L'export frutticolo continua ad aumentare, ma ci sono spazi di crescita in particolare nella IV gamma e nella frutta confezionata. Lo affermano gli analisti riuniti in occasione del Macfrut in pieno svolgimento a Rimini.
Ma chi va davvero forte nell'export continua a essere il vino, sebbene siano soprattutto i vini del Nord a realizzare i fatturati più importanti.
Intanto al Sud e al Centro si fanno i conti con l'ondata di maltempo che ha messo in ginocchio vigneti e molte altre colture.
Non conosce soste la crescita delle coltivazioni biologiche, in "trionfo" al Sana che si è recentemente concluso a Bologna.
Grande attenzione per le "manovre" che coinvolgono Bayer e Monsanto e che portano alla nascita di un colosso mondiale nel campo delle sementi e della chimica in campo agricolo.
Infine le molte curiosità che vedono da una parte l'avanzare sui campi delle nuove tecnologie e dall'altra talune ricerche che accomunano agricoltura e archeologia.
Questi alcuni degli argomenti che i quotidiani hanno proposto ai loro lettori negli ultimi giorni. Vediamoli insieme.
Ortofrutta in scena al Macfrut
Iniziamo dalle notizie che rimbalzano dal Macfrut, in pieno svolgimento in questi giorni per concludersi il 16 settembre.
Se ne parla sul “Corriere di Bologna” del 14 settembre per commentare gli effetti positivi del trasferimento di questa manifestazione fieristica da Cesena a Rimini.
Del Macfrut si parla su “Italia Oggi” che anticipa alcuni dei dati emersi dalle analisi sui mercati di esportazione della frutta italiana, il cui fatturato ha raggiunto quota 2,25 miliardi di euro.
Sul settore ortofrutticolo molte luci ma anche qualche "ombra". E' ancora nello stesso giorno “Italia Oggi” a parlarne per evidenziare la nostra arretratezza nel settore della frutta confezionata.
Va meglio per la IV gamma, dove pur esistendo spazi di crescita già si registrano risultati lusinghieri con fatturati di circa un miliardo di euro. Ne parla sempre su “Italia Oggi” Giancarlo Colelli dell'Università di Foggia.
Sulle pagine de “Il Resto del Carlino” del 15 settembre si continua a parlare del Macfrut evidenziando la forte presenza di buyer stranieri e delle molte opportunità che il settore può cogliere.
I successi del vino
Non solo ortofrutta ma anche vino fra le produzioni che registrano buoni risultati sul fronte dell'export, in particolare per gli spumanti. Lo scrive l'11 settembre il “Corriere della Sera” che vede triplicare il fatturato delle esportazioni proprio in casa di uno dei nostri più agguerriti concorrenti, la Francia dello champagne.
I vini rossi italiani stanno invece riscuotendo l'interesse del mercato cinese merito, secondo la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 9 settembre, del recente accordo con Alibaba, uno dei "giganti" dell'e-commerce. Ma ad aggiudicarsi la fetta più importante del mercato di esportazione, in particolare verso Stati Uniti e Germania, sono i vini prodotti nel Nord Italia, come precisa “Il Sole 24 Ore”.
Sul mercato interno il primato della crescita se lo aggiudicano i vini che possono fregiarsi dell'appellativo "bio". I consumi di questi vini, si legge su “Il Resto del Carlino” del 10 settembre, sono aumentati del 29% e sui colli bolognesi si è pronti alla nascita del primo biodistretto del vino.
Il maltempo
In Puglia, al contrario, la produzione di vino è messa in pericolo dal difficile andamento meteorologico che ha concentrato piogge e temporali sulle aree del Centro Sud. A rischio, come denuncia il “Nuovo quotidiano di Brindisi” del 13 settembre, è quasi il 50% della produzione.
La “Nuova del Sud” del 14 settembre fa il punto sulle coltivazioni di pomodoro in Provincia di Potenza, dove il maltempo ha messo a rischio circa un terzo della produzione.
Il bio in trionfo
In crescita è tutto il settore delle produzioni biologiche, che ha raggiunto quota 2,6 miliardi, con un aumento del 15%.
Sono questi alcuni dei dati emersi dalle numerose indagini di mercato anticipate da “Il sole 24 Ore” del 10 settembre e presentate in occasione del Sana, il salone del biologico e del naturale che si è chiuso a Bologna il 12 settembre.
Una crescita questa del bio, scrive “Libero” dell'11 settembre, che va di pari passo con l'aumento dei consumi, che nel 2016 fanno registrare un più 21%. Un dato confermato nello stesso giorno da “Il Fatto” e che si contrappone al taglio dei consumi che ha riguardato altri settori.
Chi va male...
Fra i settori che registrano una flessione figura quello della carne e il “Giornale di Vicenza” del 10 settembre evidenzia l'aumento delle persone che rinunciano completamente a questo alimento, scelta che coinvolge il 10% dei consumatori.
La crisi dei limoni siciliani è invece legata all'aumento delle importazioni a basso prezzo, come denuncia “La Sicilia” del 13 settembre. In Lombardia, si legge in breve il 10 settembre su “Il sole 24 Ore”, sono i vivai ad essere in crisi ed il numero di quelli in attività va sempre più assottigliandosi.
...e chi migliora
Qualche segnale positivo arriva invece per il mercato del frumento, in lieve crescita (Il Sole 24 Ore, 10 settembre) e per il latte spot che in questi giorni fa segnare decisi spunti al rialzo con prezzi che hanno raggiunto il 38 centesimi al litro (Il Sole 24 Ore”, 14 settembre).
Intanto gli allevatori possono già contare sui 14 centesimi al litro che andranno in "premio" a quanti decideranno di ridurre la produzione. I dettagli sono riportati il 10 settembre da “Italia Oggi”.
Bayer e Monsanto
Molto interesse ha destato l'acquisizione di Monsanto da parte di Bayer che porta alla nascita di un colosso mondiale che spazia dal mondo delle sementi a quello degli agrofarmaci.
“Il Sole 24 Ore” del 15 settembre dedica a questo argomento un ampio approfondimento, sottolineando come si tratti della maggiore operazione tedesca all'estero per un valore di 66 miliardi di dollari.
La notizia, come ovvio, trova ampio rilievo e molti commenti su altri quotidiani fra i quali “Repubblica”, “La Stampa” e “Il Giornale” che pone l'accento sugli ostacoli che l'antitrust potrebbe sollevare.
Curiosando
Non manca lo spazio per alcune "curiosità", come quella riportata dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 9 settembre a proposito delle ricerche in campo archeologico che dimostrerebbero che il primo approccio dell'uomo alla coltivazione dei campi risalirebbe a quasi 9mila anni fa, dunque 500 anni in più rispetto a quanto si riteneva sino ad oggi.
In tema di archeologia, il “Corriere della Sera” del 14 settembre racconta le esperienze di una ricercatrice che da tempo è impegnata nella scoperta e nel recupero di varietà di frutta del passato.
E' tutta proiettata al futuro la difesa delle colture affidata all'impiego dei droni. Una dimostrazione del loro utilizzo è stata organizzata in occasione della fiera millenaria di Gonzaga e i risultati sono illustrati il 12 settembre sulla “Gazzetta di Mantova”.
Guarda al futuro anche il “Nuovo quotidiano di Taranto” che il 10 settembre si occupa della coltivazione del bambù gigante, che fra le sue molte prerogative presenterebbe anche quella di favorire la lotta all'inquinamento.
15 settembre 2016 Economia e politica