Il network di Image Line permette di trovare soluzioni per le necessità di chiunque si muova in questo mondo. Un canale aperto tra ricerca e campo, per trasferire l’innovazione lungo tutta la filiera.
“Dal barbiere ci vai una volta al mese, dal confessore una a settimana, dal medico speri una all’anno - ma a tavola ti siedi dalle tre alle cinque volte al giorno. L’agricoltore è il professionista a cui ci rivolgiamo più spesso nelle nostre vite”.
A parlare il fondatore e ceo di Image Line, Ivano Valmori. Appassionato di agricoltura, informatica e volo acrobatico, ha trasformato le prime due in un lavoro.
“In realtà non ho mai lavorato un giorno nella mia vita – dice ridendo – perché tutti i giorni faccio quello che mi piace. Mi sono sempre divertito a creare cose nella mia vita”.
Classe 1967, nato e cresciuto a Faenza in una famiglia di agricoltori, il 15 aprile 1988 fonda insieme ad altri quattro soci Image Line, dando vita così alla prima azienda italiana dedicata esclusivamente all’informatica in agricoltura.
Nel 1988 non era proprio banale pensare di abbinare internet e agricoltura – anzi, non era banale pensare a internet e basta. Nelle case degli italiani avevano appena iniziato a comparire i primi personal computer e le prime console di gioco, i cellulari erano “cose da ricchi” e le parole app, social network e wifi dovevano ancora essere inventate.
Ma Ivano e l’informatica si erano già incontrati, ed era stato amore a prima vista: “A 14 anni ho fatto il mio primo software, un programma per gestire le concimazioni nell’azienda frutticola dei miei”. Lo strumento utilizzato? Nientemeno che il mitico Commodore 64.
In principio era Fitogest…
“Tutta la storia di Image Line nasce dal fatto che a vent’anni mi sono trovato a dover scrivere articoli sulla difesa delle colture – dice Valmori – Quando ho iniziato a documentarmi presso regioni, tecnici, pubblicazioni scientifiche varie, mi sono accorto che c’erano errori e discrepanze che mi impedivano di procedere col mio lavoro. Per esempio in una certa pubblicazione, magari anche famosa, venivano consigliati principi attivi non più in commercio, o un’ordinanza regionale faceva confusione tra sostanze diverse”.Si dava per scontato che i tecnici e gli agricoltori venissero magicamente in possesso di tutte queste informazioni, e che riuscissero anche a tenersele in mente – un compito umanamente impossibile vista la mole enorme. Passata la prima frustrazione di fronte alla confusione che sembrava regnare, “ho iniziato a mettere insieme tutte queste informazioni, a confrontarle tra loro e a riordinarle, tenendo quelle giuste e scartando quelle sbagliate”.
Bisognava quindi trovare un modo per raccogliere in un unico luogo una gran quantità di informazioni provenienti da fonti diverse e metterle in relazione tra loro.
La soluzione era uno strumento che proprio in quegli anni stava iniziando a diffondersi e che avrebbe rivoluzionato la società umana nel giro di pochi anni: il computer.
“I computer sono stupidi ma estremamente veloci” dice Valmori. “Noi potevamo dargli le istruzioni intelligenti per svolgere il lavoro. Esattamente quello che ci serviva”.
Nel 1988 nasce così Fitogest, che nella sua forma originaria era costituito da un insieme di database relazionali, ovvero banche dati di informazioni messe in relazione tra di loro. Il primo lancio del famoso Access di Windows, il programma che sarebbe diventato lo standard per la gestione di database tipo relazionale, risale al 1992.
“Ma queste informazioni, tenute tutte per me e chiuse in un cassetto, erano inutili – dice Ivano - Sicuramente c’era qualcun altro che aveva il mio stesso problema e cercava la mia stessa soluzione”.
E infatti: l'anno successivo il software cattura l’attenzione del Cnr di Perugia. “Andai a fare l’installazione a Perugia con la mia moto Bmw K100 blu, portandomi dietro i dischetti” ricorda Ivano.
Eh già, perché nel 1989 l’avanguardia della tecnologia erano i floppy disk. La prima versione di Fitogest era su cinque floppy da 5¼ pollici e andava installata manualmente su ogni singolo computer.
Gli inizi di Fitogest: a sinistra Progetto Fitogest su floppy disk (1988-9), a destra il primo FitoGest su cd-rom (2000)
Impossible is nothing
Lanciato Fitogest, il secondo passo venne quasi naturale.“A un Macfrut di una ventina d’anni fa gli operatori del settore mi dissero che era impossibile creare l’equivalente di Fitogest per i fertilizzanti, perché ogni azienda operava a modo proprio e non c’era nessuna omogeneità. Ma io ero fermamente convinto che con un buon rapporto con le aziende questo ostacolo poteva essere superato”.
Ed ecco uno dei cardini che reggono il lavoro di Image Line: la relazione con le aziende, con chi crea innovazione ed è interessato a divulgarla. “Se fai un prodotto nuovo, che sia una molecola o un trattore, ma non lo dici a nessuno, è come se non l’avessi fatto” ripete spesso Valmori per sottolineare l'importanza delle relazioni tra contatti.
Un anno e mezzo dopo quel Macfrut è andato online Fertilgest, la banca dati dedicata ai fertilizzanti. Tra i partner, le maggiori e più innovative aziende del settore.
Tante informazioni, un unico luogo
“Mentre creavo Fitogest e Fertilgest lavoravo per un altro editore – ricorda Ivano - ma nel 2001 ho raggruppato tutta la parte di conoscenza con la parte giornalistica, e così è nato AgroNotizie”.Nel frattempo aveva preso forma un altro dei principi della filosofia di Ivano: “Visto che l’agricoltore è uno solo, è assurdo che debba andare a cercare quello che gli serve in cinquanta posti diversi. Uno basta”.
Il network si è così sviluppato organicamente negli anni. Retto da un’infrastruttura informatica all’avanguardia, è oggi non una semplice rete di siti, ma è una vera e propria costellazione costituita da banche dati, portali e software. Lo scopo? Coprire a 360° il mondo dell’agricoltura, informare e semplificare la vita ai piccoli e grandi operatori della filiera agroalimentare. Con un ulteriore, fondamentale vantaggio per l'utente, che si tratti di un agricoltore o di una multinazionale: “Basta iscriversi una volta sola per accedere a tutte le informazioni, sempre e ovunque”.
Si forma così, in parallelo al network, la community di Image Line: andata online nel 2001, conta al momento oltre duecentomila iscritti.
Insomma, con un clic l’agricoltore può decidere – per esempio – non solo che varietà di pesche piantare, ma anche quale trattamento eseguire, quando e con quali prodotti, sapere come vanno i mercati e che macchine può utilizzare nel suo frutteto.
“Si sta imponendo una visione sempre più olistica dell’attività agricola – dice Ivano – Produrre pesche non basta più. Bisogna produrle nel rispetto dell’ambiente, della sostenibilità, della sicurezza alimentare, rimanere al passo delle normative in continua evoluzione, conoscere le varietà che saranno di tendenza domani, seguire le fluttuazioni dei mercati e tanto altro. E lo si può fare solo con le banche dati.
Per questo la nostra sfida è mantenere le nostre banche dati sempre aggiornate per rispondere ai nuovi orientamenti dell’agricoltura, per sostenere gli agricoltori in tutto ciò che sono chiamati a fare per l’agricoltura del futuro”.
E ora?
Image Line ha festeggiato l’anno scorso i suoi primi trent’anni. Tagliato quel traguardo, si guarda già al prossimo: “Ora che abbiamo acquisito conoscenze nelle banche dati e nel comunicare, il futuro è integrare queste conoscenze per permettere agli agricoltori che producono made in Italy di raccontare il loro prodotto e la loro passione al consumatore finale”.Perché, come conclude Valmori, “siamo solo all’inizio”.
Portali e banche dati
Fitogest, la banca dati online degli agrofarmaci sempre aggiornata per scegliere la soluzione di difesa più adatta per le proprie coltureFertilgest, il motore di ricerca dei fertilizzanti, per scoprire prodotti e indicazioni per la concimazione delle tue colture
AgroNotizie, la rivista online di Image Line dedicata all'attualità, alle innovazioni ed ai mezzi tecnici per l’agricoltura
Plantgest, da oltre dieci anni il punto di riferimento per le scelte legate alla coltivazione delle piante, dagli alberi da frutto agli ortaggi fino alle colture estensive
AgroInnovation Edu®, il progetto di promozione dell'agricoltura digitale e dell'innovazione per studenti e docenti di Istituti agrari e Università.
Macgest, punto di riferimento per agricoltori, contoterzisti e concessionari che cercano informazioni su trattori e macchine agricole
I servizi tecnici
Tre applicazioni web pensate per semplificare il lavoro di chi si muove nel mondo dell’agricoltura. Si tratta di programmi a cui si accede online, senza bisogno di doverli scaricare sul proprio computer: in questo modo sono sempre aggiornati e sempre disponibili. Bastano un indirizzo email, una password e una connessione internet.QdC® - Quaderno di Campagna®
Si rivolge a agricoltori, tecnici, consulenti, rivenditori, contoterzisti, cantine, Op e associazioni e permette loro di gestire online le attività colturali. Prima fra tutte, la compilazione del registro dei trattamenti in modo conforme a tutte le normative vigenti e gli obblighi previsti dal D.Lgs 150/2012 e Pan, dai disciplinari di produzione, dal protocollo GlobalGAP e agricoltura biologica.
La correttezza dei dati inseriti è garantita dai controlli automatici.
SDS OnDemand
Con questo strumento i rivenditori possono fornire ai propri clienti schede di sicurezza, etichette e comunicazioni obbligatorie sempre aggiornate.
Fitogest+
I professionisti dell’agricoltura come consulenti e rivenditori utilizzano questo strumento per compiere ricerche ancora più mirate rispetto a Fitogest e possono tenere sempre sotto controllo lo scadenzario dei prodotti.
I partner
Negli anni Image Line ha anche avviato numerose partnership e collaborazioni per supportare processi di innovazione nell'ambito della filiera agroalimentare.© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Agronotizie