In breve
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Via libera all'introduzione della vespa samurai come antagonista naturale della cimice asiatica. Ma si pensa anche all'impiego di esche ai feromoni.
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La Xylella non si ferma e i vivaisti pugliesi si dicono pronti a indire una class action contro la Regione Puglia.
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Si studiano, con investimenti miliardari, nuovi diserbanti. Potrebbe essere l'addio definitivo al glifosate.
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Polverone sulle quote latte dopo l'ordinanza del Tribunale di Roma dove si denunciano errori e scorrettezze nei calcoli. E il dicastero Agricolo nomina l'ennesima commissione.
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Al via il censimento dei vigneti storici. Nel frattempo arrivano i sostegni per i vigneti "eroici", quelli realizzati in aree marginali e difficili.
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La guerra dei dazi fra Usa e Cina crea difficoltà sui mercati, intanto il prezzo della soia diminuisce e gli allevatori ne traggono vantaggio con la riduzione dei costi di alimentazione del bestiame.
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Le nostre esportazioni di kiwi verso il Giappone continuano ad avere difficoltà a causa dei vincoli sanitari imposti strumentalmente a fini commerciali.
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L'aumento della fauna selvatica desta sempre maggiori preoccupazioni. Non solo per i danni provocati dai cinghiali, ma anche per le aumentate aggressioni dei lupi agli allevamenti.
Questi sono solo alcuni degli argomenti incontrati sui quotidiani in edicola in questi ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.
Una vespa contro la cimice
Con l'arrivo dei primi caldi si ripresenta l'allarme per l'invasione di cimici asiatiche e per i danni arrecati a numerose colture frutticole e non solo, con perdite che possono arrivare al 40% e oltre.Unica difesa, si legge su “L'Arena” del 14 giugno, parrebbe quella di proteggere le piante con reti, sistema efficace, ma laborioso e costoso, mentre trattamenti insetticidi si rivelano di scarsa efficacia.
Una soluzione sembra tuttavia in vista, come anticipa “QN” del 15 giugno parlando della autorizzazione del Senato all'introduzione di un altro insetto non autoctono, capace di contrastare la moltiplicazione della cimice asiatica.
Si tratta, specifica il “Mattino di Padova” del 16 giugno, di un insetto cinese naturale antagonista della cimice asiatica, il Trissolcus japonicus, meglio noto come vespa samurai, che non è dotata di pungiglione e dunque non rappresenta un pericolo per l'uomo.
La lotta alla cimice asiatica non si ferma qui. Lo scrive il 18 giugno il “Corriere del Veneto” parlando delle esperienze con l'impiego di esche ai feromoni che si stanno svolgendo in alcune aziende per testarne l'efficacia.
Vivaisti sotto scacco Xylella
Continua, apparentemente inarrestabile, l'emergenza Xylella, favorita dalle tante polemiche che ne accompagnano l'evoluzione.Anche il mondo dell'informazione ha una parte di responsabilità in questa vicenda, come mette in evidenza un articolo dai toni critici pubblicato su “Sette”, il magazine settimanale in edicola il 14 giugno insieme al Corriere della Sera.
Responsabilità che coinvolgono anche l'amministrazione regionale, tanto che i vivaisti pugliesi sono intenzionati a organizzare una class action contro la Regione Puglia, come si apprende il 14 giugno da “Il Sole 24 Ore”.
Che il settore vivaistico abbia subìto pesanti danni per colpa della Xylella lo conferma il “Quotidiano di Puglia” del 19 giugno, dal quale i vivaisti denunciano un sistema commerciale europeo aperto e con poche garanzie fitosanitarie.
A sostegno del settore olivicolo arrivano nel frattempo i primi 30 milioni destinati al reimpianto. Ne dà anticipazione il "Corriere del Mezzogiorno" del 20 giugno precisando che i fondi prendono origine dalla misura 5.2 del Psr della Regione Puglia.
I timori per le coltivazioni di pomodoro da industria sono legati alle infestazioni del ragnetto rosso, contro il quale si sta sperimentando, scrive il quotidiano piacentino “Libertà” del 16 giugno, l'impiego dei droni.
Restiamo nel mondo della fitochimica con “Repubblica” e “Il Sole 24 Ore” del 15 giugno, dove si parla dell'impegno di Bayer per la messa a punto di nuovi diserbanti, ricerca sulla quale sono investiti 5 miliardi di euro.
L'argomento torna il 20 giugno sulle pagine di alcuni giornali, come "Avvenire" e "Il Manifesto", che commentano questa svolta destinata a dare un addio definitivo al glifosate.
Bufera su quote latte e prosciutti
Continua a far discutere la vicenda quote latte, sulla quale si sono accesi i riflettori dopo che dalle aule di giustizia sono giunte pesanti accuse su come il regime imposto da Bruxelles è stato gestito in Italia.Tanto che il dicastero Agricolo ha ritenuto opportuno istituire una nuova commissione di inchiesta (la sesta scrive “Italia Oggi” del 18 giugno), ventilando l'ipotesi che la conferma di errori nei calcoli aprirebbe alla possibilità di rimborsi per gli allevatori.
Ne parla con toni assai critici anche Giuseppe Pulina, dell'Università di Sassari, che dalle pagine della “Nuova Sardegna” del 19 giugno ricorda che già nel 2008 le analisi svolte in collaborazione con altre università avevano evidenziato che la produzione italiana non superava i limiti imposti da Bruxelles.
Nella bufera torna anche il Prosciutto di Parma Dop, alle prese con alcune criticità sulle attività dell'Istituto Parma Qualità (Ipq), ente incaricato di vigilare sulla filiera. Fra i problemi emersi, segnala "Repubblica" del 20 giugno, i possibili conflitti di interesse nella composizione dei soci di Ipq.
In aiuto dei vigneti
Novità in vista per chi coltiva la vite, con il via al censimento dei vigneti storici, funzionale alla applicazione della legge destinata a tutelare i "vini coraggiosi", come sono definiti quelli realizzati in aree difficili.I dettagli si possono leggere il 14 giugno sul “Corriere della Sera”, mentre “QN” del 19 giugno conferma l'intesa raggiunta nella conferenza Stato-Regioni sul decreto per la salvaguardia di questi vigneti.
Confermate anche le risorse per la ristrutturazione dei vigneti, che ora dispongono di fondi per 127 milioni, come specifica “Il Sole 24 Ore” del 14 giugno, che alimenteranno contributi dal 50% al 75%, con un tetto di 16mila euro.
Chi vuole fare innovazione nella propria azienda potrà approfittare dei premi messi in palio da Ismea per i migliori progetti. Come spiega “Italia Oggi” del 19 giugno, sono previsti sia aiuti diretti sia agevolazioni sui mutui.
I dazi della discordia
Sui mercati continuano a destare preoccupazione le contese commerciali fra Usa e Cina.Il tema è affrontato il 16 giugno dal settimanale “L'Espresso”, che mette in luce le conseguenze negative per numerosi settori, come la meccanica e l'agroalimentare italiano.
In alcuni casi queste tensioni sui mercati internazionali portano con sé qualche elemento positivo.
Il calo del prezzo della soia descritto da “QN” del 17 giugno, si trasforma infatti in un beneficio per il mondo degli allevamenti, che vede diminuire i costi di alimentazione del bestiame.
Si parla di dazi sul “Corriere del Veneto” del 16 giugno, in questo caso per il ripristino dei vincoli europei all'importazione di riso da alcuni paesi asiatici, cosa che ha consentito al riso italiano di uscire da una crisi che lo stava soffocando.
In altri casi non sono i dazi a creare problemi alla circolazione delle merci, ma le barriere sanitarie utilizzate impropriamente a fini commerciali.
E' quanto accade per le nostre esportazioni di kiwi verso il Giappone, come denuncia “La Stampa” del 16 giugno.
E' pensando ai vincoli che potrebbero derivare dal distacco della Gran Bretagna dall'Unione europea, che i cittadini d'oltremanica, scrive “Il Tempo” del 15 giugno, stanno facendo grandi scorte di Prosecco.
Intanto il Consorzio di tutela di questo vino è preoccupato per il crescere delle giacenze in Italia.
Arriva così la decisione, anticipata dalla “Tribuna di Treviso” del 16 giugno, di eliminare 600mila bottiglie, "degradate" a semplice vino bianco.
Attenti al lupo
Cresce l'apprensione per i danni causati dalla fauna selvatica e la “Gazzetta di Mantova” del 14 giugno racconta come si intende intervenire contro l'eccessiva diffusione delle nutrie, che saranno catturate da "professionisti" ingaggiati dalla Regione Lombardia.“Il Gazzettino” del 18 giugno nella sua edizione dedicata all'area padovana, punta il dito contro i cinghiali, responsabili di molti danni, in particolare nelle aziende dei Colli Euganei.
Quello dei cinghiali è un problema che coinvolge molte regioni e “Il Messaggero” del 18 giugno ha messo a punto una sorta di mappa delle zone più coinvolte nelle vicinanze della capitale e a volte persino in città.
Curiosa, e indicativa della diffusione del problema, è la notizia pubblicata dal “Giornale di Brescia” a proposito di un cinghiale catturato "al lazo" in vicinanza di un centro abitato.
In Toscana ai cinghiali si aggiungono i lupi, che sovente aggrediscono gli animali negli allevamenti. Ora, scrive “La Nazione” del 18 giugno, la regione ha stanziato 700mila euro per risarcire le aziende che hanno subìto danni.