L'Umbria vuol stare al fianco delle imprese agricole destinando una somma di 1,9 milioni di euro per investire in ricerca e innovazione, fondamentale per lo sviluppo e la competitività dell'agricoltura.

Una somma che consentirà di sostenere un maggior numero di progetti presentati per l'accesso ai contributi dei bandi del Programma di sviluppo rurale e risultati ammissibili.

La giunta regionale infatti, su proposta dell'assessore all'Agricoltura Fernanda Cecchini, ha approvato le procedure e criteri da applicare per impegnare le risorse per interventi in favore delle imprese, incluse la ricerca e l'innovazione derivanti dall'accordo stato-regioni dell'ottobre scorso in materia di concorso regionale alla finanza pubblica e di rilancio degli investimenti pubblici.

Come ha riferito Cecchini, i bandi del Psr a sostegno dell'innovazione del sistema agricolo e agroalimentare per interventi che si fanno in gruppo e rete hanno suscitato notevole interesse e hanno coinvolto attivamente un gran numero di imprese, istituzioni della ricerca, fornitori di servizi.

Ora, ha spiegato l'assessore, per utilizzare le risorse aggiuntive che derivano dall'accordo con il governo e che la regione ha inserito nel bilancio di previsione 2019-2021, vengono finanziati i progetti a valere sulla Misura 16 del Psr, sottomisura 16.1 e 16.2, risultati ammissibili ma non finanziati per carenza di risorse o finanziati parzialmente.

Gli uffici regionali sono stati pertanto incaricati di contattare i richiedenti per chiedere la loro manifestazione di interesse a beneficiare del sostegno. Qualora il fabbisogno finanziario fosse maggiore delle risorse disponibili, è stato definito un ordine di priorità di finanziamento, secondo quanto stabilito dalla giunta.

L'auspicio, come ha concluso l'assessore, è che un numero sempre più ampio di imprese possa avvalersi dell'opportunità del sostegno a investimenti per introdurre pratiche innovative e accrescere qualità e sostenibilità delle produzioni.