al loro deterioramento. 
La sostituzione degli alberi vetusti con nuove piante è perciò una strategia da mettere in atto fondamentale per garantire la sicurezza pubblica e la salute nel lungo termine del verde urbano, considerando anche il rapido incremento degli eventi estremi.

 

Dalle osservazioni emergono anche importanti indicazioni per la progettazione o la riqualificazione di aree verdi relativamente alle specie nel contesto territoriale specifico ed a quelle più adatte.
È chiara l'importanza di raccogliere dati in modo puntuale sul territorio, attraverso la standardizzazione di un modello di gestione che sia comune a tutti gli uffici che si occupano del verde pubblico, in collaborazione con gli altri organi preposti alla gestione delle emergenze, in particolare il Settore della Protezione Civile.

 

Questi dati non solo mettono in evidenza le vulnerabilità presenti, ma colmano anche le lacune dovute alla scarsa copertura del territorio come la mancanza di una fitta rete di anemometri, fornendo informazioni preziose per una gestione ottimale del verde urbano.

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Così come negli standard di gestione della qualità in medicina si analizzano gli eventi avversi per applicare il principio del miglioramento continuo, l'analisi delle evidenze (frequenza degli eventi, specie colpite tipologia di danno e costi sostenuti) è fondamentale per migliorare la gestione e comprendere meglio gli errori, al fine di implementare strategie di prevenzione efficaci. Imparare dagli errori è un processo cruciale per migliorare costantemente la gestione, la tutela delle alberature e garantire la sicurezza di lavoratori e cittadini.

 

Per migliorare la gestione del verde urbano è essenziale adottare una gestione del rischio proattiva e comunicare in modo efficace alla cittadinanza le misure di autoprotezione e le implicazioni residue dei rischi. Le linee guida per la gestione dei patrimoni arborei pubblici offrono un'importante base per garantire la sicurezza degli spazi verdi urbani e devono essere implementate e adattate alle condizioni attuali.


In sintesi, l'analisi degli eventi avversi, l'apprendimento dagli errori e l'implementazione di strategie preventive sono fondamentali per garantire la sicurezza degli spazi verdi urbani e la protezione delle comunità cittadine.

 

A cura di Licoris Toncinich, Comune di Livorno e Silvio Ginanni, Comune di Livorno, Associazione Pubblici Giardini, Delegazione Toscana


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