Sicilia
A rischio il miele di eucalipto

L'allarme è stato lanciato dagli apicoltori della provincia di Trapani ma presto potrebbe interessare l'intera regione. Una nuova avversità fitosanitaria sta colpendo gli eucalipti, mettendo a rischio di estinzione la produzione di questa varietà di miele particolarmente apprezzate per le sue qualità salutistiche. A provocare la moria delle piante è la Psilla lerp, un insetto fitofago che causa il disseccamento delle foglie ed il conseguente deperimento.

Per contrastare in modo naturale tale attacco la soluzione è quella di utilizzare altri insetti antagonisti, come la Psyllaephagus bliteus, che in California e Messico ha già dato ottimi risultati. Ma c'è un problema: il divieto all'importazione e utilizzazione delle specie animali di origine esotica.

Il presidente della Confagricoltura siciliana, Gerardo Diana, riprendendo le preoccupazioni degli apicoltori, ha inviato una nota ai ministeri della Salute e delle Politiche agricole, alla Regione ed all'organizzazione nazionale per rendere noto il problema ed adottare soluzioni come quella di una deroga per l'immediata utilizzazione dell'insetto 'buono'.

Diana ha quindi ricordato che da questa pianta si ottiene un miele di grande qualità e dagli effetti benefici per alcune tipi di malattie, in particolare di quelle alle vie respiratorie. "Perdere tale produzione – ha concluso il presidente dell'organizzazione agricola – sarebbe un nuovo grave danno per l'agricoltura siciliana".

La Sicilia ha il primato nazionale per la produzione di miele (in media un milione di tonnellate annue) e per il numero di varietà. Oltre a quella di eucalipto ve ne sono alcune uniche come quella di nespolo e di agrumi che si aggiungono alle altre varietà presenti sul territorio nazionale.

Fonte: Confagricoltura Sicilia

 

Emilia-Romagna
Sharka e batteriosi dell'actinidia, al via i contributi

E' stata approvata dalla Giunta regionale la delibera n. 1275 del 5 settembre scorso, che consente la presentazione delle domande di contributo a favore delle aziende agricole emiliano-romagnole che hanno effettuato, nell'ultimo anno, interventi obbligatori di profilassi per la virosi Sharka delle drupacee e la batteriosi dell'actinidia (Pseudomonas syringae pv. actinidiae).

Potranno richiedere i contributi le imprese iscritte all'anagrafe delle aziende agricole della Regione che nel periodo 9/10/2010 – 30/9/2011 hanno effettuato estirpazioni di piante da frutto colpite da Sharka o da batteriosi dell'actinidia, prescritte e constatate dal Servizio fitosanitario.

I contributi previsti sono definiti a seconda della tipologia ed età dell'impianto, numero di piante o superficie estirpata e sono concessi a parziale copertura della perdita subita ed in base al valore di mercato delle piante distrutte e alla conseguente diminuzione di reddito. Le domande di contributo vanno presentate direttamente alla sede di Bologna del Servizio fitosanitario entro le ore 12.00 del 5 ottobre 2011.

Per maggiori informazioni clicca qui.

Fonte: Ermes Agricoltura

 

Piemonte
'Progetto Grano', un protocollo d'intesa per la filiera corta

"Coldiretti crede molto in questo progetto che ha come obiettivo quello di valorizzare il grano tenero alessandrino e creare una filiera locale in grado di promuovere le produzioni di qualità in ambito provinciale potenziandone la sostenibilità produttiva".

Con queste parole il presidente provinciale Coldiretti Alessandria, Roberto Paravidino, ha commentato il protocollo d'intesa firmato tra produttori, panificatori, il Mulino Delconte di Sale e la Provincia di Alessandria al fine di promuovere e potenziare il frumento alessandrino.

Le parole che hanno scandito i lavori del convegno sono state tre: qualità, produzione e prezzo. Si è parlato anche di andamento di mercato e, naturalmente, di potenzialità della filiera del grano tenero di qualità che vanta la provincia.

Il 12 settembre 2011 un incontro ha fatto il punto, a tre anni di distanza, del progetto lanciato proprio per valorizzare il frumento alessandrino, da tutti ormai conosciuto come Progetto Grano.

Il primo bilancio dell'annata 2011 può definirsi positivo e si possono già trarre anche i primi incoraggianti risultati: buona qualità e buona anche la volontà del territorio di giungere ad un prodotto 'omologato' da immettere sul mercato attraverso canali di commercializzazione mirati dover poter far convogliare tutta la produzione.

Infatti, il territorio alessandrino, considerato uno dei granai d'Italia, vanta un indotto 'cerealicolo' di tutto rispetto, che si aggira su diversi milioni di euro e che costituisce l'ossatura fondamentale dell'intera agricoltura provinciale.

Anche in provincia la crisi del comparto ha fatto sentire fortemente le sue ripercussioni: troppi prodotti arrivano dall'estero con scarsa (o nulla) rintracciabilità e prezzi inspiegabilmente troppo bassi, procurando danni ingenti alla cerealicoltura e, più in generale, al mondo agricolo.

Ecco perché è necessario ripartire dal territorio seguendo il discorso di filiera dove la qualità deve fare la differenza e, per quanto riguarda il frumento tenero in particolare, giungere ad affinare le tecniche colturali in funzione di caratteristiche specifiche e del prodotto finale richiesto.

Secondo Coldiretti oggi per fare la diversità e per 'ubbidire' alle leggi di mercato il consiglio è produrre sulla base delle specifiche richieste che arrivano da una domanda che è sempre meno generalista e più orientata alla ricerca di specificità e di alta qualità.

Per maggiori informazioni sul Progetto Grano clicca qui.

Fonte: Coldiretti Alessandria

 

Toscana
Firmata convenzione a tutela dell'olio extravergine oliva toscano

Tutelare e migliorare l'olio extravergine di oliva toscano: è questo il duplice obiettivo della convenzione appena firata tra il Consorzio per la tutela dell'olio extravergine di oliva toscano Igp ed il Coripro di Pescia (Consorzio per la selezione e il controllo del materiale vivaistico dell'olivo), che detiene l'esclusiva per la produzione di piantine virus-esente delle varietà tipiche Toscane (Frantoio, Leccio, Pendolino, Maurino, Moraiolo). Grazie all'accordo gli undicimila olivicoltori soci dell'Igp Toscano potranno acquisire piantine delle cinque varietà virus-esente a condizioni particolarmente vantaggiose.

"E' un passaggio importante per l'olivicoltura toscana – ha dichiarato l'assessore all'Agricoltura Gianni Salvadoriperché sviluppa una sinergia preziosa fra due protagonisti dell'eccellenza del comparto olivicolo. Mi attendo che questo primo passo abbia un rapido e concreto sviluppo. La convenzione potrà fornire un forte contributo all'innovazione e alla costituzione di reimpianti, laddove sarà possibile garantire buoni redditi".

Fonte: Toscana Notizie

 

Lazio
Maltempo sulla provincia di Latina

Il maltempo ha investito molte località della provincia di Latina, causando danni e apprensione anche nelle campagne. A renderlo noto è la Coldiretti provinciale, sottolineando che il forte vento ha scoperchiato decine di serre. "In questa fase stagionale - ha sottolineato l'organizzazione - la grandine è la più temuta dagli imprenditori agricoli, per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni in campo pronte per la raccolta".

L'assessore regionale all'Agricoltura, Angela Birindelli, ha espresso solidarietà agli abitanti delle zone colpite dai nubifragi. "L'assessorato alle Politiche agricole - ha assicurato Birindelli - farà tutto quanto è nelle proprie facoltà per sostenere i produttori che hanno subito danneggiamenti alle loro aziende. Al momento i nostri funzionari sono sul posto per fare le dovute verifiche nell'ottica di salvaguardare il patrimonio agricolo della zona, composto per lo più da noccioleti e castagneti".

Fonte: Agrapress

 

Marche
Il caldo pesa sul bilancio della vendemmia 

Il caldo degli ultimi giorni fa rivedere al ribasso le stime della vendemmia 2011, che sul territorio delle province di Ascolti e Fermo dovrebbe vedere rispettivamente una produzione di circa 320mila e 80mila ettolitri. Saranno dunque in tutto 400mila, il 20% in meno rispetto al 2010.

Ad annunciarlo è la Coldiretti Ascoli Fermo, sulla base di una stima che aggiorna le ultime previsioni di Ismea sulla campagna in corso. 

Si tratta del risultato del tempo anomalo di settembre, dopo un agosto che si è classificato al decimo posto tra i più caldi degli ultimi duecento anni, mentre i quasi cinquanta giorni senza pioggia (il 73% in meno delle precipitazioni rispetto alla media) lo attestano all'ottavo posto tra i mesi più asciutti dal 1800. 

"Dal punto di vista della qualità siamo sicuramente molto soddisfatti ma, a vendemmia dei bianchi ormai ultimata, è l'aspetto quantitativo a preoccuparci – spiega Massimiliano Bartolomei, presidente del Consorzio di tutela dei vini piceni – Il peso specifico delle uve è basso e scende anche la resa uva-vino, mentre sale la gradazione. La speranza è che arrivi la pioggia per risollevare almeno un po' la situazione dei rossi, in particolare del Montepulciano, ma è chiaro che il calo produttivo è senza dubbio netto".

Viticoltori, dunque, col fiato sospeso per le sorti di un prodotto di qualità che rappresenta senza dubbio la vetrina dell'agricoltura del territorio. Tra l'altro, secondo un'analisi di Coldiretti su dati Istat, ben l'80% delle uve verrà utilizzato per la produzione di vini Doc e o Docg, contro il 60% a livello nazionale. Senza dimenticare che i dati relativi al primo semestre 2011 indicano una ulteriore crescita delle esportazioni di vino marchigiano, il 9% in più rispetto allo stesso periodo del 2010.

Fonte: Coldiretti Marche

 

Friuli Venezia Giulia
Coldiretti: 'Una grande vendemmia soffocata dalla burocrazia'

La vendemmia in Friuli Venezia Giulia è iniziata ufficialmente il 10 agosto, ma poche sinora sono le uve già introdotte in cantina. Infatti, nonostante il clima di queste settimane abbia accelerato notevolmente i processi di maturazione al punto che con la settimana entrante la raccolta delle uve bianche (Sauvignon e Pinot in particolate) si estenda a tutta la regione con un anticipo di una decina di giorni rispetto al tradizionale calendario, dal punto di vista amministrativo, questa sarà la vendemmia più problematica della storia enologica della Regione.

"E' un vero peccato – commenta preoccupato il presidente di Coldiretti regionale Dario Ermacorache la grande qualità del prodotto migliorata dal caldo asciutto degli ultimi giorni che ha anche bloccato i focolai di muffe che si erano sviluppati su vigneti interessati dalla grandine rischi di essere gravata da problemi irrisolti di carattere burocratico".

Spiega Ermacora: "Negli ultimi due anni sulle imprese vitivinicole si è abbattuta una alluvione normativa che non ha fatto altro che complicare ulteriormente una gestione burocratica già insostenibile. Una colossale operazione gattopardesca nella quale si è cambiato tutto per lasciare tutto come prima. Con i problemi di mercato che ci sono, il calo dei consumi, la concorrenza dei vini extra Ue, gli investimenti da ammortizzare, i produttori non ne possono più di una amministrazione che ostacola l'attività di impresa invece che supportarla. La conseguenza, della quale si vedono già evidenti segnali, è una fuga dalle Doc".

Come se non bastasse, fa sapere Coldiretti del Fvg, "recentemente Agea ha anche modificato d'ufficio tutti i dati delle superfici vitate censite nel catasto viticolo. Certo una norma lo prevedeva, ma è stato fatto con mesi di ritardo, a ridosso della vendemmia e soprattutto senza informare adeguatamente i produttori. Tanto che oggi nessuno sa con certezza quanti metri quadri di vigneto conduce e, conseguentemente, quanta uva può legittimamente rivendicare come Doc o Igt. Una situazione che non ha precedenti".

Secondo Coldiretti in questa delicatissima fase la Regione può e deve assumere un ruolo guida: per tutelare il comparto vitivinicolo è necessario che venga istituito immediatamente un tavolo di crisi nel quale siano coinvolti, oltre ai rappresentanti della filiera e i Caa, anche gli organismi di controllo. 

Fonte: Coldiretti Friuli Venezia Giulia