I mercati internazionali del grano duro fino permangono improntati al rialzo con prudenza, accompagnati dalla spinta del continuo rialzo del dollaro Usa e grazie all'aumento di 20,79 euro alla tonnellata del prezzo Fob del Cwad in partenza dai porti dei grandi laghi canadesi che ha superato i 300 euro alla tonnellata. La scorsa settimana a confermare la tendenza era stato l'aumento del prezzo Fob del Northern Durum in partenza dai porti Usa dalla regione dei grandi laghi, che si era portato a 320 dollari alla tonnellata e che ora, complice superdollaro, svetta oltre i 300 euro alla tonnellata.


Peraltro, in Canada sul mercato di St. Lawrence a Toronto l'aumento del prezzo Fob del Cwad di prima qualità, che sembrava essersi fermato a fine ottobre, il 6 novembre mette a segno un aumento di 4 euro, portandosi a 309 euro alla tonnellata, mentre restano stabili i contratti in dollari Usa per la terza settimana consecutiva.

Permane invece una condizione di quasi stabilità l'indice dei Future sul Durum a Chicago, mentre appaiono in ripresa i noli marittimi dedicati al settore.

 

Ma in Italia i prezzi non si accodano ai tradizionali rincari autunnali nordamericani per evidente buona presenza di prodotto estero sul territorio, che addirittura determina il crollo del Canadese di prima qualità a Bari - che perde in due sedute 55 euro alla tonnellata - ed il permanere nel non quotato di questo frumento nordamericano ad Altamura.

 

Sul fronte delle esportazioni, permane il blocco in Turchia, che presenta prezzi interni ancora troppo elevati per il permanere del divieto ad importare grano duro russo almeno fino a tutto dicembre, mentre continua con regolarità il flusso di frumento duro dal Canada verso il Mediterraneo: una situazione che potrebbe però presto cambiare, grazie agli aumenti dei grani duri americani, che potrebbero rendere competitivo nuovamente il grano duro di qualità turco a prezzi Cif.

 

Intanto il mercato in Italia - in controtendenza - langue: prezzi fermi per il frumento duro fino nazionale a Foggia, Roma, Napoli Milano e Bologna, mentre si registrano cali a Bari ed Altamura sul fino nazionale. Sul fronte delle quotazioni dei frumenti esteri, si registra stabilità a Milano sia sui comunitari che sui non comunitari. Tra le quotazioni all'origine osservate da Ismea, si segnalano tre cali a Palermo, Catania e Napoli e stabilità nelle altre dieci piazze rilevate.

 

Noli in recupero

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 13 novembre 2024 - ha interrotto la sua serie positiva durata sei giorni consecutivi, scendendo di circa lo 0,2% fino a 1.630 punti, un valore che segna un incremento su base settimanale di 203 punti sui 1.427 punti ai quali era pervenuto il 6 novembre scorso (+14,22%), che aveva rappresentato un primo recupero di 32 punti sul 30 ottobre 2024. Su questa ultima data, con l'indice caduto a 1.395 punti, a ieri il recupero è di 235 punti (+16,84%).

 

Eppure, i 1.630 punti raggiunti dal Baltic Dry il 13 novembre, si tengono ancora al di sotto di 46 unità dai 1.676 punti raggiunti il 16 ottobre 2024 (-2,74%). Dal 25 settembre, quando il Baltic era ancora attestato a 2.016 punti, le perdite al 13 novembre 2024 sono pari a 386 punti (-19,15%). Così l'indice - al 13 novembre 2024 - su base annuale perde l'1,93% mentre il 6 novembre scorso perdeva l'8,47%.


In aumento durante la settimana trascorsa l'Indice Panamax, che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate: ieri è salito di 14 unità fino a 1.208 punti, crescendo di 23 unità sui 1.185 punti del 6 novembre scorso (+1,94%) e riuscendo a superare di 6 unità i 1.202 punti raggiunti il 30 ottobre 2024.

 

Inoltre, con riguardo all'indice principale "Baltic Dry è sceso di 464 punti o del 22,16% dall'inizio del 2024, secondo le negoziazioni su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa commodity" afferma una nota di Trading Economics diramata ieri, 13 novembre 2024. E la stessa fonte sottolinea che il mercato è ora atteso scendere ancora su livelli di poco più bassi a breve per poi perdere ancora più quota a medio termine: "Si prevede che Baltic Exchange Dry Index verrà scambiato a 1.340,93 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che verrà scambiato a 1.165,73 tra 12 mesi", confermando così la previsione della scorsa settimana.

 

Chicago, Future Durum Wheat Index -0,25%

Il Future Durum Wheat Index $Cdwi (ex Dwyoo) alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 12 novembre 2024 registra una modesta flessione su base settimanale di 1,62 punti base sul 5 novembre (-0,25%) fino a 641,61 punti, poco meno di 6,42 dollari Usa per bushel. 
 
Resta il fatto che il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre scorso, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha così messo a segno un recupero di ben 17,13 punti (+2,74%). È ancora questa l'attuale linea di tendenza: certamente rialzista, ma con incrementi graduali e contenuti.


Rispetto al recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021 - l'indice il 12 novembre porta il recupero a +34,04 punti (+5,60%). Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.

 

Inoltre, la quotazione del 12 novembre, al cambio del 13 novembre, è pari a 223,12 euro alla tonnellata, in crescita di 3,05 euro sui 220,07 euro alla tonnellata della quotazione del 5 novembre valorizzata al cambio del 6 novembre. Questo significa che l'apprezzamento della valuta americana, passato da 0,93 euro per un dollaro Usa il 6 novembre a 0,95 euro per un dollaro Usa rilevato da AgroNotizie® ieri, ha ampiamente neutralizzato il lieve calo settimanale dell'indice, registrato in moneta Usa.

 

Prezzi Fob aumentano in Canada

Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 12 novembre 2024, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grani laghi canadesi è di 445,38 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore e deciso aumento di 22,21 rispetto alla quotazione del 28 ottobre, quando questo prezzo aveva raggiunto i 423,17 dollari canadesi alla tonnellata.

Si tratta del sesto aumento consecutivo dal 23 settembre scorso, quando il prezzo Fob del Cwad era attestato a 391,29 dollari canadesi alla tonnellata: da allora il valore è cresciuto di ben 54,09 dollari (+13,82%).

 

Si continua a registrare il consolidarsi del notevole aumento rispetto alle quotazioni di fine agosto, quando il prezzo Fob del Cwad era attestato intorno ai 390 dollari canadesi alla tonnellata, anche se la dinamica resta piuttosto lenta.


Le quotazioni del 29 luglio, quando il Cwad aveva raggiunto un prezzo Fob di 450,02 dollari canadesi, sono ormai prossime, tanto che al 12 novembre, le perdite del prezzo Fob del Cwad di prima qualità sul 29 luglio 2024 ammontano complessivamente a soli 4,64 dollari contro i ben 26,85 ancora registrati solo il 28 ottobre 2024.

 

La quotazione del 12 novembre, valorizzata al cambio del 13 novembre 2024, è pari a 301,40 euro alla tonnellata, in aumento di ben 20,79 euro alla tonnellata sulla quotazione del 28 ottobre scorso, che valorizzata al cambio del 30 ottobre 2024 era paria a 280,61 euro. Questo incremento di valore, sicuramente trascinato dall'aumento delle quotazioni in valuta canadese del prezzo Fob del Cwad, è amplificato dal recupero del valore della moneta canadese, passata da 0,66 euro per un dollaro canadese di due settimane fa a 0,68 euro rilevato ieri da AgroNotizie®.

 

In ogni caso, rispetto alla quotazione del 23 settembre 2024 - pari a 260,57 euro al cambio del 24 settembre - quella del 12 novembre valorizzata al cambio del 13 novembre 2024, pari a 301,40 euro alla tonnellata, risulta maggiore di 40,83 euro.

Infine, rispetto alla quotazione del 29 luglio valorizzata al cambio del 31 luglio 2024 e pari a 300,56 euro si registra addirittura un incremento di 0,84 euro alla tonnellata della quotazione del 12 novembre al cambio del 13 novembre 2024, anche se va tenuto conto il passaggio del tasso di cambio tra il 31 luglio ed il 13 novembre da 0,67 a 0,68 euro per un dollaro canadese.


Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato al 6 novembre 2024, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 330 dollari Usa e di 309 euro alla tonnellata, registrando così sulle quotazioni rilevate dalla Commissione il 30 ottobre stabilità sui contratti denominati in dollari Usa e un aumento di 4 euro per i contratti in eurovaluta.

In ogni caso, dal 5 dicembre 2023 - quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari e 393 euro alla tonnellata - al 6 novembre 2024, il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 95 dollari e 84 euro alla tonnellata.

 

Prezzo Fob Usa supera i 300 euro per superdollaro

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates dell'8 novembre 2024, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna dicembre 2024 è di 320 dollari Usa alla tonnellata, stabile sul 1° novembre, quando si è registrata una crescita di 15 dollari sulle precedenti quotazioni rimaste stabili dal 20 settembre scorso fino al 25 ottobre 2024.

 

Il 20 settembre 2024 si era verificato un altro aumento di 15 dollari sulla precedente rilevazione del 13 settembre di 290 dollari, valore che si era mantenuto costante a partire dal 16 agosto 2024.

 

La quotazione dell'8 novembre del Northern Durum, valorizzata al cambio del 13 novembre 2024 è pari a 302,68 euro alla tonnellata, in crescita di 4,61 euro sulla quotazione del 1° novembre valorizzata al cambio del 6 novembre scorso e paria a 298,07 euro alla tonnellata. Stante la parità di valore in dollari della quotazione del Northern Durum tra il 1° e l'8 novembre, l'incremento di valore in euro è dovuto unicamente alla rivalutazione della divisa Usa, passata da 0,93 euro per un dollaro Usa del 6 novembre scorso a 0,95 euro di ieri sera.

 

Canada, prezzi all'ingrosso in aumento

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 12 ottobre scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 349,07 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 9,19 sui 339,88 dollari alla tonnellata raggiunti il 21 ottobre e confermati il 28 ottobre 2024. E un altro aumento di 9,18 dollari si era verificato proprio il 21 ottobre sul 15 ottobre 2024.

 

Dal 1° ottobre scorso, quando questo prezzo stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, fino al 12 novembre si sono verificati quattro rialzi per complessivi 54,75 dollari canadesi alla tonnellata (+18,60%). Tra il 6 maggio 2024, quando il prezzo all'ingrosso all'esportazione era di 413,37 dollari canadesi alla tonnellata, ed i 349,07 registrati il 12 novembre scorso, questo valore segna ora una perdita pari a 64,30 dollari canadesi (-15,55%).

 

Il 12 novembre scorso gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti dei grandi laghi, sono stati calcolati in 96,31 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 13,03 dollari sugli 83,28 dollari canadesi registrati il 28 ottobre 2024.

 

Quindi, l'ulteriore aumento dei prezzi Fob intervenuto tra il 28 di ottobre ed il 12 di novembre - pari a 22,21 dollari canadesi - è spiegato dal sommarsi dell'aumento del prezzo all'ingrosso all'esportazione sulla piazza di Rosetown per 9,19 all'incremento degli export basis per 13,03 dollari.


Canada, prezzi all'origine in lieve flessione

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 12 novembre 2024 è di 321,33 dollari canadesi alla tonnellata, in lieve diminuzione di 3,39 sui 324,72 dollari registrati il 28 ottobre scorso. Al di là di questo primo calo, anche con questo valore del 12 novembre sui 289,08 dollari canadesi registrati il 26 agosto si continua a registrare una tendenza di ripresa dei prezzi, pari a 32,25 dollari (+11,16%).

 

È da tenere presente che il 3 settembre scorso, per la prima volta dallo scorso maggio, si interrompe la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 65,67 dollari (-16,97%).


Infine, il 12 novembre, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a gennaio 2024 - risulta essere di 321,33 dollari canadesi alla tonnellata, in flessione di 1,46 sui 322,79 dollari registrati il 28 ottobre scorso e uguale al prezzo medio spot.


Rispetto al prezzo medio del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto scorso all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continua a registrare una tendenza, fino al 12 novembre, di ripresa dei prezzi pari a 31,70 dollari (+10,94%).

 

Grano duro canadese, export al galoppo

Secondo il rapporto del 12 novembre 2024 della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan "Le esportazioni mensili di grano duro canadese a settembre sono state di 154mila e 400 tonnellate. Le esportazioni verso Marocco, Stati Uniti e Italia hanno rappresentato la maggior parte delle esportazioni mensili. Nei primi due mesi dell'anno di commercializzazione, le esportazioni verso il Marocco sono più del doppio del volume dell'anno scorso fino ad oggi, fino a 142mila e 600 tonnellate. Nel frattempo, l'Algeria non ha importato grano duro finora rispetto alle 30mila e 400 tonnellate che aveva importato in questo periodo l'anno scorso".

 

Inoltre, sempre secondo la medesima fonte, nella tredicesima settimana della campagna commerciale 2024-2025 le esportazioni canadesi di grano duro sono state nuovamente consistenti, pari a 140mila tonnellate. Le esportazioni totali ammontano ora a 949mila e 800 tonnellate, in aumento del 45% rispetto alla campagna 2023-2024.

 

Grano duro Usa

L'Usda ha ridotto le esportazioni previste di grano duro degli Stati Uniti di 136.080 tonnellate per la campagna commerciale in corso, che sono state aggiunte direttamente alle scorte finali. Le scorte finali di grano duro degli Stati Uniti sono ora stimate in quasi 980mila tonnellate, in aumento del 71% rispetto alla scorsa campagna commerciale. Le importazioni sono rimaste a quasi un milione e 225mila tonnellate, stesso quantitativo dell'anno scorso.

 

Grano duro nel Mediterraneo

Sempre secondo l'ultimo rapporto della Commissione del Saskatchewan "La Tunisia ha rilanciato la gara la scorsa settimana. Una fonte ha dichiarato che il Governo tunisino ha acquistato 75mila tonnellate di grano duro a 353,07-354,27 dollari alla tonnellata, prezzo Cif. Si tratta di prezzi simili a quelli offerti nella gara precedentemente annullata. L'ultima gara sarebbe stata annullata per un problema tecnico e non per un problema di prezzo".

 

Gli analisti della Commissione rivelano che nel Saskatchewan è stato già venduto il 45% del grano duro e "puntiamo a venderne un altro 10% a 367,43 dollari Usa alla tonnellata". Un valore Fob che, se raggiunto, consentirebbe sicuramente alla Turchia di tornare competitiva sul mercato dell'export.

 

Questo perché al momento, in Turchia il prezzo di vendita Fob dai porti di Iskenderun e Mersin del grano duro turco non potrebbe essere inferiore a 350-355 dollari Usa, stando alle nostre fonti turche. Di conseguenza, in queste condizioni di prezzo e stante il basso livello dei prezzi internazionali, attualmente esportare grano duro dalla Turchia non sembra fattibile, poiché il grano duro turco farebbe fatica a competere. E al momento non si hanno notizie di nuove gare per l'export del Tmo.

 

Ovviamente, gli aumenti dei prezzi Fob Usa e canadesi, ove dovessero continuare come auspicato dalla Commissione del Saskatchewan, potrebbero cambiare questo scenario rapidamente, rimettendo in gioco proprio il frumento duro turco.


Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 13 novembre 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 320 euro alla tonnellata sui minimi ed a 325 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 9 ottobre scorso in avanti, quando invece si era registrato un rialzo di 3 euro sulla ancor precedente seduta del 2 ottobre, quando le quotazioni avevano subìto il secondo rialzo consecutivo di 2 euro alla tonnellata. Dal 18 settembre, quando le quotazioni di questo cereale a Foggia stazionavano su valori di 310-315 euro, al 13 novembre si rileva un recupero complessivo delle quotazioni pari a 10 euro alla tonnellata.

 

Dal 19 giugno scorso, data di esordio delle quotazioni su valori di 337-342 euro alla tonnellata, il frumento duro nazionale a Foggia perde comunque ben 17 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 30 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio scorso, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 13 novembre 2024 perdite per 135 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 13 novembre 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 282 euro alla tonnellata sui minimi e 287 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 6 novembre e del 30 ottobre, quando invece si era verificato un calo di 2 euro alla tonnellata sui valori del 23 ottobre. Dal 25 settembre al 13 novembre 2024 il grano duro fino sulla piazza di Roma conferma guadagni complessivi per 2 euro alla tonnellata.

 

Ma tra il 3 luglio ed il 13 novembre 2024, il frumento duro fino nazionale ha comunque lasciato sul terreno 13 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 282-287 euro. Mentre, sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 30 euro alla tonnellata sui minimi e di 35 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 13 novembre 2024 perdite pari a 123 euro alla tonnellata sui minimi e a 128 euro sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 12 novembre 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13% a 345 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi, stabile sugli stessi valori raggiunti nella precedente seduta del 5 novembre, quando si era verificato un calo di 5 euro sui minimi e 10 euro sui massimi sulla precedente seduta del 29 ottobre, quando si erano verificati cali di pari importi sia sui minimi che sui massimi sulla ancor precedente seduta del 22 ottobre 2024.

 

Dal 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale, quando quotava 360-365 euro alla tonnellata, il grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli ha quindi perso 15 euro alla tonnellata sia sui minimi che sui massimi.
Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno scorso si rilevano pertanto prezzi inferiori di 5 euro sia sui minimi che sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno erano di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 12 novembre 2024 perdite pari a 120 euro sui minimi e 130 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 12 novembre 2024 si è riunita la Commissione Cereali, che ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale. Il cereale pastificabile nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa è stato fissato a 318 euro alla tonnellata sui minimi ed a 323 euro sui massimi, in calo di 2 euro alla tonnellata sui valori di 320 - 325 rimasti stabili dal 15 ottobre al 5 novembre 2024, e che tornano ai valori dell'8 ottobre 2024. Al 12 di novembre pertanto l'incremento complessivo delle quotazioni è di 8 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 310-315 euro, che si erano mantenuti stabili dal 30 luglio al 17 settembre 2024.

 

Dalla seduta di esordio del 25 giugno - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - al 12 novembre sono stati invece bruciati 27 euro alla tonnellata di valore. E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 31 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 12 novembre 2024 perdite pari a 127 euro.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 12 novembre è stato fissato a 346 euro alla tonnellata sui minimi ed a 351 euro sui massimi, in ulteriore drastico calo di ben 25 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 5 novembre, quando era calato di altri 30 euro alla tonnellata. Dal 29 ottobre, quando ancora quotava 401-406 euro alla tonnellata, questo frumento ha perso 55 euro alla tonnellata. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - sono in perdita di 169 euro alla tonnellata.

 

Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 12 novembre 2024 è stato quotato a 322 euro alla tonnellata sui minimi e 332 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 5 novembre, quando invece era rimasto stabile sulle precedenti sedute dal 15 ottobre 2024 in avanti.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 12 novembre 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddivise per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 320 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dall'8 ottobre scorso in avanti, quando invece si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 1° ottobre. Tali prezzi risultano in calo di 25 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 12 novembre perdite pari a 95 euro alla tonnellata.
  • Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dall'8 ottobre scorso in avanti, quando invece si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 1° ottobre. Tali prezzi risultano in calo di 37 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 12 novembre 2024 pari a 105 euro alla tonnellata.

Il 12 novembre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 320 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi, valori stabili sulle precedenti sedute dall'8 ottobre in avanti, quando invece si era registrato un aumento di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 1° ottobre che chiudeva così una fase di stabilità iniziata il 27 agosto 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 80 euro alla tonnellata sui minimi e 90 euro sui massimi.

 

I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 12 novembre a 370 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 17 settembre 2024 in avanti, quando invece si era verificato un calo di 15 euro sulla ancor precedente seduta del 10 settembre 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 127 euro alla tonnellata.


Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

Lo scorso venerdì 8 novembre 2024 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024.

Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 325 euro alla tonnellata sui minimi e a 330 euro sui massimi, in calo di 2 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 25 ottobre, quando invece si era rivelato stabile sulle precedenti sedute del 18 e dell'11 ottobre scorso. Dal 13 settembre all'8 novembre 2024 le quotazioni sono complessivamente aumentate di 10 euro alla tonnellata.


Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è comunque calato di 22 euro alla tonnellata. E si registra un deprezzamento di 25 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite all'8 novembre 2024 di 130 euro alla tonnellata.

 

Nella seduta dell'8 novembre 2024 il grano duro canadese di prima qualità risulta per la seconda seduta consecutiva non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi e a 410 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta dell'11 ottobre. Dal 20 settembre 2024, questo cereale aveva guadagnato complessivamente 33 euro alla tonnellata. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 25 ottobre si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 7 novembre scorso quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 318 euro alla tonnellata sui minimi e 323 sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 10 ottobre 2024 in avanti, quando si era registrato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 3 ottobre 2024, quando si era registrato un primo incremento di 4 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 26 settembre, che chiudeva un periodo di stabilità che aveva avuto inizio l'11 luglio 2024.

 

I valori confermati il 7 novembre 2024 risultano in calo di 17 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno scorso e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 7 novembre 2024 pari a 102 euro alla tonnellata.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 13 novembre 2024

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea tra il 4 e l'11 novembre 2024 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 13 novembre 2024, presentano su base settimanale 11 piazze stabili e 2 in calo su 13 monitorate. Si tratta della quarta settimana consecutiva di prevalente stabilità, giunta dopo tre settimane consecutive di aumenti generalizzati.


Questa settimana si fa notare il calo di Napoli, che ha perso altri 7,5 euro alla tonnellata sul prezzo medio del frumento duro fino rispetto al 29 ottobre 2024, passando così dai 355 euro alla tonnellata del 29 ottobre ai 347,50 euro del 5 novembre 2024 (-2,1%). Già la scorsa settimana a Napoli, con una uguale diminuzione assoluta e ponderale aveva subìto un calo, passando dai 362,50 euro alla tonnellata del 22 ottobre ai 355 del 29 ottobre. Altra piazza in perdita è Bari, dove il frumento duro fino nazionale passa di mano a 317,50 euro di prezzo medio all'origine il 4 novembre scorso, perdendo 2 euro sulla valutazione del 28 ottobre di 319,50 euro alla tonnellata (-0,6%).

 

Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 13 novembre 2024
 (Fonte: Ismea)

 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 13 novembre 2024, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 300 euro alla tonnellata sui minimi e 305 euro sui massimi, stabili sulle precedenti rilevazioni dal 16 ottobre in avanti, quando invece si era rilevato un aumento di 5 euro alla tonnellata sul 9 ottobre 2024.
 
Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 7 novembre 2024.

 

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