Si scrive Endure, si legge strategie sostenibili per la difesa delle colture. Endure è un acronimo: "European Network for the Durable Explitation of crop protection strategies". Si tratta di una rete di eccellenza finanziata dall'Unione europea nell'ambito del 6° programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico. Bologna ha ospitato il 5 novembre, presso il complesso San Giovanni in Monte, una giornata di studio e presentazione del network, organizzata in collaborazione con la segreteria organizzativa delle Giornate Fitopatologiche.

 

Le premesse di Endure

Recentemente è stato approvato il cosiddetto Pacchetto pesticidi il quale comprende il regolamento che modificherà il processo autorizzativo dei prodotti fitosanitari e la direttiva per il loro uso sostenibile. L'implementazione di questo nuovo quadro normativo necessità di un supporto scientifico. Benché siano già state condotte ricerche di livello buono o eccellente, vi è una scarsa ricaduta sul sistema produttivo. Inoltre, le strutture di ricerca che si occupano di protezione delle piante nella Ue sono numerose ed il quadro completo delle conoscenze in materia può spesso risultare frammentato.

 

Gli obiettivi di Endure

Lo scopo di Endure è quello di ottenere una ristrutturazione di lungo periodo dello sviluppo e della ricerca europea sulla protezione delle piante. Un approfondimento specifico è dedicato all'IPM (integrated pest management), la produzione integrata, che dal 2014 sarà obbligatoria in tutti i paesi Europei.

Il network di oltre 300 ricercatori che aderisce ad Endure è impegnato nell'integrazione e nello sviluppo di conoscenze delle interazioni coltura-organismi dannosi, con particolare attenzione allo sfruttamento della resistenza genetica delle piante a patogeni ed insetti, ai processi biologici, naturali, allo studio di parassiti e malattie di nuova introduzione ed alla gestione delle erbe infestanti. Non solo. Endure incoraggia la collaborazione tra biologi, agronomi, economisti e sociologi per definire approcci innovativi ed interdisciplinari per la protezione delle colture: ne è testimonianza il numero di organizzazioni (18) e di Paesi europei (10) coinvolti.

 

Particolare attenzione è posta al trasferimento di conoscenze e risultati agli attori coinvolti.

Endure enfatizza la messa a punto e l'utilizzo di strategie diversificate di protezione delle colture basata su tutti gli strumenti a disposizione, nonché nuove tecnologie e nuovi approcci, consentendo così di offrire ai tecnici ed agli agricoltori una vasta gamma di conoscenze e soluzioni tecniche da utilizzare. Infatti si avvantaggiano di consigli indipendenti basati su conoscenze scientifiche sia gli operatori del settore agricolo, sia i politici per implementare nuovi regolamenti... in generale tutte le parti interessate alla produzione agricola per raggiungere un accordo su come conciliare sostenibilità e produttività.

 

Le attività di Endure: 4 temi trasversali

a) Identificare soluzioni di breve termine che rispondano alle nuove esigenze degli agricoltori consentendo loro di rimanere competitivi

b) Sostituire gradualmente la tradizione protezione delle piante con tecnologie basate sul concetto di Ipm (Integrated pest management). I nuovi approcci comprendono modelli previsionali, sistemi di supporto decisionale, studi sull'agroecologia...

c) Condividere e organizzare le conoscenze già acquisite

d) Fornire un supporto scientifico alle domande che sorgono dall'implementazione della Direttiva sull'uso sostenibile degli agrofarmaci, dando un supporto fattivo ai politici degli stati membri nella stesura dei propri Piani di Azione.

 

Sul sito web http://www.endure-network.eu sono disponibili numerose pubblicazioni, nonché vari link per approfondimenti, come ad esempio il portale www.eurowheat.org, una piattaforma web dedicata alla valutazione dell'efficacia degli agrofarmaci sui cereali su scala europea.

 

Referenti scientifici italiani sono:

CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche: Maurizio Sattin

SSSUP, Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant'Anna, Pisa: Paolo Bàrberi