Le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi undici mesi del 2010 (gennaio-novembre) sono aumentate di 932.000 t rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+6,4%).
Gli arrivi dall’estero di cereali in granella registrano complessivamente un incremento di 942.000 tonnellate (+10,8%), dovuto in particolare al grano tenero (+495.000 t), al grano duro (+298.000 t), all’orzo (+201.000 t) ed all’avena (+14.000 t).
Diminuiscono invece le importazioni di mais (-73.000 t) e di altri cereali minori (-10.000 t). Per quanto riguarda il riso, considerato nel complesso (risone, riso semigreggio, riso lavorato e rotture di riso), l’import risulta in diminuzione di circa 34.000 t. (-26%).
Rispetto al 2009 l’approvvigionamento complessivo di proteine vegetali diminuisce di 260.000 t. (-9,5%), mentre nei semi e frutti oleosi si registra un aumento di 174.000 t (+9,6%).
L'export complessivo risulta in aumento nelle quantità di 370.000 tonnellate (+11,1%).
Tra i prodotti presi in esame aumentano le vendite all’estero di cereali in granella (+185.000 t), paste alimentari (+45.000 t) e prodotti trasformati (+39.000 t).
In diminuzione le esportazioni di semola di grano duro (-12.000 t).
Relativamente al riso, considerato nel complesso (risone, riso semigreggio, riso lavorato e rotture di riso) le esportazioni aumentano di 81.000 tonnellate (+12,3%).
Saldo valutario
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore hanno comportato un esborso di valuta pari a 3710,5 milioni di Euro (3536,5 nel 2009) e introiti per 2350,0 milioni di Euro (2368,9 nel 2009).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1360,5 milioni di Euro, contro -1167,6 milioni di Euro nel 2009.
N.B.: I suddetti dati, basati sull’anno solare, sono stati elaborati ai fini della bilancia commerciale del settore cerealicolo. Per una corretta analisi dei flussi commerciali import/export deve essere considerato il periodo 1 luglio – 30 giugno, corrispondente alla campagna di commercializzazione agricola.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti