I dazi che la Cina ha introdotto per l'import dagli Usa di alcuni prodotti agroalimentari aumenta la competitività del made in Italy. Potrebbe essere un vantaggio per i nostri vini. Nuove opportunità anche dal mercato canadese.

Riso e zucchero, stretti nella morsa delle importazioni, tentano la carta della qualità e dell'organizzazione di filiera per conquistare le preferenze dei consumatori.

Per i giovani agricoltori si moltiplicano i sostegni economici sia a livello nazionale sia attraverso le risorse messe a disposizione da Bruxelles.

Per la Xylella si avvicina il via libera al reimpianto degli ulivi con varietà resistenti. Ma è polemica sui dati della sua diffusione. Intanto restano valide le raccomandazioni agronomiche per contenere la diffusione del patogeno.

La transumanza si appresta a entrare fra i patrimoni dell'Unesco, che nel frattempo dà il via alla prima cattedra di "diritto alimentare".

Questi che abbiamo elencato sono solo alcuni dei temi dei quali si sono occupati i giornali in edicola negli ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.


La guerra dei dazi

C'è tensione sui mercati internazionali per le conseguenze dell'imposizione di nuovi dazi per gli scambi commerciali fra i "big" dell'import-export, come Usa e Cina.
Si teme che a farne le spese possano essere le nostre esportazioni, in particolare quelle del vino. Lo afferma “Il Gazzettino” del 30 marzo che si interroga sulle possibili ripercussioni nelle esportazioni del Pinot, che sui mercati statunitensi concentra il 37% del proprio export.

Il coinvolgimento del comparto agroalimentare in questa "guerra del dazi" è ben illustrato il 3 aprile dal “Quotidiano di Puglia”, che prende in esame le contromosse dell'amministrazione cinese ai dazi introdotti dagli Usa. Sono 128 i prodotti americani che per varcare i confini cinesi dovranno sottostare a un innalzamento dei dazi e fra questi le carni suine, il vino e la frutta.

Una prima conseguenza, scrive nello stesso giorno “Il Trentino”, potrebbe essere un vantaggio indiretto per l'export verso la Cina dei nostri vini.

Più in generale è tutto il comparto agroalimentare italiano che potrebbe avvantaggiarsi di questa situazione, stando alle valutazioni del “Corriere della Sera”, che nelle pagine dedicate alla provincia di Bergamo collega l'aumento dell'export alle tensioni commerciali fra Usa e Cina.
Valutazioni analoghe sono quelle fatte il 4 aprile da “QN” nel prendere in esame i flussi di export del vino.
 

Le opportunità per il vino

In tema di vino il quotidiano economico “MF” del 4 aprile saluta con ottimismo le opportunità che sembrano aprirsi in Canada per i vini della Sicilia, oggetto di esame da parte delle autorità canadesi del settore.

Il mercato dei vini è poi preso in esame da una breve notizia ospitata da “Il Sole 24 Ore”, che collega l'aumento dei prezzi dei vini da tavola alla scarsità della vendemmia 2017.

QN” si occupa dei vini frizzanti, la cui stagione fortunata sembra non conoscere ostacoli, con una produzione nel 2017 di 410 milioni di bottiglie, delle quali oltre la metà destinate all'esportazione.
 

Le sofferenze di riso e zucchero

Di segno opposto, rispetto al vino, è la situazione di riso e zucchero, entrambi alle prese con la concorrenza del prodotto di importazione a basso prezzo.

Non potendo competere sul piano dei costi, il riso italiano tenta la strada della qualità e dell'organizzazione della filiera. E' questo il percorso tentato da Bonifiche Ferraresi con il marchio Stagioni d'Italia, che si appresta a conquistare il favore dei consumatori. I dettagli si possono leggere il 30 marzo su “Il Sole 24 Ore”.

Per lo zucchero si tenta una strada analoga, coinvolgendo industria e distribuzione organizzata per un "patto per lo zucchero italiano", iniziativa promossa da Coprob con una raccolta di firme della quale si parla su “Il Mattino di Padova” del 31 marzo.
L'obiettivo è quello di ottenere un aumento di prezzo che valorizzi la produzione nazionale.


Le opportunità per i giovani

Si moltiplicano le iniziative a sostegno dei giovani che vogliano impegnarsi in agricoltura e “Il Messaggero” del primo aprile ricorda che è sufficiente avere un'età inferiore ai 41 anni per accedere ai sostegni messi a disposizione da Ismea, per un importo complessivo di 70 milioni di euro.

Ancora per i giovani, “Italia Oggi” del 4 aprile commenta l'aumento dal 25 al 50% dei pagamenti diretti della Pac, previsti nell'intesa per il pacchetto "Ominibus".

Riguarda tuti gli agricoltori, e non solo i giovani, il decreto che amplia le tutele previste per le polizze contro le calamità naturali che possono compromettere i raccolti. Solo il 19% delle colture, ricorda “La Stampa” del primo aprile, è però coperta dalle polizze assicurative.
 

Xylella, di più e di meno

In Puglia si continua a prestare attenzione alla Xylella degli ulivi, contro la quale è ora possibile procedere al reimpianto con varietà resistenti, come la "leccino" e la "favolosa".
Lo prevede un decreto di recente pubblicazione, ma come avverte il “Quotidiano di Puglia” del 31 marzo, prima di procedere è necessario attendere la delibera regionale.

Ma è "guerra" sui numeri degli ulivi infetti. Alcuni quotidiani in edicola il 5 aprile, e fra questi il "Corriere della Sera", parlano di un aumento della diffusione della malattia, che in Puglia avrebbe colpito oltre 3mila piante nella "fascia di contenimento".
Un allarme però smentito da un ampio articolo pubblicato nello stesso giorno da "Il Fatto", che ospita le dichiarazioni della Regione Puglia, dove si afferma al contrario che i casi sono diminuiti. Nessun dubbio, invece, che a crescere sia la confusione...

Intanto la “Gazzetta di Bari” raccomanda di non trascurare le pratiche agricole di contrasto a questo patogeno, come l'aratura dei terreni e l'eliminazione delle infestanti.
E chi non provvede entro il 30 aprile ad attuare queste pratiche rischia multe salate, sino a mille euro. Lo ricorda il "Quotidiano di Puglia" del 5 aprile.
 

Dal Vinitaly all'Unesco

In attesa dell'apertura del Vinitaly a Verona, dal 15 al 18 aprile, si può consultare il nuovo catalogo della manifestazione, che presenta molte novità, oltre al formato digitale.
Italia Oggi” del 4 aprile ne dà un'anticipazione ricordando che vi sono rappresentati oltre 14mila vini, descritti in tre diverse lingue.

Il 3 maggio prenderà il via presso l'Università di Milano il primo corso di perfezionamento su alimentazione, salute e diritto, cattedra universitaria sul diritto al cibo voluta dall'Unesco, come si apprende da “Italia Oggi”.

Le iniziative dell'Unesco continuano poi con la transumanza, che si appresta ad essere inquadrata fra le attività che possono fregiarsi del titolo di "patrimonio dell'umanità". Se ne parla il 5 aprile sul "Messaggero Veneto".

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