Sardegna
Sblocco fondi Psr, in 400 alla manifestazione di protesta

Oltre 400 manifestanti, tra agricoltori e allevatori giunti da tutta la Sardegna, sono scesi in piazza a Cagliari per chiedere lo sblocco dei pagamenti all'Argea. Alla base della mobilitazione, organizzata dalla Coldiretti, ci sono "i ritardi dell'agenzia regionale nei pagamenti dei premi comunitari e la pressante richiesta dello sblocco dei 90 milioni di euro".

"In gioco - ha affermato il direttore regionale della Coldiretti, Luca Saba - è il futuro del settore agropastorale della nostra isola. Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l'assessore regionale all'Agricoltura, Oscar Cherchi, devono prendere in pugno la situazione. Se i tecnici non ci danno risposte, deve farlo la classe politica".

"Anche se non scegliamo la protesta, condividiamo la preoccupazione degli agricoltori che hanno manifestato davanti al palazzo di Argea per chiedere di dare un'accelerata alla spesa dei fondi europei". Così il presidente regionale della Copagri, Ignazio Cirronis, ha commentato la manifestazione di Cagliari.

"Da tempo la Copagri ricorda alla Regione la necessità di spendere subito i 156 milioni di fondi del Psr, per evitare di restituire all'Ue circa 69 milioni di euro - ha aggiunto Cirronis - Argea Sardegna e Agea devono darsi una regolata per far arrivare presto i fondi ed evitare il disimpegno automatico, ovvero la restituzione dei fondi all'Ue".

Fonte: Agrapress

 

Toscana
La Rete delle imprese agricole toscane lancia progetto di investimenti da 4.5 milioni di euro 

Un investimento da 4,5 milioni di euro da parte delle imprese agricole toscane costituite nella Rete Qualità Toscana (Rqt). Si tratta della prima proposta progettuale della nuova rete di imprese, a meno di un mese dalla sua costituzione, che ha visto aggregarsi un primo nucleo di 33 imprese agricole singole (numero destinato a crescere) e cooperative di tutta la Regione.

La proposta è stata presentata alla Regione Toscana nell'ambito del bando dei progetti di filiera: 4,5 milioni di euro di investimenti; 17 nuovi punti di vendita diretta in tutto il territorio toscano; 22 investitori (di cui 40% giovani e 50% donne); oltre 200 imprese firmatarie dell'accordo di filiera; 12 cooperative agricole come base di una nuova rete logistica al servizio della filiera corta; 40 strutture di ristorazione (ristoranti e agriturismi) che si riforniranno di materia prima attraverso la rete.

"La Rete Qualità Toscana – ha commentato Giordano Pascucci, presidente della Cia Toscana – si propone innanzitutto come una rete aperta; l'elemento che accomuna le imprese partecipanti è esclusivamente l'obiettivo di valorizzare le produzioni agricole ed agro-alimentari della Toscana, potenziando la filiera corta e le relazioni tra i soggetti economici operanti nei diversi segmenti della filiera. Per sua natura è uno strumento partecipato e paritetico, nella quale ogni impresa mette la sua individualità al servizio di un obiettivo comune ma senza perdere il proprio ruolo imprenditoriale; inoltre la rete non può svolgere, per legge, attività imprenditoriale in proprio, ma solo mettere in sinergia le attività economiche delle imprese partecipanti".

Oltre alla Cia Toscana hanno sottoscritto il loro sostegno al progetto anche Legacoop-Agroalimentare, Fedagri-Confcooperative e Federconsumatori Toscana.

Fonte: Cia Toscana

 

Emilia-Romagna
2,1 milioni per i prodotti tipici

I vini Doc di Romagna, dei Colli Piacentini, di Rimini e di Imola. Ma anche la patata di Bologna Dop, l'aglio di Voghiera Dop, il Parmigiano Reggiano, i Salamini italiani alla cacciatora. Sono in tutto 13 i progetti vincitori del bando per la promozione dei prodotti tipici dell'Emilia-Romagna, per altrettante specialità che rappresentano il meglio della produzione regionale.

A disposizione ci sono 2,1 milioni del Programma regionale di sviluppo rurale, ma l'investimento complessivo supererà i 3 milioni di euro. L'entità dell'aiuto infatti è pari al 70% della spesa ammissibile, mentre gli interventi proposti hanno una dimensione economica che va dai 50 mila ai 300 mila euro.

"E' un intervento con cui la Regione vuole sostenere in Italia e all'estero l'acquisto di prodotti eccellenti per qualità, tradizione, legame con il territorio – spiega l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni - Vogliamo combattere la pirateria agroalimentare che tanto danno fa ai produttori, ma anche ai consumatori. Per questo finanzieremo in particolare gli interventi di informazione sugli aspetti nutrizionali, sulle caratteristiche chimiche, fisiche e organolettiche, sugli specifici metodi di produzione rispettosi dell'ambiente, sulla tracciabilità delle materie prime. E' importante che il cittadino sappia cosa sta acquistando".

Il  bando prevede che possano essere finanziate oltre alle iniziative rivolte ai consumatori, le attività di promozioni pubblicitarie e nei punti vendita, la partecipazione a manifestazioni, fiere, eventi di importanza nazionale ed europea.

Per leggere l'elenco delle aziende e dei consorzi beneficiari del bando clicca qui.

Fonte: Ermes Agricoltura

 

 

Sicilia
Stato di calamità per il nubifragio di marzo, Confagricoltura Siracusa: 'Per la Regione la grandine si è abbattuta solo su Catania'

"La decisione di prevedere lo stato di calamità naturale solo per il territorio di Catania è insensata e ingiusta. Il nuovo assessore regionale all'Agricoltura ponga rimedio a questo grave errore che penalizza le aziende siracusane e ragusane colpite allo stesso modo dal nubifragio di marzo. Per la grandine i confini delle province non esistono".

Così il presidente di Confagricoltura Siracusa, Massimo Franco, commenta la decisione della Giunta regionale di stilare la graduatoria per il risarcimento dei danni da maltempo solo per alcuni Comuni del catanese, negando gli aiuti alle altre imprese ugualmente danneggiate dall'ondata di maltempo che si è abbattuta a marzo sulla Sicilia orientale.

Sono state oltre 1.500 le aziende agricole colpite nell'area compresa fra Lentini, Carlentini, Francofonte, Sortino, Augusta e Villasmundo dalla grandinata della prima settimana di marzo che ha distrutto le fioriture dei frutteti e agrumeti interi. I danni non hanno risparmiato nemmeno le serre orticole della zona sud da Pachino a Rosolini, invase dall'acqua piovana per le forti piogge soltanto pochi giorni dopo.

L'intero comparto ha subito danni gravissimi per diversi milioni di euro in un periodo fondamentale per il ciclo produttivo.

"Confagricoltura sta già sollecitando in tutte le sedi gli organismi competenti per rimediare a questa situazione. Di fronte a tutte queste devastazioni, e nonostante l'immediata segnalazione della gravità della situazione - rileva Massimo Franco - la Regione ha deciso di provvedere alla dichiarazione dello stato di calamità naturale solo per Catania, Misterbianco, Belpasso, Motta Sant'Anastasia e Paternò. E' una decisione ingiusta che discrimina inspiegabilmente le aziende siracusane. Purtroppo non c'è stato un prodigio della natura che ha fermato la grandine al confine di Catania ma il maltempo è andato ovviamente oltre. Chiediamo l'intervento immediato del nuovo assessore regionale all'Agricoltura, Francesco Aiello, perché la giunta ponga rimedio ed estenda lo stato di calamità naturale anche alle imprese siracusane".

Fonte: Confagricoltura Siracusa

 

Lombardia
Novità per il gasolio agricolo, +30% l'aggravio di spesa

Giro di vite sul gasolio agricolo. Accanto ad un aggravio di spesa del carburante di oltre il 40% in due anni, ora interviene la Regione Lombardia con le 'Linee guida per l'assegnazione di oli minerali per l'impiego agevolato in agricoltura', contenute nel decreto 3419 pubblicato sul Burl.

Le restrizioni si applicano anche agli impianti di biogas e coinvolgono direttamente sia le imprese agromeccaniche che agricole, con un aggravio di spesa ulteriore dell'ordine del 30 per cento.

"L'impennata ingiustificata dei costi del gasolio agricolo ha contribuito a frenare gli investimenti – dichiara il presidente di Apima Mantova, Marco Speziali -. Ora dal Pirellone arrivano limitazioni nell'uso stesso del carburante agevolato che creeranno non poche difficoltà dal punto di vista operativo".

Non sarà infatti più ammesso l'utilizzo di carburante agevolato per l'attività di trasporto, movimentazione e caricamento di biomassa per il funzionamento di impianti di biogas con finalità di produzione energetica. "Per tali usi – specifica Sandro Cappellini, direttore di Apima - bisognerà ricorrere al normale gasolio a prezzi di mercato, con un aggravio stimato di oltre il 30% dei costi a carico delle aziende interessate".

Oltre al riflesso economico negativo strettamente legato al caro-carburante, si aggiunge un 'costo operativo' assai complicato da attuare. Le aziende si dovranno dotare, infatti, di un nuovo serbatoio per stivare il gasolio nazionale. Inoltre, quando le trattrici verranno utilizzate per le operazioni che impongono l'utilizzo di gasolio nazionale 'convenzionale', i serbatoi dovranno essere svuotati dal gasolio agricolo. "Una situazione che si commenta da sola – taglia corto Speziali - e che irride l'approccio dichiarato delle istituzioni verso la sburocratizzazione e la semplificazione".

Fonte: Apima Mantova

 

Veneto
Patate americane, in leggera crescita la coltivazione

E' stato completato il trapianto delle patate americane nei campi del Veneto. Tra poco la fioritura, verso la fine di agosto e all'inizio di settembre la prima raccolta. 

Negli ultimi anni c'è stato un lieve incremento di produzione, che dovrebbe essere confermato anche quest'anno, stando ai dati relativi alla messa a dimora delle piantine. Si prevede checontinueranno a crescere anche i consumi. La domanda è alimentata, in particolare, dagli immigrati provenienti da Paesi asiatici, africani e sudamericani, che ne fanno ampio uso nelle loro preparazione culinarie.

Il Veneto è la capitale della patata americana: ne produce (dato Istat dello scorso anno) poco più di 54 mila quintali, distaccando la seconda Regione produttrice, il Lazio con 18 mila quintali e la Puglia con 11 mila quintali. Complessivamente la produzione nazionale si avvicina ai 102 mila quintali.

La patata dolce ama i terreni sciolti, leggeri, bene drenati e ricchi di sostanze organiche, come quelli che si affacciano sui fiumi Adige e Gorzone (tra le province di Padova e di Rovigo) o sul Sile e il Dese, nelle province di Treviso e di Venezia. E' qui che vengono le buone patate americane di Anguillara e Stroppare (Padova), le americane di Valliera di Adria (Rovigo), di Scorzè (Venezia) e di Zero Branco (Treviso).

Fonte: Orto Veneto