I mercati internazionali del grano duro fino tirano il freno agli aumenti e - nonostante questo prevedibile stop di fine novembre - vedono ancora allineati i prezzi Fob canadesi del Cwad e dello statunitense Northern Durum in una forchetta tra 302 e 312 euro alla tonnellata contro i 304-310 della scorsa settimana. Inoltre, continua la condizione di quasi stabilità dell'Indice dei Future sul Durum a Chicago, mentre il calo dei noli marittimi dedicati al settore si va concretizzando come previsto.
In Italia - dove i prezzi non si sono accodati ai tradizionali rincari autunnali nordamericani - iniziano a fare capolino i primi due cali nelle borse merci di Napoli (-5 euro alla tonnellata) e Bologna (-3 euro) che registrano l'iniziale debolezza dei mercati nordamericani, dove scendono vistosamente i prezzi all'esportazione.
Il tutto mentre la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan trova un'autorevole conferma alla tesi che le importazioni di grano duro in Europa dovranno accelerare nei prossimi mesi, stante anche la lentezza del mercato italiano: quella della Commissione Ue, che si mostra di pari avviso.
In pratica i prezzi italiani - che avrebbero dovuto aumentare in novembre e che sono rimasti invece fermi - rischiano ora di avviare una corsa al ribasso, a seguito del prevedibile incremento degli sbarchi, legato all'aumento dell'import e alla fine degli aumenti stagionali sui mercati del Nord America. Anche se, mancando in Italia cifre ufficiali sulle giacenze dei cereali, anche l'analisi della Commissione per lo Sviluppo del grano del Saskatchewan - pure confermata dalla Commissione Ue - rischia di lasciare il tempo che trova.
Per quanto riguarda le altre principali borse merci, risultano stabili Foggia, Roma, Bari, Milano ed Altamura, con a Milano stabili anche i frumenti duri di qualità esteri e con Bari e Altamura che continuano a presentare il grano duro Canadese di prima qualità tra le commodity non quotate. Infine, Ismea rilascia - per la sesta settimana consecutiva - un quadro dei prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale di prevalente stabilità: ferme dieci piazze su tredici e due sole variazioni di poco momento tra Bologna, in ribasso e Napoli in rialzo.
Noli in calo
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 27 novembre 2024 - ha ceduto i guadagni della sessione precedente ed è sceso di circa il 4,6%, raggiungendo il livello più basso dall'8 novembre a 1.509 punti. Tale valore significa un ulteriore calo su base settimanale di ben 107 punti sui 1.616 raggiunti lo scorso 20 novembre (-6,62%). Rispetto al 13 novembre, quando l'indice era ancora attestato a 1.630 punti, le perdite sono pari a 121 punti (-7,42%). L'indice mantiene comunque un vantaggio di 82 unità sui 1.427 punti del 6 novembre scorso (+5,75%), quando aveva iniziato a risalire guadagnando 32 punti sul 30 ottobre 2024.
Ma dal 25 settembre, quando il Baltic era ancora attestato a 2.016 punti, le perdite al 27 novembre 2024 sono pari a 507 punti (-25,15%). Così l'indice - al 27 novembre 2024 - su base annuale perde il 33,20%, mentre il 20 novembre scorso perdeva il 10,02%.
In calo durante la settimana trascorsa anche l'Indice Panamax, che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate: ieri è sceso per la nona sessione consecutiva, perdendo 12 punti fino a 1.044 punti, che su base settimanale realizza un calo di 94 unità sui 1.138 punti raggiunti il 20 novembre scorso (-8,26%), quando era ulteriormente calato sul 13 novembre 2024.
Inoltre, con riguardo all'indice principale "Baltic Dry è sceso di 513 punti o del 24,50% dall'inizio del 2024, secondo le negoziazioni su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa commodity" afferma una nota di Trading Economics diramata ieri, 27 novembre 2024.
E la stessa fonte sottolinea che il mercato è ora atteso scendere ancora su livelli di poco più bassi a breve per poi perdere ancora più quota a medio termine: "Si prevede che Baltic Exchange Dry Index verrà scambiato a 1.340,93 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che verrà scambiato a 1.165,73 tra dodici mesi", confermando così la previsione della scorsa settimana.
Chicago, Future Durum Wheat Index -0,51%
Il Future Durum Wheat Index $Cdwi (ex Dwyoo) alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 26 novembre 2024 registra un modesto recupero su base settimanale di 0,34 punti base sul 19 novembre (+0,05%) fino a 638,67 punti, poco meno di 6,39 dollari Usa per bushel.
Al momento si osserva che dal 24 ottobre scorso, quando l'indice aveva raggiunto i 645,52 punti, si registrano perdite complessive per 6,85 punti (-1,06%). Anche se resta il fatto che il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre scorso, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha comunque recuperato 14,19 punti (+2,27%).
Rispetto al più recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021 - l'indice il 26 novembre porta il recupero a +31,10 punti (+5,12%). Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.
Inoltre, la quotazione del 26 novembre 2024, valorizzata al cambio del 27 novembre 2024 è pari a 223,14 euro alla tonnellata, in aumento di 0,27 euro alla tonnellata sulla quotazione del 19 novembre scorso al cambio del 20 novembre 2024, pari a 222,87 euro alla tonnellata (+0,12%).
Il lieve aumento in euro riflette quello delle quotazioni in dollari Usa, parzialmente neutralizzato da una lieve svalutazione della moneta statunitense, pur con il cambio sempre intorno a 0,95 euro per un dollaro Usa.
Prezzi Fob contrastati in Canada
Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 25 novembre 2024, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi canadesi è di 447,16 dollari canadesi alla tonnellata, in lieve flessione di 0,91 rispetto alla quotazione del 18 novembre scorso, quando questo prezzo aveva raggiunto i 448,07 dollari canadesi alla tonnellata. Si tratta del primo calo, seppur marginale, dopo sette settimane consecutive di rialzi a partire dal 23 settembre scorso, quando il prezzo Fob del Cwad era attestato a 391,29 dollari canadesi alla tonnellata: da allora il valore è cresciuto di ben 55,87 dollari (+14,28%).
Si continua a registrare il consolidarsi del notevole aumento rispetto alle quotazioni di fine agosto, quando il prezzo Fob del Cwad era attestato intorno ai 390 dollari canadesi alla tonnellata, anche se la dinamica sembra ormai arrestarsi, in concomitanza con la fine del mese di novembre.
E tornano ad allontanarsi, seppur di poco, le quotazioni del 29 luglio, quando il Cwad aveva raggiunto un prezzo Fob di 450,02 dollari canadesi, tanto che al 25 novembre, le perdite del prezzo Fob del Cwad di prima qualità sul 29 luglio 2024 risalgono a 2,86 dollari, contro i soli 1,95 del 18 novembre 2024.
La quotazione del 25 novembre 2024, valorizzata al cambio del successivo 27 novembre, è pari a 302,25 euro alla tonnellata, in calo di 2,07 euro alla tonnellata sulla quotazione del 18 novembre scorso al cambio del 20 novembre 2024, pari a 304,32 euro alla tonnellata. Tale decremento di valore riflette sia la diminuzione del prezzo Fob del Cwad in dollari canadesi, sia una lieve svalutazione della divisa nordamericana, pure rimasta intorno a 0,68 euro per un dollaro canadese tra il 20 ed il 27 novembre 2024.
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato al 20 novembre 2024, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 330 dollari Usa e di 312 euro alla tonnellata, registrando così sulle quotazioni rilevate dalla Commissione il 13 novembre stabilità sui contratti denominati in dollari Usa e un aumento di 2 euro per i contratti in eurovaluta. In ogni caso, dal 5 dicembre 2023 - quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari e 393 euro alla tonnellata - al 20 novembre 2024, il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 95 dollari e 81 euro alla tonnellata.
Prezzo Fob Usa si tiene sopra i 304 euro
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 22 novembre 2024, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna dicembre 2024 è di 320 dollari Usa alla tonnellata, stabile dal 1° novembre in avanti, quando si è registrata una crescita di 15 dollari sulle precedenti quotazioni rimaste stabili dal 20 settembre scorso fino al 25 ottobre 2024.
Il 20 settembre 2024 si era verificato un altro aumento di 15 dollari sulla precedente rilevazione del 13 settembre di 290 dollari, valore che si era mantenuto costante a partire dal 16 agosto 2024.
La quotazione del 22 novembre del Northern Durum, valorizzata al cambio del 27 novembre 2024, è pari a 304,13 euro alla tonnellata, in lieve calo di 0,10 euro alla tonnellata sulla quotazione del 15 novembre valorizzata al cambio del 20 novembre 2024, pari a 304,23 euro alla tonnellata.
Stante la parità delle quotazioni in dollari Usa tra il 22 ed il 15 novembre 2024, il lieve calo in euro è essenzialmente dovuto al lievissimo indebolimento della moneta statunitense intervenuto tra il 20 ed il 27 novembre 2024, pur rimanendo in un rapporto di cambio intorno agli 0,95 euro per un dollaro Usa.
Canada, prezzi all'ingrosso in calo da due settimane
Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 25 novembre scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 330,70 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di altri 9,18 sui 339,88 registrati solo lo scorso 18 novembre, quando si era verificato il primo calo dal primo ottobre scorso di 9,19 dollari. In pratica, dal 12 novembre scorso, quando il prezzo all'ingrosso all'esportazione a Rosetown aveva raggiunto i 349,07 dollari canadesi alla tonnellata, tale valore ha subìto perdite per 18,37 dollari canadesi.
In ogni caso, il prezzo all'ingrosso del Cwad dal 1° ottobre scorso, quando stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, ha comunque guadagnato fino al 25 novembre scorso 36,38 dollari canadesi alla tonnellata (+12,36%).
Tra il 6 maggio 2024, quando il prezzo all'ingrosso all'esportazione era di 413,37 dollari canadesi alla tonnellata, ed i 330,70 registrati il 25 novembre scorso, questo valore segna ora una perdita pari a 82,67 dollari canadesi (-20%).
Il 25 novembre scorso gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti dei grandi laghi, sono stati calcolati in 116,46 dollari canadesi, in ulteriore aumento di 8,28 dollari sui 108,18 dollari canadesi del 18 novembre scorso, quando si era verificato un ulteriore aumento di 11,87 sul 12 novembre 2024.
Quindi, il calo dei prezzi Fob di questa ultima settimana di 0,91 dollari canadesi è dato dal calo dei prezzi all'ingrosso all'esportazione per 9,18, che è stato parzialmente neutralizzato dall'aumento dei costi di trasporto pari a 8,28.
Canada, prezzi all'origine in calo
E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 25 novembre 2024 è di 315,75 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 6,31 dollari sui 322,06 dollari canadesi alla tonnellata registrati il 18 novembre scorso, quando invece si era verificato un lieve aumento sul 12 novembre 2024.
Anche con questo valore del 25 novembre sui 289,08 dollari canadesi registrati il 26 agosto 2024 si continua a registrare una tendenza di ripresa dei prezzi, pari a 26,67 dollari (+9,22%). È da tenere presente che il 3 settembre scorso, per la prima volta dallo scorso maggio, si interrompe la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 71,25 dollari (-18,41%).
Infine, il 25 novembre nei quatto territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a febbraio 2025 - risulta essere di 317,46 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 4,69 sui 322,15 dollari canadesi del 18 novembre, quando si era verificato un aumento di 0,82 sul 12 novembre 2024.
Rispetto al prezzo medio del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto scorso all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continua a registrare una tendenza, fino al 18 novembre, di ripresa dei prezzi pari a 27,83 dollari (+9,60%).
Grano duro canadese, previsioni export al rialzo
Secondo il rapporto del 25 novembre 2024 della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan "Il Ministero dell'Agricoltura del Canada ha aumentato la sua stima per le esportazioni di grano duro di 100mila tonnellate fino a 4,9 milioni di tonnellate". Secondo gli analisti della Commissione si tratta di un aumento del 38% rispetto all'anno scorso. E il Ministero ha ridotto le scorte finali rispettivamente a 800mila tonnellate, che è comunque il doppio del volume dell'anno scorso. "La nostra stima delle esportazioni - sottolinea il rapporto della Commissione - è di 4,5 milioni di tonnellate, che potrebbe essere bassa, ma quando si suddividono le esportazioni per destinazione, è difficile sostenere un numero maggiore così presto nella stagione".
Grano duro canadese, il punto sull'export
Secondo la Commissione le esportazioni di grano duro canadese nella quindicesima settimana di campagna commerciale 2024-2025 sono state di 171mila e 900 tonnellate per un totale stagionale di 1,2 milioni di tonnellate, in aumento del 45% rispetto all'anno scorso. Anche le consegne sono state forti, con 162mila e 200 tonnellate.
"Il grano duro canadese sta beneficiando di esportazioni minori da Turchia e Russia, nonché della ripresa dei normali volumi di traffico attraverso il Canale di Panama - sottolineano gli analisti della Commissione, che affermano: "Due terzi delle esportazioni della quindicesima settimana provenivano da Vancouver e probabilmente erano dirette all'Ue o nel Nord Africa tramite il Canale di Panama".
Asta in Algeria, prezzi in aumento
Secondo la Commissione l'Algeria ha acquistato "tra 350mila e 400mila tonnellate di grano duro canadese la scorsa settimana a un prezzo medio Cif di 354 dollari Usa alla tonnellata (pari a 334,58 euro alla tonnellata - Ndr). Calcoliamo che ciò valga circa 9,50 dollari canadesi per bushel all'elevatore in Saskatchewan. Le spedizioni devono essere effettuate tra gennaio e febbraio 2025. La precedente offerta dell'Algeria era di 334 dollari Usa alla tonnellata, quindi 20 dollari in meno".
Ue taglia import da Russia e Turchia
Secondo gli analisti della Commissione, nel periodo luglio-novembre 2024, l'Ue ha importato solo 176mila tonnellate di grano duro dalla Turchia, rispetto alle 561mila tonnellate dello stesso periodo dell'anno scorso (-75%). "Un divieto sulle importazioni russe significa che sostanzialmente nessun grano duro russo è stato importato nell'Ue, rispetto alle 348mila tonnellate importate nel periodo luglio-novembre dell'anno scorso" si sottolinea, trascurando che la Ue ha solo imposto dei dazi più alti e non l'embargo totale, anche consentendo la riesportazione di grano duro russo.
Ue deve aumentare ritmo import grano duro
"La Commissione Ue prevede che le importazioni di grano duro saranno superiori del 20% rispetto all'anno scorso, ma il ritmo attuale è inferiore del 70% rispetto all'anno scorso. Quindi, ci aspettiamo che l'Ue aumenti il ritmo delle importazioni e il Canada è ben posizionato per soddisfare parte di questa domanda" si afferma nel rapporto della Commissione per lo sviluppo del grano in Saskatchewan del 25 novembre scorso.
Marocco, peggior raccolto da sette anni
Secondo il rapporto della Commissione, il raccolto di grano del Marocco è stato il peggiore degli ultimi sette anni. I funzionari marocchini affermano - sempre secondo la Commissione per lo Sviluppo del Grano - che la produzione totale di grano è scesa del 41% rispetto all'anno scorso, attestandosi a 2,5 milioni di tonnellate. Di queste, sembra che 700mila tonnellate siano di grano duro.
L'Usda Foreign Agricultural Services (Fas) ha stimato che il consumo di grano in Marocco è in aumento, con la crescita della popolazione, a 10,1 milioni di tonnellate. In pratica, tutto il grano consumato in Marocco è destinato all'alimentazione umana. Si prevede che le importazioni di grano del Marocco aumenteranno del 20% rispetto all'anno scorso, raggiungendo un record di 7,5 milioni di tonnellate quest'anno.
"L'Ue è solitamente la principale fonte di grano del Marocco, ma il raccolto esiguo e di scarsa qualità in Francia ha costretto il Marocco a rifornirsi maggiormente dal Mar Nero" affermano gli analisti della Commissione per lo sviluppo del grano. Cosa dalla quale anche il Canada sembra trarre beneficio: "il Marocco ha importato 143mila tonnellate di grano duro canadese tra agosto e settembre. Si tratta del 211% del volume dello stesso periodo dell'anno scorso. È troppo presto per saperlo con certezza, ma al momento stimiamo che il Marocco potrebbe importare circa 900mila tonnellate di grano duro canadese quest'anno, con un aumento del 17% rispetto all'anno precedente".
Borsa Merci Foggia
La Borsa Merci di Foggia ieri - 27 novembre 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 320 euro alla tonnellata sui minimi ed a 325 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 9 ottobre scorso in avanti, quando invece si era registrato un rialzo di 3 euro sulla ancor precedente seduta del 2 ottobre, quando le quotazioni avevano subìto il secondo rialzo consecutivo di 2 euro alla tonnellata.
Dal 18 settembre, quando le quotazioni di questo cereale a Foggia stazionavano su valori di 310-315 euro, al 27 novembre si rileva un recupero complessivo delle quotazioni pari a 10 euro alla tonnellata.
Dal 19 giugno scorso, data di esordio delle quotazioni su valori di 337-342 euro alla tonnellata, il frumento duro nazionale a Foggia perde comunque ben 17 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 30 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio scorso, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 27 novembre 2024 perdite per 135 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri - 27 novembre 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 282 euro alla tonnellata sui minimi e 287 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 30 ottobre in avanti, quando invece si era verificato un calo di 2 euro alla tonnellata sui valori del 23 ottobre. Dal 25 settembre al 20 novembre 2024 il grano duro fino sulla piazza di Roma conferma guadagni complessivi per 2 euro alla tonnellata.
Ma tra il 3 luglio ed il 27 novembre 2024, il frumento duro fino nazionale ha comunque lasciato sul terreno 13 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 282-287 euro. Mentre sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 30 euro alla tonnellata sui minimi e di 35 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 27 novembre 2024 perdite pari a 123 euro alla tonnellata sui minimi e a 128 euro sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 26 novembre 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13% a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 19 novembre scorso, quando invece il prezzo era rimasto stabile sui minimi aumentando però di 5 euro alla tonnellata sui massimi sulla precedente seduta del 12 novembre scorso, quando invece si era rilevata stabilità sugli stessi valori dell'ancor precedente seduta del 5 novembre 2024.
Dal 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale, quando quotava 360-365 euro alla tonnellata, il grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli ha quindi perso 20 euro alla tonnellata sui minimi e 15 sui massimi. Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno scorso si rilevano pertanto prezzi inferiori di 10 euro sui minimi e 5 euro massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno erano di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 12 novembre 2024 perdite pari a 125 euro sui minimi e 130 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
Alla Borsa Merci di Bari il 26 novembre 2024 si è riunita la Commissione Cereali, che ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale. Il cereale pastificabile nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa è stato fissato a 318 euro alla tonnellata sui minimi ed a 323 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 19 e 12 novembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 2 euro alla tonnellata sui valori di 320-325 che erano rimasti stabili dal 15 ottobre al 5 novembre 2024.
Al 26 di novembre pertanto l'incremento complessivo delle quotazioni è di 8 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 310-315 euro, che si erano mantenuti stabili dal 30 luglio al 17 settembre 2024. Dalla seduta di esordio del 25 giugno - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - al 26 novembre sono stati invece bruciati 27 euro alla tonnellata di valore. E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 31 euro alla tonnellata.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 26 novembre 2024 perdite pari a 127 euro.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 26 novembre non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - è di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi, quando si era verificato un ulteriore drastico calo di ben 25 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 5 novembre, quando era calato di altri 30 euro alla tonnellata. Dal 29 ottobre, quando ancora quotava 401-406 euro alla tonnellata, questo frumento aveva perso al 12 novembre 2024 ben 55 euro alla tonnellata. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.
Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 26 novembre 2024 è stato quotato a 322 euro alla tonnellata sui minimi e 332 euro sui massimi, stabile sulle sedute del 19 e del 12 novembre scorso, quando invece si era rilevato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 5 novembre 2024.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 26 novembre 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddivise per provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 320 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dall'8 ottobre scorso in avanti, quando invece si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 1° ottobre. Tali prezzi risultano in calo di 25 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 26 novembre perdite pari a 95 euro alla tonnellata.
- Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dall'8 ottobre scorso in avanti, quando invece si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 1° ottobre. Tali prezzi risultano in calo di 37 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 26 novembre 2024 pari a 105 euro alla tonnellata.
Il 26 novembre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 320 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi, valori stabili sulle precedenti sedute dall'8 ottobre in avanti, quando invece si era registrato un aumento di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 1° ottobre che chiudeva così una fase di stabilità iniziata il 27 agosto 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 80 euro alla tonnellata sui minimi e 90 euro sui massimi.
I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 26 novembre a 370 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 17 settembre 2024 in avanti, quando invece si era verificato un calo di 15 euro sulla ancor precedente seduta del 10 settembre 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 127 euro alla tonnellata.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
Lo scorso venerdì 22 novembre 2024 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024.
Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 323 euro alla tonnellata sui minimi e a 328 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 15 novembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 2 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta dell'8 novembre scorso, quando si era verificato un altro calo di 2 euro sulla seduta del 25 ottobre 2024.
Dal 13 settembre - quando il frumento duro fino quotava 315-320 euro alla tonnellata, al 22 novembre 2024 si registra un aumento complessivo di 8 euro alla tonnellata. Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è comunque calato di 24 euro alla tonnellata.
E si registra un deprezzamento di 27 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 22 novembre 2024 di 132 euro alla tonnellata.
Il 22 novembre 2024 il grano duro canadese di prima qualità risulta per la quarta seduta consecutiva non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi e a 410 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta dell'11 ottobre 2024. Dal 20 settembre 2024, quando quotava 374-377 euro alla tonnellata, questo cereale aveva guadagnato complessivamente 33 euro alla tonnellata. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 21 novembre scorso quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 315 euro alla tonnellata sui minimi e 320 sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 15 novembre 2024, fino a quando si erano tenuti stabili sulle precedenti sedute dal 10 ottobre 2024 in avanti. In questa ultima data si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 3 ottobre 2024, ai cui prezzi di fatto torna.
I valori del 21 novembre 2024 risultano in calo di 20 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno scorso e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 21 novembre 2024 pari a 105 euro alla tonnellata.
I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 27 novembre 2024
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea tra il 18 ed il 26 novembre 2024 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 27 novembre 2024, presentano su base settimanale 11 piazze stabili, una in calo ed un'altra in aumento su 13 monitorate. Si tratta della sesta settimana consecutiva di prevalente stabilità, giunta dopo tre settimane consecutive di aumenti generalizzati. Da segnalare che le rilevazioni delle piazze di Ancona, Macerata e Perugia presenti nella tabella che segue portano la stessa data di quelle contenute nella tabella dell'articolo della scorsa settimana.
Con riguardo alle variazioni, si segnala il 19 novembre un aumento di 2,5 euro alla tonnellata a Napoli dove il prezzo medio del frumento duro fino all'origine si porta a 350 euro alla tonnellata rispetto ai 347,50 del 12 novembre 2024 (+0,7%). Parimenti ha rilievo il calo di Bologna a 327,50 euro alla tonnellata che il 21 novembre 2024 perde 3 euro sui 330,50 conseguiti il 14 novembre 2024 (-0,9%).
Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 27 novembre 2024
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato il 27 novembre 2024, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 300 euro alla tonnellata sui minimi e 305 euro sui massimi, stabili sulle precedenti rilevazioni dal 16 ottobre in avanti, quando invece si era rilevato un aumento di 5 euro alla tonnellata sul 9 ottobre 2024.
Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 21 novembre 2024.
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