Dal Nord Italia le notizie principali della settimana riguardano il Friuli Venezia Giulia, con l'insediamento del nuovo governo regionale e la presentazione del programma relativo al settore agricolo e agroalimentare, mentre in Piemonte la giunta ha dato l'ok definitivo alle risorse per promuovere i vini sui mercati terzi extra Ue.
Infine, dall'Emilia Romagna, un progetto di economia circolare, con l'utilizzo di "mosche soldato" per produrre fertilizzanti organici. 


Friuli Venezia Giulia

Governo regionale, presentato il programma su agricoltura e agroalimentare
Insediatasi la nuova giunta in Regione, il nuovo governatore Massimiliano Fedriga ha presentato il programma in materia di risorse agroalimentari e forestali.
"La Regione darà risposte certe alle aspettative del mondo agricolo per quanto attiene al Piano di sviluppo rurale e al potenziamento del fondo di rotazione – ha esordito Fedriga – c'è la necessità di delineare una politica agricola regionale che non si limiti alla definizione dei soli strumenti operativi imposti dall'Unione europea ma che supporti le realtà nella loro indispensabile evoluzione".

"Verrà attuato un intervento straordinario sulle infrastrutture irrigue, sia di riconversione degli obsoleti sistemi a scorrimento, per risparmiare risorse, oltre che il potenziamento delle superfici a sostegno della qualità dei prodotti".

Fedriga ha poi ammesso come inscindibile il legame tra agricoltura, ambiente e valorizzazione del territorio montano, partendo dalla necessità di ripristinare le aree degradate, incentivando la pulizia del territorio, "sostenendo la valorizzazione delle zone montane e sviluppando condizioni atte a favorire il miglioramento del benessere animale".
 

Piemonte

Vino, 21 milioni di euro per la promozione sui mercati terzi
La giunta regionale, su proposta dell'assessore all'agricoltura Giorgio Ferrero, ha dato il via libera a finanziamenti per 21 milioni di euro a sostegno del settore viticolo piemontese.

Le risorse saranno destinate principalmente alla promozione dei nostri vini a denominazione di origine sui mercati extra Ue (10,5 milioni), oltre che alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti (9,5 milioni).
1 milione di euro sarà invece utilizzato per sostenere gli investimenti in punti vendita extra-aziendali, dato che gli interventi sugli impianti aziendali rientrano sotto la copertura del Psr.

"Queste risorse aiuteranno il nostro vino nell'aggredire nuovi mercati e nei necessari interventi sui vigneti – sottolinea Ferrero – in particolare, la promozione sui mercati fuori dai confini Ue è strategica per l'acquisizione e il consolidamento in aree cruciali come Asia e Nord America, e fa seguito ad analoghe iniezioni di risorse garantite negli anni scorsi. Per quanto riguarda poi i vigneti, i 9,5 milioni di euro saranno utilizzati per adeguare e razionalizzare ampie porzioni di vigneto piemontese sulla base delle esigenze dei produttori e di domande che devono essere approvate entro il 15 ottobre 2018. Misure di grande rilievo per sostenere e sviluppare il nostro vino come eccellenza mondiale".
 

Emilia Romagna

Economia circolare, ecco le "mosche soldato" per ottenere fertilizzanti dai rifiuti organici
Saranno le "mosche soldato", allevate nel primo impianto dimostrativo in Emilia Romagna, a consentire in futuro di smaltire in modo sostenibile, efficiente ed economicamente vantaggioso ogni tipo di rifiuto organico proveniente dalla filiera agro-zootecnica e dagli scarti urbani, con la loro trasformazione in fertilizzanti agricoli.

Si tratta del progetto di ricerca industriale Valoribio, una sperimentazione condotta dal centro Biogest-Siteia dell'Università di Modena e Reggio Emilia, con un contributo della Regione di oltre 800mila euro, utilizzando poi risorse dei fondi europei Por Fesr 2014 - 2020.

Dalla ricerca si evince che, dal processo innescato dalle mosche, si potrà ricavare un concime ad alto valore organico per uso agricolo, in grado di ridurre l'apporto di fertilizzanti di sintesi grazie alla sua azione di rilascio graduale di sostanze nutritive. "Innovare significa incidere concretamente sul sistema produttivo e questo progetto ne è un esempio di alto valore – ha spiegato Palma Costi, assessore regionale alle attività produttive – da sempre sosteniamo, anche grazie a contributi europei, la ricerca industriale nel nostro territorio, affinchè i risultati siano utili non solo alla crescita economica, ma anche allo sviluppo sostenibile nel rispetto dell'ambiente in cui viviamo".

Valoribio è stato condotto all'interno della Rete alta tecnologia, l'ecosistema regionale dell'innovazione articolato in diverse sedi fra cui i tecnopoli, 10 infrastrutture in Emilia Romagna, create con i contributi Por Fesr 2007 - 2013.