Il sistema proposto e testato nel progetto prevede il controllo automatico di alcuni dispositivi, oltre a consentire la segnalazione all'allevatore di situazioni anomale o che ne richiedono l'intervento. Inoltre, Gala consente il monitoraggio dei parametri ambientali all'interno della stalla, restituendo indicazioni per migliorarne la gestione.
Il progetto ha previsto lo sviluppo, la realizzazione e l'installazione di un sistema integrato di sensori per la raccolta dati in stalla e di una stazione meteorologica esterna alla stalla in modo da poter misurare: condizioni microclimatiche in diversi punti all'interno e all'esterno della stalla (temperatura, umidità, velocità dell'aria, illuminamento); la qualità dell'ambiente (concentrazione di ammoniaca, acido solfidrico, anidride carbonica, metano); il livello sonoro delle diverse zone della stalla; la temperatura e l'umidità del materiale di lettiera (se presente) delle cuccette; i consumi idrici e la temperatura dell'acqua negli abbeveratoi; la presenza di mosche.
Questi dati vengono integrati con quelli ottenuti da un sistema di rilievo del comportamento delle bovine grazie a un sensore accelerometrico montato al collo degli animali delle tre stalle partner del progetto, e che consente di individuare le azioni delle bovine e la ruminazione.
Il progetto Gala ha sviluppato accelerometri che consentono di rilevare il comportamento delle bovine integrandoli con le altre informazioni della stalla
(Fonte foto: progetto Gala)
Grazie a un software, le informazioni convergono tramite una centralina in un unico server, il quale crea una banca dati interrogabile dall'allevatore per valutare vari aspetti dell'allevamento e decidere modifiche alla propria gestione.
Analizzando ad esempio i dati rilevati finora circa l'andamento delle concentrazioni di gas e della velocità dell'aria all'interno della stalla per alcuni giorni, si è visto come l'unico gas che abbia concentrazioni significative è la CO2, che aumenta nelle ore notturne, mentre di giorno le concentrazioni sono simili a quelle esterne. Ciò significa che una ventilazione naturale insufficiente di notte non permette di eliminare la CO2 emessa dalla respirazione delle bovine.
Per ovviare a questo problema e migliorare la qualità dell'aria in ogni momento del giorno si potrebbero far funzionare i ventilatori non solo di giorno ma anche di notte.
Con i collari è stato analizzato il comportamento delle bovine, ad esempio valutando il tempo mediamente dedicato dal gruppo di animali o dalla singola vacca all'alimentazione e alla ruminazione. Questo permette di incrociare le informazioni e valutare se sono necessari interventi gestionali o sulle attrezzature per migliorare il comfort in stalla e i tempi di riposo, nonché la risposta delle bovine alla variazione delle condizioni microclimatiche della stalla.
Sensori montati in una stalla del progetto Gala per rilevare temperatura, umidità, velocità e qualità dell'aria. I dati vengono raccolti da una centralina e inviati su internet
(Fonte foto: progetto Gala)
Sulla singola vacca si è evidenziato che le visite in mangiatoia dell'animale sono soprattutto tra le 8.00 e le 10.00 del mattino e le 16.00 e le 18.00 del pomeriggio; ciò consente di individuare le anomalie rispetto al comportamento abituale dell'animale, che rappresentano un segnale di patologie utile per l'allevatore per poter intervenire con tempestività.
Altri aspetti verranno studiati nel periodo finale di attività del progetto, quali i consumi energetici e degli sprechi idrici, ma i dati finora raccolti e analizzati dimostrano la validità del sistema messo a punto da Gala nell'ottica di rendere l'allevamento bovino da latte più redditizio, meno impattante sull'ambiente e con un elevato grado di benessere animale.
Visita la pagina dedicata al progetto Gala o chiedi maggiori informazioni ai contatti: elisabetta.riva@unimi.it e giorgio.provolo@unimi.it
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Fonte: Agronotizie