Passata la paura della presenza (presunta) di diossina nelle carni di suino, molti giornali di questa settimana si danno la voce l’un l’altro per rintuzzare le paure elargite a piene mani nei giorni scorsi. Paure che hanno fatto danni per almeno cinque miliardi di euro. E’ questa la valutazione che pubblica “La Stampa” riportando un’intervista al presente della Cia, Giuseppe Politi, che ha ripercorso le tappe delle varie psicosi alimentari che sono rimbalzate sui giornali negli ultimi tempi. Che non sia il caso di preoccuparsi lo ribadisce anche il settimanale “Famiglia Cristiana” in edicola il 18 dicembre puntualizzando che anche cotechini e zamponi non sono a rischio. Sulla stessa lunghezza d’onda è anche un altro settimanale, “Gente” in edicola il 15 dicembre che titola “Niente allarme se la carne è italiana”. Un invito a consumare il made in Italy, ma almeno per i suini resta il problema di come riconoscere la carne d’importazione rispetto a quella nata e prodotta nello Stivale. La soluzione sta nell’etichetta con l’origine che oggi hanno solo bovini e polli, ma non i suini. Allora viva il Gran Suino Padano, l’unica carne Dop di suino presente sul mercato e pertanto anche l'unica della quale si può avere certezza dell’origine italiana, come riporta “Il Giorno” del 16 dicembre. Ma bisognerà allargare l’indicazione della provenienza a tutta la carne suina commercializzata in Italia. E’ questa la richiesta che arriva dal presidente dei suinicoltori, Giandomenico Gusmaroli, dalle colonne de “Il Sole 24 Ore – Lombardia” del 17 dicembre.

Anche per il latte crudo, altro protagonista nella scorsa settimana di qualche allarme alimentare, i guai sembrano essere ridimensionati. L’importante è ricordarsi di bollirlo (ma non è un obbligo, è solo un consiglio) come riporta “Gente” del 15 dicembre. E sono gli stessi allevatori che dalle pagine della “Gazzetta di Mantova” del 17 dicembre vanno al contrattacco mettendo ben in chiaro che non è stata dimostrata la responsabilità del latte crudo negli episodi di tossinfezione che si sono verificati.

 

La risposta dei formaggi

Dal latte ai formaggi il passo è breve, anche se l'attenzione è puntata sul mercato e non riguarda la salute dei consumatori. Protagonista è in questo caso la crisi del Grana Padano che impone, come si può leggere su “Il Giornale” del 19 dicembre, una profonda riorganizzazione del settore. E' crisi anche per il Parmigiano Reggiano ed è interessante sottolineare che ben due giornali economici stranieri, il Financial Times e il Wall Street Journal, hanno espresso lusinghieri giudizi sulle iniziative messe in atto per risollevare le sorti del “re dei formaggi”. Ne parla il “Corriere della Sera” del 14 dicembre ricordando anche quanto sia importante la lotta alle imitazioni, all’estero come in Italia. Dell’agropirateria e del “tarocco” in genere si occupa un lungo servizio pubblicato su “Corriere Economia” del 15 dicembre, dove si ricorda che il costo delle falsificazioni raggiunge la considerevole cifra di 7,5 miliardi di euro.

 

Vino e olio

C’è spazio anche per il vino nelle notizie di questa settimana, protagonista di un’indagine promossa da Confagricoltura per studiare le nuove tendenze del mercato vitivinicolo. Un commento ai risultati ottenuti lo si può leggere su “Italia Oggi” del 13 dicembre che punta l’attenzione sui suggerimenti di marketing per meglio aggredire i mercati. Di vino si occupa anche “Affari e Finanza” di Repubblica del 15 dicembre, che punta l’attenzione in particolare sul Piemonte dove si è ancora incerti sulla qualità della produzione 2008. Soddisfatti invece i viticoltori francesi, stando almeno a quanto riferisce il quotidiano “Le Monde” del 15 dicembre, a detta del quale il settore non conosce (ancora) la crisi, a dispetto delle difficoltà dell’economia che si registrano a livello internazionale.

Tornando ai problemi di casa nostra è invece l’olio a destare molte preoccupazioni. Bisogna puntare non solo sulla qualità, ma anche sulle aggregazioni per superare le difficoltà. Questa la tesi sostenuta su “Italia Oggi” del 16 dicembre. Mentre sulle sponde del lago di Garda, crisi o non crisi, si assiste ad un’espansione degli oliveti che in molti casi prendono il posto delle vigne, come riporta “Il Sole 24 Ore – Lombardia” del 17 dicembre. Intanto da “Italia Oggi” del 19 dicembre arriva la notizia dello stanziamento di 2,6 milioni di euro per fronteggiare le difficoltà del momento. Se l'olio soffre, le pere godono invece di un momento di espansione in particolare in Emilia Romagna che si colloca ai vertici in Italia e in Europa in questo settore, come si può leggere su “Il Resto del Carlino” del 15 dicembre.

 

Economia e finanza

Numerose in questa settimana anche le notizie sui temi dell'economia, ad iniziare dal “Corriere della Sera” del 16 dicembre che commentando il rallentamento dell’inflazione, ferma al 2,7%, punta l’indice sulla mancata flessione dei prezzi della pasta. Colpa, secondo quanto si può leggere su “Il Sole 24 Ore” del 17 dicembre, delle imprese produttrici che bloccherebbero il possibile ribasso. Per combattere il caro spesa si fanno in compenso sempre più spazio i “farmers market”, le vendite dirette di prodotti agricoli che interessano, come scrive “L’Unità” del 18 dicembre, il 20% delle imprese agricole. Intanto c’è da segnalare il via libera di Bruxelles ai finanziamenti previsti nel Lazio per incentivare la vendita diretta dei prodotti agricoli, con una disponibilità fiananziaria di 800 milioni. I dettagli si possono leggere su “La Stampa” del 14 dicembre. In questa settimana è arrivato anche il chiarimento fatto dall’Inps in tema di Durc (documento unico di regolarità contributiva) ed è “Il Sole 24 Ore” a fornire i dettagli. E’ invece ancora incerto il destino dell’Ici sui fabbricati rurali per i quali, denuncia la “Libertà” del 17 dicembre, occorre un chiarimento legislativo.