Grappoli eccessivamente serrati causano difficoltà nel passaggio di aria, soprattutto in cultivar quali Glera, Pinot, Sauvignon, Chardonnay, ecc., in queste condizioni, l'umidità all'interno del grappolo può risultare piuttosto elevata e fattori concominati quali lesioni causate da alterazioni fisiologiche (accrescimento repentino degli acini ed epidermide poco strutturata) o fattori di natura parassitaria come punture di insetti, possono incrementare notevolmente il rischio di attacco da botrite e marciumi acidi, questi effetti si manifestano in campo attraverso una riduzione della resa, delle qualità dell'uva, oltre che una maggiore difficoltà d'impiego di fitofarmaci per proteggere il rachide.
Affinché i grappoli possano svilupparsi in maniera equilibrata è molto importante intervenire alla rottura delle gemme, una volta che germogli hanno iniziato lo sviluppo.
Per ottenere uve sane e di qualità elevata è fondamentale quindi supportare gli acini in fase di sviluppo attraverso interventi nutrizionali operati all'interno della finestra temporale compresa tra la fase di bottoni fiorali separati (BBCH 57) ed il momento di piena allegagione (BBCH 71), questi interventi sono mirati al mantenimento di un'elevata efficienza fogliare e all'irrobustimento delle difese meccaniche dei tessuti in accrescimento.
(Fonte: Cifo)
In campo con un'innovativa strategia nutrizionale
Per favorire l'allungamento e l'ottenimento di grappoli meno fitti la prassi comune prevede l'impiego di gibberelline di sintesi, col passare degli anni, però, questa pratica ha mostrato diversi fattori critici, diversi studi hanno evidenziato che, a partire dall'anno successivo alla somministrazione di questi formulati durante la fase di differenziazione a fiore delle gemme, il numero e la dimensione dei grappoli prodotti per ogni pianta subisce progressivamente una riduzione nel tempo, anche durante la stessa annata, l'impiego di ormoni può mostrare effetti molto variabili a seconda della stagione e non di rado ciò provoca effetti negativi anche sulla fioritura in atto.
Un protocollo nato in vigneto
Una collaborazione nata nel 2020 tra i tecnici Cifo e Vivo Cantine ha dato frutto ad un protocollo nutrizionale nato con lo scopo di consentire ai soci conferitori di evitare i problemi più frequenti, tipici dei vitigni impiantati.
(Fonte: Cifo)
Attraverso un'analisi delle variabili agronomiche coinvolte, sono state impostate diverse prove in campo mirate a contrastare in maniera sostenibile, sia sul piano economico, sia sul piano ambientale, il fenomeno dell'eccessivo compattamento dei grappoli, il successo della strategia impostata è stato reso possibile grazie alla messa a punto di una strategia basata sull'impiego di un biostimolante in associazione ad una specialità nutrizionale a base di alghe, amminoacidi, meso e microelementi.
Le soluzioni impiegate
Il protocollo prevede l'impiego in sinergie di due specialità: Sinerveg e Calcisan Green, a partire dalla fase BBCH 57, in cui i bottoni fiorali e gli assi secondari del rachide si separano, fino alla fase BBCH 61 di inizio prima fioritura.
(Fonte: Cifo)
Sinerveg è un biostimolante di origine naturale, consentito in agricoltura biologica, impiegato per via fogliare.
È ottenuto tramite uno speciale processo industriale che permette di preservare la naturale integrità funzionale degli estratti lignocellulosici di cui è costituito, il prodotto è stato formulato con lo scopo di fornire una forte spinta al metabolismo della pianta permettendo di mantenere la massima efficienza fogliare e metabolica.
Calcisan Green è una specialità utilizzata per via fogliare costituita da calcio, magnesio e Macrocystis integrifolia, un'alga gigante che, oltre ad apportare specifici nutrienti è in grado di "complessare" naturalmente i mesoelementi di cui è arricchito il formulato attraverso specifici polisaccaridi (alginati) contenuti, questa particolare caratteristica consente un migliore assorbimento e traslocazione dei nutritivi all'interno dei tessuti vegetali favorendo la sintesi delle protopectine cellulari, costituenti basilari delle lamelle mediane nelle pareti delle cellule.
A sinistra: Macrocystis integrifolia. A destra: raccolta manuale delle alghe
(Fonte: Cifo)
Un approccio in due step per favorire lo sviluppo di grappoli sani e di qualità
Miscelare 2 litri di Sinerveg e 3 litri di Calcisan Green in soluzione impiegando un volume d'acqua di 200 litri per ogni ettaro trattato.
Irrorare la vegetazione facendo attenzione che la soluzione raggiunga anche la superficie dei grappoli e ripetere il trattamento per 2 volte a distanza di 14 giorni.
I vantaggi direttamente riscontrabili
I grappoli trattati tendono a raggiungere uno sviluppo maggiore e gli acini ad ingrossarsi in maniera costante ed equilibrata potendo beneficiare anche di una maggiore resistenza contro eventuali fattori di stress, grazie agli estratti del succo d'alga Macrocystis Integrifolia, la speciale formulazione con cui è veicolato il calcio (Ca), conferisce robustezza ed elasticità alla buccia dell'acino, risultando in tal modo più resistente a lacerazioni fisiopatologiche ed attacchi parassitari.
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Fonte: Cifo