Il 20 maggio 2022, in occasione della giornata mondiale delle api, si è concluso a Pantelleria il primo convegno scientifico Apis silvatica, che ha affrontato i temi della interazione tra api allevate api che vivono libere, della conservazione delle sottospecie di Apis mellifera e della tutela degli impollinatori in genere.

 

Un convegno che ha coinvolto ricercatori di 14 paesi e 4 continenti.

 

Durante il convegno è stato scritto in modo collegiale dai partecipanti la Dichiarazione di Pantelleria, dove sono state indicate le modalità per la tutela e la rinaturalizzazione di queste colonie di api mellifiche.

 

Questo documento è stato poi sottoscritto dai presenti e dai partecipanti online, e tra questi da Tom Seeley - professore di biologia alla Cornell University e autore di libri come "La democrazia delle api" - proprio il 20 maggio scorso, giorno di chiusura del convegno e giornata mondiale delle api.

 

Un documento che si inserisce nel filone di ricerca sulle api da miele non gestite dall'uomo, che vivono autonomamente in natura e che sono al centro anche del sistema di monitoraggio BeeWild.

 

Di seguito riportiamo la traduzione ufficiale in lingua italiana del testo inglese, scaricabile anche in lingua originale alla fine dell'articolo.

 

Protezione di tutte le colonie di Apis mellifera che vivono libere e loro rewilding

Una colonia di Apis mellifera che vive libera è una colonia di api da miele stabilitasi spontaneamente nell'ambiente in una cavità naturale o artificiale o su una superficie dove ha costruito i suoi favi; sono colonie che vivono libere anche quelle derivanti dall'attività di rewilding, cui segua una totale assenza di qualsiasi gestione, con l'eccezione di un monitoraggio dall'esterno.


Queste colonie possono sopravvivere nell'ambiente naturale senza alcuna gestione e continuano ad evolversi e ad adattarsi alle costanti sfide dell'ambiente, come risultato della selezione naturale.

 

Storicamente, le colonie gestite di Apis mellifera sono coesistite con le colonie che vivono libere. Questa coesistenza ha permesso un continuo scambio di geni tra le colonie attraverso la speciale modalità di riproduzione di questa specie.

 

La costante interazione tra le api gestite e le api da miele che vivono libere, ha aiutato le api mellifere gestite a essere più robuste e più adatte alle condizioni locali, ed inoltre ha promosso la conservazione delle sottospecie e degli ecotipi locali.


In Europa, l'arrivo dell'acaro ectoparassita Varroa destructor, tra gli anni 70' e 80' del secolo scorso, ha portato quasi all'estinzione di queste colonie che vivono libere e ha negativamente influito sulle colonie gestite che sono state salvate dalle cure degli apicoltori.


Attualmente ci sono dati che riguardano l'esistenza di colonie di api da miele che vivono libere in quasi tutti i paesi europei.

 

Tuttavia, le istituzioni coinvolte nei temi relativi all'apicoltura e alla protezione delle api da miele, solo di recente hanno preso in considerazione l'esistenza delle colonie che vivono libere.


È quindi necessario sottolineare l'importanza di queste colonie sia da un punto di vista ambientale sia per il grande valore che rappresentano per gli apicoltori di oggi e delle future generazioni.

 

Per questo motivo dovremmo proteggere queste colonie che vivono libere e incoraggiare l'attività di rewilding di colonie di Apis mellifera.


Per gli scopi di questa dichiarazione, l'attività di rewilding può comprendere l'installazione di colonie di api da miele delle popolazioni locali che non siano in seguito gestite, escludendo anche la nutrizione di soccorso e i trattamenti di ogni tipo. Le colonie ottenute attraverso l'attività di rewilding o attraverso altri progetti di ripristino da parte di istituti di ricerca riconosciuti a livello nazionale, devono essere considerati come colonie che vivono libere.

 

Con la finalità di proteggere le colonie di api mellifere che vivono libere nelle aree protette noi dichiariamo:

 

  • le colonie di api mellifere che vivono libere sono una componente essenziale della biodiversità ed un tesoro per gli apicoltori e per le future generazioni e devono essere protette e mantenute libere di evolvere e se possibile sotto le condizioni degli ambienti naturali;
  • la soppressione o la rimozione delle colonie di Apis mellifera che vivono libere, ad eccezione di situazioni in cui possano rappresentare un rischio per la salute pubblica, costituisce un potenziale danno per la conservazione dell'ape mellifera e delle sue popolazioni locali in aree protette e quindi deve essere scoraggiata;
  • quando necessario, la soppressione o la rimozione delle colonie libere di Apis mellifera deve essere gestita soltanto da apicoltori esperti;
  • al fine di promuovere lo sviluppo delle colonie libere di Apis mellifera, è fortemente suggerito di non prelevare da esse miele, covata, regine o celle reali, tranne che nell'ambito di progetti di ricerca gestiti da istituzioni scientifiche riconosciute a livello nazionale;
  • poiché il posizionamento di trappole per sciami(1) nelle aree protette, per catturare sciami naturali di colonie libere di Apis mellifera può negativamente influire sulla conservazione di queste colonie che vivono libere, questa pratica va scoraggiata. Allo stesso tempo è fortemente incoraggiato l’uso di trappole per sciami in altri siti, in modo che gli apicoltori possano beneficiare di una fonte di materiale genetico derivante delle colonie che vivono libere e portatore di una possibile resistenza alle malattie;
  • la collocazione di nidi artificiali, allo scopo di favorire lo sviluppo di colonie che vivono libere di Apis mellifera, senza alcuna gestione delle colonie potenzialmente installatesi nei nidi, non deve essere considerata come un'attività di apicoltura;
  • la collocazione di nidi artificiali(2) per favorire lo sviluppo di colonie di api mellifere che vivono libere non conferisce la proprietà delle colonie che potenzialmente si possono installare in tale nido e nemmeno degli sciami che si generano da questa colonia;
  • l'attività di rewilding deve essere messa in atto soltanto nell'ambito di progetti di ricerca e di ripristino;
  • l'attività di rewilding deve in ogni caso riguardare api da miele della locale sottospecie, popolazione o ecotipo;
  • le colonie ottenute dall'attività di rewilding devono essere considerate colonie da api da miele che vivono libere come discusso in questo documento.

 

Pantelleria, 20 maggio 2022

 

Approfondimenti e spiegazioni

(1) Le trappole per sciame sono scatole usate dagli apicoltori per raccogliere sciame e metterle nei loro apiari.

(2) Sono scatole collocate degli uomini allo scopo di attirare sciami.

 

Per maggiori informazioni scarica il documento originale della Dichiarazione di Pantelleria in inglese