In vigore il nuovo regolamento europeo sui fertilizzanti. Regole uniche in tutta Europa, attenzione alla salute e all'ambiente e facilità di circolazione dei prodotti autorizzati CE nel mercato comune europeo. Limiti alla sostanza 'cadmio'.

Questi i principi che hanno portato all'adozione del nuovo regolamento sui fertilizzanti che andrà a sostituire quello del 2003. Via libera ai fertilizzanti organici, organo-minerali e biostimolanti. Tra gli obiettivi, stimolare l'economia circolare.


Norme armonizzate in tutti i paesi Ue

Il nuovo regolamento va ad armonizzare i requisiti nell'Ue per quanto riguarda i concimi, differenziando le limitazioni a seconda che si tratti di concimi minerali, organici, ammendanti, substrati di coltivazione, ecc.

Il cambiamento più importante riguarda il limite posto al cadmio contenuto nei fertilizzanti, che viene fissato in maniera univoca a 60 mg/kg. Il cadmio è infatti un metallo presente in natura nel suolo che non può essere in alcun modo degradato e rimane quindi sempre nel terreno. Le piante hanno una capacità di assorbire il cadmio in generale piuttosto alta e, quando muoiono, lo rilasciano nel terreno, dove è pronto per essere assorbito da un'altra pianta. Se ingerito in quantità elevate è altamente nocivo per la nostra salute ed è quindi opportuno limitarne l'uso e  controllarne sempre la presenza in percentuale all'interno del terreno o della coltura che si andrà poi a consumare.

Altri limiti imposti dal regolamento riguardano la presenza di cromo, mercurio, nichel, piombo ed altri elementi nei vegetali.

È possibile consultare la tabella completa al seguente link.


Tra gli obiettivi, stimolare l'economia circolare

Uno dei principali obiettivi del regolamento adottato è quello, a livello economico e sostenibile, di incoraggiare la produzione su larga scala di concimi ottenuti da materie prime nazionali conformemente al modello di economia circolare.

L'economia circolare è infatti basata su un'idea di sostenibilità che cerca di trasformare i rifiuti in nutrienti per le colture. Per riuscire a fare questo, si legge nel testo integrale del nuovo regolamento adottato, è importante eliminare polimeri dannosi, metalli e vetro, tramite la loro individuazione nei rifiuti organici raccolti prima della trasformazione. Oltre a limitare cadmio e altri composti nocivi, si cerca quindi di limitare spreco e inquinamento, cercando di armonizzare le salute, ambiente ed economia.


Via libera ai fertilizzanti organici

La marcatura CE sui prodotti sarà garanzia dell'applicazione delle norme stabilite dal nuovo regolamento. In particolare vengono ora considerati i concimi organici, organo-minerali e biostimolanti, che in questi ultimi anni hanno assunto sempre più importanza per gli agricoltori e che erano prima esclusi in quanto non disciplinati dall'Ue.

In questo modo si va inoltre a superare il principio del "mutuo riconoscimento" prima in vigore, che implicava l'accettazione da parte di ogni Stato comunitario dei prodotti fabbricati negli altri Stati membri, anche se sulla base di prescrizioni diverse da quelle nazionali. Infine, si riduce la dipendenza dell'Unione europea dai nutrienti provenienti da paesi terzi, in quanto i concimi provenienti da questi devono ora essere conformi al nuovo regolamento. 
 

Soddisfatte le istituzioni europee

"Le nuove norme offriranno una maggiore scelta agli agricoltori orientati a un'agricoltura più rispettosa dell'ambiente". Così Niculae Badalau, ministro dell'Economia della Romania, paese che detiene ora la presidenza del Consiglio dell'Unione europea. "Le nuove norme promuoveranno la produzione e l'utilizzo dei concimi fosfatici a basso tenore di cadmio e dei concimi biologici".
 
In collaborazione con Davide Bellocchio