Chi sarà il segretario dell'Agricoltura degli Stati Uniti? Nel toto nomi che hanno investito la futura amministrazione Trump si sono spese indiscrezioni su molti ministeri, innescando dibattiti e tormentoni, dalla sanità alla giustizia. Come sempre, l'agricoltura non solletica alcuna curiosità e viene relegata in secondo o terzo piano. Basti pensare, per gli amanti delle curiosità, che la precedente candidatura di Donald Trump a segretario del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (Usda), Sonny Perdue, non è avvenuta fino al 19 gennaio 2017, il giorno prima dell'insediamento e più di due mesi dopo le elezioni. Un po' meglio all'elezione successiva, quando Joe Biden indicò il nome di Tom Vilsack come suo candidato in qualità di segretario dell'Agricoltura il 9 dicembre 2020.

 

Un elenco di nomi di possibili candidati alla partita, sulla quale starebbe peraltro lavorando Robert F. Kennedy Jr., è stato pubblicato dal sito statunitense The Daily Scoop, il quale ha fornito una serie di possibili futuri segretari all'Agricoltura. Li elenchiamo sommariamente, sottolineando appunto che si tratta di ipotesi. Ultimo ad aggiungersi alla lista sarebbe Jimmy Emmons, agricoltore con una solida esperienza nell'agricoltura rigenerativa, esperto di salute del suolo riconosciuto a livello nazionale, attualmente alla guida dei programmi nazionali di Trust In Food per accelerare l'adozione dell'agricoltura conservativa.

 

Fra i nomi emersi ci sono anche quelli di Charles Herbster, agricoltore di quinta generazione, nato e cresciuto in Nebraska e nominato da Trump come suo presidente nazionale del Comitato Consultivo Agricolo e Rurale; Sid Miller, texano, allevatore di bovini e proprietario di un vivaio commerciale, è stato eletto per la prima volta come commissario per l'Agricoltura del Texas nel 2014, rieletto nel 2018 e nel 2022. Recentemente ha emesso un ordine esecutivo che consente agli agricoltori del Texas di utilizzare l'acqua del Rio Grande per l'irrigazione per affrontare i problemi di carenza idrica.

 

Altro nome trapelato è quello di Sarah Frey, cresciuta in una fattoria in difficoltà nel Sud dell'Illinois come la più giovane di ventuno figli e oggi alla guida di un'azienda agricola di 15mila acri (circa 6.070 ettari), prima produttrice di zucche negli Stati Uniti e sostenitrice di iniziative per migliorare la salute, le politiche nutrizionali e le opportunità economiche per le comunità rurali svantaggiate.

 

Nell'elenco dei possibili segretari all'Agricoltura degli Stati Uniti anche Ray Starling, esperto di diritto agrario e attuale consulente generale della Camera di Commercio della Carolina del Nord, con un passato di capo dello staff del segretario dell'Agricoltura, Sonny Perdue (nella prima amministrazione Trump).
Fra le donne c'è anche Aurelia Skipwith Giacometto, avvocatessa afroamericana, imprenditrice e biologa con un passato in Monsanto; dallo scorso gennaio è segretaria del Dipartimento per la Qualità Ambientale della Louisiana.

 

In lizza anche l'ambasciatore Gregg Doud, già capo negoziatore agricolo e responsabile della conduzione e della supervisione delle negoziazioni internazionali relative al commercio di prodotti agricoli. Oggi Doud è presidente e amministratore delegato della National Milk Producers Federation.
È un agricoltore dell'Indiana, invece, Kip Tom, alla guida di una delle più grandi aziende agricole dello Stato, da aprile 2019 a gennaio 2021 ambasciatore degli Stati Uniti presso la Fao.

 

The Daily Scoop ha anche inserito fra i candidati potenziali l'ex presidente della Camera dell'Agricoltura, Mike Conaway, l'unica persona non in carica che ha negoziato una legge agricola, così come l'attuale presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, Glenn Thompson.

 

Spunta anche il nome di Zippy Duvall, dal gennaio 2016 alla guida dell'American Farm Bureau Federation (Afbf), il sindacato degli imprenditori agricoli degli Stati Uniti. Duvall gestisce una fattoria in Georgia a indirizzo zootecnico, allevando sia bovini da carne che polli da carne.

Di provenienza rurale anche il conservatore "ribelle" della Camera, Thomas Massie. Ma nel lungo elenco - strategia in base alla quale risulterebbe probabile centrare le previsioni - si devono aggiungere anche i nomi di Ted McKinney e Abel Maldonado.

 

McKinney è amministratore della National Association of State Departments of Agriculture e, precedentemente, è stato sottosegretario all'Agricoltura per il Commercio e gli Affari Agricoli Esteri (dal 2017 al 2021) e direttore dell'Indiana State Department of Agriculture (dal 2014 al 2017). Inoltre, McKinney ha lavorato per diciannove anni con Dow AgroSciences.

 

Abel Maldonado, considerato dagli insider uno dei candidati più probabili a ricoprire il ruolo di segretario all'Agricoltura nello staff governativo di Donald Trump, è stato vicegovernatore della California dal 27 aprile 2010 al 10 gennaio 2011 ed è il figlio maggiore di lavoratori agricoli immigrati, cresciuto lavorando insieme al padre raccogliendo fragole per aiutare a sostenere la famiglia.

 

Aree rurali sotto la lente d'ingrandimento

Chi sarà nominato a gestire la partita dell'agricoltura avrà un compito tutt'altro che facile. L'America rurale copre il 74% della superficie del Paese. Circa 46 milioni di persone vivevano nelle contee rurali nel 2023, con una crescita della popolazione che ha coinvolto tutta l'America rurale nel suo complesso e in quasi tutti i tipi di contea, indipendentemente dal grado di ruralità.

 

Nel 2023, in particolare, la popolazione rurale era concentrata tra fasce di età più giovani (sotto i quindici anni) e più anziane (sessantacinque anni o più), tanto che il 20% o più della popolazione ha un'età pari o superiore a sessantacinque anni.

 

Dal 2020, la crescita della popolazione rurale si è basata esclusivamente sulla migrazione netta, con più persone che si trasferiscono nelle aree rurali ogni anno rispetto a quelle che ne escono. Tuttavia, secondo gli ultimi dati riportati nel documento "Rural America at a Glance" del 2024, le popolazioni in età lavorativa nelle contee rurali si stanno riducendo, con conseguente maggiore concentrazione in fasce di età più giovani e più anziane.

 

L'occupazione rurale totale è cresciuta dal 2022 al 2023, quasi recuperando i livelli pre pandemia del 2019. Una crescita dell'occupazione che, parallelamente, è stata accompagnata da tassi di disoccupazione rurale record e con un tasso di povertà che ha colpito in modo sproporzionato i lavoratori part-time rurali nel 2023.

 

Problemi che accomunano anche le aree rurali europee, a ben vedere, con risvolti di natura sociale. Il settore dell'assistenza agli anziani nelle zone rurali è cresciuto nell'ultimo decennio, in particolare nel settore dell'assistenza domiciliare, ma non ha tenuto il passo con la crescente popolazione rurale anziana.
Ritardi anche sul fronte tecnologico, tanto che la popolazione rurale - dice il report - ha storicamente avuto un tasso di adozione della banda larga inferiore rispetto alla popolazione urbana.

 

Senza contare che le richieste del mondo agricolo sono particolarmente dettagliate e partono proprio dalla richiesta di preservare la vitalità dell'America rurale e assicurare la sostenibilità ambientale ed economica del sistema agricolo e alimentare.

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