Un severo cambiamento delle condizioni meteorologiche colpirà l’Italia nei primi giorni di novembre, a causa di una profonda perturbazione oceanica che si inserirà nel cuore del Mediterraneo, generando una vivace dinamicità atmosferica che porterà freddo e maltempo.

Il "caldo" punto della situazione
Il mese volge al termine sotto una pesante anomalia termica, con valori sopra i 30 gradi in Sardegna e fino a 27 gradi in Romagna. Si sonoraggiunte temperature prettamente estive anche più a nord e in aree ben più continentali: ottobre potrebbe cosi risultare uno dei più caldi - se non il più caldo - di sempre.
Il clima straordinariamente mite non ha risparmiato neanche parte dell’Europa, ove tra Polonia, Germania, Austria, Ucraina, Moldavia, Slovacchia e Ungheria il termometro ha superato di sovente i 25 gradi  sulle aree pianeggianti e nei versanti soggetti a venti di ricaduta.
Molto caldo anche alle alte quote: lo dimostra la massima di 6,5°C ai quasi 3000 metri dello Zugspitze, in Germania, contro una media delle massime di ottobre di 0,4°C. 

In attesa del cambiamento
Per alcune Regioni d'Italia l'inizio di novembre porterà una vera e propria svolta stagionale, in particolare per quelle settentrionali. Il maltempo ha già colpito duramente alcune aree, causando danni e disagi. Eccezionali grandinate, certamente inusuali per il periodo, si sono verificate su diverse località padane; fenomeni estremi che segnano il cambiamento climatico in atto.
La sconfitta del vasto campo anticiclonico avverrà a più riprese. Un primo assalto atlantico, già in atto, dopo essersi inserito sul Nord Africa – usufruendo della porta iberica - sta minando il lato occidentale del muro anticiclonico. A ponente, sulle Isole Baleari, è difatti attiva una vivace instabilità che presto raggiungerà anche le due isole maggiori italiane. Anche in questo caso potrebbero verificarsi violenti temporali, associati a possibili nubifragi

Maltempo per il Ponte
La svolta atlantica sull’intero territorio giungerà proprio sul finire della settimana. Una seconda perturbazione, ora in vicinanza dell'Islanda, troverà un varco che le permetterà d’impattare sugli Stati europei ettentrionali. Grazie ad una nuova elevazione dell'alta delle Azzorre fin sul Regno Unito, verrà incentivata la formazione di una palude barica sul Mediterraneo - terreno fertile per l’ampia ciclogenesi islandese - il cui obiettivo finale sembra essere proprio la penisola italiana. 

Calo delle temperature: di nuovo in media
Le forti anomalie di questi giorni esalteranno il calo dei valori termici anche se non vi sarà nulla di eccezionale; anzi, si rientrerà per lo più entro le medie del periodo. Date le attuali temperature (più consone della stagione primaverile o addirittura estiva), la flessione termica che interverrà verrà percepita come particolarmente rigida: sarà una diminuzione brusca, localmente nell’ordine dei 10°C.

Evoluzione
Le ultime emissioni modellistiche previsionali sono concordi nell’individuare un successivo step stabile. L'anticiclone delle Azzorre, dopo aver esteso il proprio dominio tra Spagna e Inghilterra, potrebbe scegliere la strada meno complicata del Mediterraneo. L’ipotesi avvierebbe un rapido miglioramento del quadro meteorologico con una nuova fase di bel tempo, chiaramente non mite come l'attuale, ma ancora poco consona all'autunno inoltrato. 

Il lungo termine
Il limbo tra Atlantico e Azzorriano accompagnerà ancora per giorni il territorio italiano, alternando periodi stabili e soleggiati con passaggi perturbati più tipici della stagione autunnale. Non sono da escludere ulteriori apporti caldo-umidi subtropicali.