In uno studio pubblicato sul numero di aprile di Ecological Application (e in un articolo apparso sul sito dell'ente di ricerca americano, http://www.ars.usda.gov/main/main.htm), il ricercatore americano Paul Adler ha messo a confronto differenti coltivazioni energetiche per la produzione di biocarburante, osservando la riduzione corrispondente della percentuale di diossido di carbonio e di altri due gas ad effetto serra. I risultati ottenuti aprono nuove possibilità di sviluppo nel settore delle bioenergie: Adler ha notato infatti una riduzione del 40 per cento di emissioni gas ad effetto serra nell'utilizzo di etanolo e biodiesel da colture a rotazione di mais e soia. Tale diminuzione è due volte maggiore rispetto alla produzione di etanolo tramite l’uso esclusivo di grano. La 'grande' scoperta è però un'altra: si è infatti osservato che tale percentuale aumenta se, per produrre bioetanolo e biodiesel, si coltivano e si utilizzano il panico verga e il pioppo ibrido. I risultati ottenuti sono straordinari: una riduzione triplicata rispetto alle colture a rotazione di mais/soia.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Ars - Usda - Agricultural Research Service - United States Department of Agriculture