Sull'ampia tematica dei parchi gioco pubblici si è tenuta lo scorso 29 maggio presso la Sala Bobbio dell'Ex tribunale di Torino, la Giornata Formativa organizzata dall'Associazione Pubblici Giardini - Delegazione Piemonte e Valle D'Aosta in collaborazione con Città di Torino e la partecipazione dell'ente di certificazione Dekra, oltre agli esperti in manti erbosi sintetici di Formula Prato.
Alla presenza di oltre 50 partecipanti tra funzionari tecnici della Città di Torino e dei comuni dell'area metropolitana torinese oltre a vari operatori del settore, la giornata si è svolta nella mattinata con una lezione frontale ed è proseguita nel pomeriggio in esterna per le prove pratiche in campo.

 

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Un momento del convegno

(Fonte: Gregorio Spanò, Associazione Pubblici Giardini)


Il diritto di giocare all'aria aperta

Ad introdurre l'incontro l'agronomo Alberto Vanzo, in qualità di socio dell'Associazione Pubblici Giardini con alle spalle un'esperienza ultratrentennale in qualità di funzionario esperto della Città di Torino in materie di sicurezza, educazione ambientale, e gestione del verde pubblico, che ha sottolineato l'importanza fondamentale del diritto dei bambini al gioco all'aperto ed in sicurezza.

 

Il gioco rappresenta una scuola di vita che deve sviluppare la creatività dei bambini in libertà e sicurezza. Il gioco, quello "serio" ha sempre intrinsecamente uno o più  elementi di difficoltà, spesso di rischio, perché giocare vuol anche dire crescere, imparare a camminare nella vita con le proprie gambe. Certamente il gioco deve esser sicuro, ma non per questo privo di ostacoli superabili. Esso va vissuto in modo positivo come consapevolezza che induce ad operare con attenzione. Il gioco nella natura diverte ed educa ad affrontare i rischi della vita. Il piacere dell'avventura e il rischio sono dunque parte integrante del valore ludico di un'attrezzatura e di un'area gioco nel suo complesso e questo rischio è accettato se prevedibile da parte del bambino. Non sono contemplati rischi nascosti o comunque non prevedibili da parte dell'utilizzatore.

 

La sicurezza nelle aree attrezzate pubbliche. Il ruolo del gestore secondo le norme

La sicurezza delle attrezzature ludiche è regolamentata da due fondamentali norme che sono la UNI EN 1176 e la UNI EN 1177 che, costituiscono la base per i costruttori, per gli installatori, ed i gestori che sono tenuti ad osservarle integralmente, pena la non collaudabilità e successiva fruibilità delle aree gioco all'aperto. Va da sé che l'osservanza di tali norme cautela non solo il costruttore e l'installatore, ma anche il committente, pubblico o privato che sia, che realizza e diventa custode di un'area gioco. Ad illustrare il quadro normativo completo in materia di parchi gioco pubblici, comprendente non solo le norme tecniche già citate, focalizzando l'attenzione sugli aspetti tecnici più pratici ed i più recenti elementi di aggiornamento introdotti è stato Andrea Patroncino che in qualità di ispettore esperto in materia, dopo la parte più teorica illustrata al mattino, ha dato possibilità ai partecipanti, nel pomeriggio, di confrontarsi direttamente in campo con prove pratiche di verifica dell'efficienza delle attrezzature ludiche  e delle relative pavimentazioni antitrauma.

 

Sono definiti parchi gioco tutti quegli spazi attrezzati, custoditi o incustoditi, destinati all'attività ludica di bambini e ragazzi solitamente fino a 14 anni: il cortile dell'asilo nido, della scuola materna o elementare, il piccolo campo giochi di quartiere, dell'oratorio o del condominio, le zone gioco del parco urbano, extraurbano, le attrezzature di ristoranti, villaggi turistici, centri commerciali e stabilimenti balneari.


Nel settore aree pubbliche attrezzate, gioco e fitness, il quadro normativo si compone di norme tecniche di riferimento che costituiscono strumento a garanzia di sicurezza:

  • UNI 11123 (progettazione dei parchi e aree da gioco all'aperto)
  • UNI EN 1176 (attrezzature per aree da gioco)
  • UNI EN 1177 (rivestimenti di superfici di aree da gioco)
  • UNI EN 16630 (attrezzature per fitness all'aperto)
  • UNI EN 15312 (attrezzatura sportive di libero accesso)
  • UNI EN 14974 (attrezzature per sport su rotelle)
  • UNI EN 16899 (Attrezzature sportive e ricreative - Attrezzature da parkour)
  • UNI EN 12572 (Strutture artificiali per arrampicata (Saa) con punti di assicurazione
  • UNI 11306 (panchine).

Una norma UNI è un documento tecnico che descrive e uniforma le regole minime per fare bene qualcosa, ma in sé non ha alcun carattere di obbligatorietà. Perché diventi cogente occorre una legge che specificamente indichi che tale norma sia di obbligatoria applicazione ed ovviamente che indichi i destinatari della norma ed il relativo campo di applicazione.


La norma UNI 11123:2020 specifica i criteri per la progettazione dei parchi e delle aree ricreative per bambini, giovani e adulti. Oltre alle aree da gioco, la guida si applica a quelle zone riconosciute e destinate alla funzione del gioco, come le aree verdi abitative, il verde condominiale, i cortili, le aree per lo sport scolastico e le aree libere scolastiche.

 

L'obiettivo è quello di aumentare la sicurezza di tali spazi in termini di attrezzature installate ed incentivare la costruzione di aree di dimensioni adeguate e facilmente accessibili. Il paragrafo 3.7 della Norma UNI 11123:2020 definisce gestore la persona o organizzazione che possiede, gestisce, sovraintende e/o è responsabile di un'area ricreativa nella sua interezza.

 

La sicurezza e la salvaguardia della salute degli utilizzatori delle aree ricreative devono essere considerate in ogni fase: progettazione, realizzazione, manutenzione dell'area in conformità alla UNI EN 1176-7. Si deve porre particolare attenzione al fatto che tutti gli elementi/strutture presenti nell'area potrebbero essere utilizzati quali elementi di gioco (cordoli, recinzioni, sedute, vegetazione).

 

Le misure di sicurezza sono da valutare insieme alle funzioni ludico didattiche delle aree adibite alla ricreazione ed in funzione all'età degli utilizzatori. Ritorna qui il concetto già espresso nell'intervento di apertura, che ha preceduto Patroncino e che così recita: "Il piacere dell'avventura e il rischio sono parte integrante del valore ludico di un attrezzo o di un'area ricreativa e questo rischio è accettato se prevedibile".

 

È quindi importante che i parchi gioco siano luoghi altamente stimolanti, che facilitino il gioco e la socializzazione, lo sviluppo e l'apprendimento in tutti i bambini, di tutte le fasce di età e di tutte le abilità.


La norma UNI EN 1176 si applica alle attrezzature, per uso individuale e collettivo da parte di bambini (0-14 anni), installate in modo permanente in aree da gioco pubbliche con esclusione dei parchi gioco avventurosi. La norma è strutturata in 9 parti, ognuna delle quali contiene informazioni che il produttore deve fornire, per esempio: dati tecnici, modalità d'installazione, consigli di utilizzo, descrizioni sulla modalità di ispezione e manutenzione, e indicazione specifica della norma a cui il gioco si riferisce.
Nello specifico, la UNI EN 1176-1 definisce i "Requisiti generali di sicurezza e metodi di prova" per attrezzature e superfici per aree da gioco pubbliche installate in modo permanente.

 

Fornisce principalmente informazioni rispetto a:

  • i materiali utilizzati per la costruzione dei giochi;
  • i requisiti di progettazione, riguardo per esempio i pericoli di intrappolamento;
  • i carichi e le sollecitazioni durante l'uso della struttura;
  • le regole sulle superfici d'impatto, ossia indicazioni su altezza di caduta ed area di sicurezza che deve sussistere attorno all'attrezzatura ludica;
  • le informazioni principali sulle caratteristiche del prodotto che il fabbricante deve fornire, che comprendono le modalità di installazione, ispezione e relativa manutenzione della struttura ludica.


Le parti della UNI EN 1176 dalla 2 alla 7 prendono in esame le specifiche tipologie di attrezzature ludiche (altalene, scivoli, teleferiche, giostre e bilici).
La parte UNI EN 1176-7 fornisce una guida per l'ispezione e la manutenzione delle attrezzature e delle superfici affinché sia preservata e garantita la sicurezza delle aree da gioco. Infine le parti UNI EN 1176-10 e UNI EN 1176-11 riguardano rispettivamente i requisiti aggiuntivi specifici di sicurezza e metodi di prova per attrezzature da gioco completamente chiuse e i requisiti aggiuntivi specifici di sicurezza e metodi di prova per reti di arrampicata tridimensionale.

 

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(Fonte: Gregorio Spanò, Associazione Pubblici Giardini)

Certificazione personale aree pubbliche attrezzate per garantire elevati standard di sicurezza

Federica Bosisio per Dekra nella sua sessione ha potuto descrivere i servizi, che come ente certificatore sono stati sviluppati per consentire agli addetti ai lavori di raggiungere i più elevati standard di sicurezza delle aree gioco pubbliche.

Appurata l'importanza della sicurezza di parchi ad accesso pubblico, siano essi aree gioco per bambini, aree fitness e sportive, spazi adibiti a sport su rotelle, essi necessitano di costanti controlli e manutenzioni per garantire la massima efficienza nel tempo e prevenire eventuali incidenti dovuti alla mancanza di ispezioni periodiche e agli effetti degli agenti esterni sulle attrezzature.
Dekra, marchio storico sinonimo di sicurezza per aziende e privati sulla strada, sul lavoro e negli ambienti domestici, ha messo a punto una serie di servizi per gli attori coinvolti al fine di rendere tali spazi più sicuri a garanzia dei fruitori e a sostegno dei gestori.

 

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(Fonte: immagine tratta dalle slide dell'intervento Dekra al convegno 'I parchi gioco pubblici')

 

Formazione differenziata e dedicata a installatori e manutentori ma anche specifici approfondimenti per ispettori e collaudatori.
Analisi delle norme per lavorare correttamente e fornire al personale addetto gli elementi tecnici necessari per lavorare in conformità a quanto previsto dalle norme tecniche di settore e acquisire le necessarie conoscenze e abilità.


Certificazione delle competenze ed iscrizione al registro delle persone certificate per personale addetto a:

  • Installazione e manutenzione
  • Ispezioni.

La certificazione delle competenze da parte di un ente terzo imparziale e indipendente costituisce un elemento essenziale per tutti i processi in cui la componente umana svolge un ruolo critico. Serve a distinguersi nel mercato del lavoro valorizzando le proprie competenze e permette di dimostrare di possedere skill idonee prima dell'affidamento dei lavori. La certificazione fornisce inoltre una garanzia di possesso e mantenimento nel tempo delle necessarie competenze. Aziende ed enti possono così dimostrare di aver fatto tutto il possibile per assicurare un servizio conforme alla norma, mitigando i possibili rischi.


La pavimentazione antitrauma in erba sintetica: un nuovo sistema di protezione delle cadute dall'alto

Tema conclusivo della sessione mattutina in aula è stata la presentazione di una innovativa pavimentazione antitrauma alternativa alla classica gomma colata in opera o in piastrelloni. In particolare Marziano Mazzoni di Formula Prato ha mostrato e descritto "Formula Gioco Safety System", sistema innovativo di pavimentazione antitrauma nato dalla quotidiana ricerca di soluzioni in erba sintetica per le aree gioco dei più piccoli che vede l'abbinamento di un manto erboso sintetico ad un materassino ammortizzante realizzato in fiocchi di polietilene espanso rigenerato. Negli spazi e nei parchi realizzati con i manti delle due collezioni Fun e Play, i bambini possono divertirsi in tutta sicurezza, grazie al sistema antitrauma certificato UNI EN 1177:2018.

 

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(Fonte: immagine tratta dalle slide dell'intervento di Formula Prato al convegno 'I parchi gioco pubblici')

 

Formula Gioco Safety System è una pavimentazione combinata ad assorbimento d'impatto, atossica e certificata, che grazie alla sinergia di erba sintetica, materassino ammortizzante e sabbia silicea, rende ogni parco gioco colorato, divertente e al tempo stesso estremamente sicuro.
Divertente perché le forme, i giochi e le combinazioni di colori che si possono realizzare con i manti sintetici sono praticamente infinite.
Sicuro, perché Formula Gioco Safety System comprende soluzioni che si differenziano per capacità di protezione dalle cadute dall'alto da 1 a 3 metri di altezza, certificate UNI EN 1177:2018.


Visita esterna con dimostrazioni pratiche e momenti di confronto

Nel pomeriggio l'incontro è proseguito e si è concluso in campo con prove pratiche e attività dimostrative di utilizzo della strumentazione per la misurazione dell'efficienza delle pavimentazioni antitrauma. Ospitati dalla Circoscrizione 1 presso l'area giochi centrale della "Cittadella" vi è stata occasione inoltre per un confronto diretto tra gestori, operatori e personale addetto alle ispezioni.

 

Oltre ad effettuare un accurato controllo delle attrezzature gioco presenti con la possibilità di passare in rassegna a livello pratico gli aspetti normativi più specifici anche con l'ausilio delle sagome per la verifica degli eventuali rischi di intrappolamento, molta curiosità e attenzione ha suscitato la dimostrazione riguardante l'utilizzo della strumentazione per le valutazioni previste dalla norma EN 1177 nella versione aggiornata al 2018 che prevede due diversi metodi di prova:

  • Metodo 1: per determinare l'altezza di caduta critica;
  • Metodo 2: per verificare che le caratteristiche della superficie, riferita a quel luogo e in quel momento, siano adeguate all'attrezzatura gioco posizionata sopra di essa.

 

La norma UNI EN 1177 - "Rivestimenti di superfici di aree da gioco per l'attenuazione dell'impatto: determinazione dell'altezza di caduta critica" permette di determinare tale altezza mediante il calcolo dell'indicatore Hic, Head Injury Criterion. Si consideri che in ambito medico un valore di Hic pari a 1.000 è associato a una probabilità pari a circa il 18% di subire un trauma cranico qualificato come grave.

 

La prova si svolge lasciando cadere da altezze via via crescenti una semisfera metallica che simula l'impatto della testa di un bambino sulla superficie. Ad ogni caduta un accelerometro di tipo triassiale, montato nel baricentro della testa di prova, misura la curva di impatto (traccia tempo-accelerazione) dalla quale viene poi calcolato il valore dell'indicatore Hic attraverso un'analisi di regressione numerica.

 

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(Fonte: Gregorio Spanò, Associazione Pubblici Giardini)


L'attrezzatura di prova messa a punto da Catas è costituita dai seguenti componenti:

  • treppiede regolabile in altezza fino a tre metri;
  • semisfera metallica con accelerometro triassiale operativo nel range 0-500 g montato nel baricentro della sfera;
  • scheda per l'acquisizione dati per la digitalizzazione della traccia tempo-accelerazione con frequenza di campionamento che supera i 50 kHz.
    Il meccanismo di sgancio della sfera prevede l'utilizzo di un elettromagnete che assicura una caduta verticale priva di rotazione.
  • termometro per misurare temperatura e umidità ambientale e per determinare la temperatura della superficie in esterna.

 

Non sono mancate le sorprese rispetto ai risultati attesi, pavimentazioni apparentemente in buono stato hanno risposto con performance di assorbimento molto inferiori a superfici che risultavano invece visivamente in stato di usura più avanzata, casi particolari si sono inoltre riscontrati laddove la superficie di appoggio della gomma antitrauma erano in materiale naturale piuttosto che calcestruzzo, con risultati a favore della gomma posata su terreno naturale.

 

La giornata formativa in presenza ha riscosso un alto livello di gradimento e anche dai sondaggi svolti dal Servizio Formazione della Città di Torino è stato riscontrato un elevato grado di apprezzamento accompagnato dal forte auspicio dei partecipanti di avere maggiori occasioni come questa per l'approfondimento di tematiche che sono oggetto del  quotidiano lavoro da parte di chi è custode e gestisce le aree attrezzate pubbliche.

 

A cura di Gregorio Spanò, Associazione Pubblici Giardini, Delegazione Piemonte e Valle d'Aosta


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