Con l'ultima ondata di maltempo - che ha colpito soprattutto l'Italia centromeridionale tra il 22 ed il 24 settembre scorsi - salgono nel Paese ad oltre 6 miliardi i danni nei campi, tra coltivazioni e infrastrutture, con il 2023 che diventa l'anno nero dell'agricoltura italiana. È quanto emerge dal bilancio Coldiretti sul primo ciclone di autunno tra nubifragi, grandinate e trombe d'aria che hanno colpito a macchia di leopardo nelle città e nelle campagne con tetti scoperchiati, alberi abbattuti, coltivazioni distrutte, serre divelte, allagamenti, frane e smottamenti.
"Gravi gli ultimi danni nelle campagne dove - sottolinea la Coldiretti nazionale con una nota stampa - sono in pieno svolgimento le attività stagionali dalla vendemmia alla raccolta di frutta e ortaggi mentre sta per iniziare quella delle olive con le colture particolarmente sensibili alle manifestazioni violente che provocano danni irreversibili mandando in fumo un intero anno di lavoro".
"Colpite - precisa la Coldiretti - anche realtà di pregio come i vigneti di Falanghina, Fiano e Aglianico in Campania ma anche gli uliveti in Puglia e le produzioni di pistacchio in Sicilia". Dall'inizio dell'anno la penisola è stata investita in media da oltre dieci eventi estremi al giorno sulla base delle elaborazioni Coldiretti su dati Eswd, European Sever Weather Database, che hanno causato il crollo del 10% della produzione di grano, del 60% per le ciliegie e del 63% delle pere mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno, secondo l'analisi Coldiretti e si registrano un calo anche per il pomodoro e per la vendemmia (-12%).
Siamo di fronte - sottolinea la Coldiretti - ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, maltempo, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo con effetti devastanti.
L'agricoltura è l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli - continua la Coldiretti - si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque. "Servono - conclude la Coldiretti - investimenti anche grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti.
Puglia, perdite fino all'80%
Bollettino di guerra nelle campagne pugliesi dopo la violenta ondata di maltempo manifestatasi tra il 22 ed il 23 settembre scorsi con tempeste di fulmini, grandinate, nubifragi e violente raffiche di vento, che ha colpito oliveti e vigneti, campi di broccoletti e pomodori, con danni tra il 20% e l'80% a macchia di leopardo sulle produzioni. Tra i danni si segnalano interi oliveti spogliati di foglie e frutti, ma anche serre divelte e smottamenti. Sono questi i primi dettagli forniti da Coldiretti Puglia, dopo le prime verifiche in campagna in provincia di Bari a Terlizzi, Ruvo di Puglia, Modugno, Giovinazzo e Molfetta, ed in provincia di Foggia a San Severo, Lucera, San Nicandro Garganico, Pietramontecorvino e Torremaggiore.
Sulla Puglia da gennaio ad oggi si sono abbattuti 66 eventi estremi tra tempeste di vento, fulmini, nubifragi, tornado e grandinate che hanno provocato - denuncia Coldiretti Puglia - danni nelle città e nelle campagne con serre scoperchiate, smottamenti e allagamenti, per non parlare dei danni indiretti causati dalla peronospora e dalle scottature con perdite ingenti di cibo dall'uva agli ortaggi.
Campania, ko le uve del Sannio
La grandine ha colpito duramente anche in Campania, in particolar modo nella giornata di sabato 23 settembre 2023 ha raggiunto i comuni dell'area vitivinicola della provincia di Benevento, dove ha devastato non meno di 4mila ettari in una vasta zona a cavallo tra Vitulano, Casalduni, Ponte, Paupisi, Telese, Torrecuso e Castelvenere, quest'ultimo uno dei comuni più vitati d'Italia.
E l'assessore all'Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, tiene proprio oggi, 27 settembre 2023, a Napoli un vertice con i presidenti delle organizzazioni agricole e i sindaci dei comuni colpiti nel territorio sannita e che già lunedì ha dichiarato: "Insieme, studieremo le possibili misure da assumere a ristoro dei danni, ingenti, che hanno subìto gli agricoltori sanniti con le eccezionali avversità atmosferiche".
"Siamo pronti - ha aggiunto Caputo - a raccogliere il grido d'allarme. Saremo velocissimi nell'attuare tutto ciò che rientra nelle nostre competenze, ma occorre un'azione straordinaria che veda il Governo in prima linea. Più in generale, a fronte di eventi ormai quasi normali, si rende indispensabile creare strumenti strutturali nuovi di tutela delle imprese sia a livello nazionale sia europeo".
Peraltro, molte delle imprese vitivinicole colpite, avevano già sofferto per l'attacco della peronospora e ora hanno definitivamente perso tutto o quasi tutto. Non diversa la sorte degli olivicoltori: già con danni da pioggia e freddo nei mesi dell'allegagione, ora si sono visti dardeggiare gli alberi già non molto carichi di drupe.
Sardegna, colpito l'oristanese
Produzioni agricole, in particolare dell'orticoltura, fortemente danneggiate ma, anche, gravi danni alle strutture agricole tra serre e capannoni anche in Sardegna. La violenza della tromba d'aria che si è abbattuta venerdì 22 settembre 2023 sul territorio di Terralba, nell'oristanese, non ha lasciato scampo a diverse aziende agricole del territorio. Secondo un primo rilevamento di Coldiretti Oristano, a subire i maggiori danni sono state le aziende Podda (con centro aziendale nel Comune di Uras), Lotta e Naturalis con sede a San Nicolò D'Arcidano. Ma oltre al passaggio della tromba d'aria anche la pioggia intensa ha compromesso altre coltivazioni di numerose aziende del territorio mettendo a rischio l'economia aziendale di molte realtà agricole.
In attesa di una più precisa conta dei danni, alcuni comuni colpiti (in particolare Terralba) si sono già attivati con le loro amministrazioni per deliberare sull'evento che ha colpito il territorio. "Siamo vicini alle nostre aziende colpite e, come sempre, daremo loro il massimo supporto per fronteggiare questo ennesimo colpo inferto dal maltempo al territorio - sottolinea Paolo Corrias, presidente Coldiretti Oristano - purtroppo i fenomeni atmosferici estremi e avversi stanno crescendo in tutta l'isola. Questo deve imporci di affrontare il tema dei cambiamenti climatici con ancora più vigore attraverso una discussione che parta dai territori e arrivi alle massime istituzioni".
Sulla stessa linea il direttore di Coldiretti Oristano Emanuele Spanò: "Abbiamo raccolto diverse segnalazioni di danni dalle aziende nel terralbese e sono stati effettuati alcuni sopralluoghi dal nostro tecnico di zona Loddo - sottolinea - sono stati segnalati non solo danni alle strutture ma anche agli ortaggi a foglia in pieno campo compromessi dalla forte pioggia e che non potranno essere più destinati al mercato né del fresco né della quarta gamma, creando ulteriori problemi all'economia delle aziende colpite e del territorio".