Psr, Pac, Feasr sono sigle il cui significato, ignoto ai 'non addetti ai lavori', rappresenta molto, moltissimo in termini economici e di bilancio aziendale per gli imprenditori agricoli.
Parliamo, infatti, di fondi, politiche e piani di sviluppo dedicati al comparto agricolo ma, fattore sino ad oggi sottovalutato, che interessano le tasche di tutti i contribuenti europei.
Come vengono utilizzati questi ingenti fondi?
“Fino ad oggi ci siamo concentrati sulle aziende agricole; abbiamo spiegato loro come aderire alle misure ed utilizzare le risorse economiche”, ha affermato Paolo Baccolo, Regione Lombardia nel suo intervento di apertura al primo convegno internazionale su 'Lo Sviluppo Rurale comunicato ai cittadini'.
“Ora – ha proseguito -, dobbiamo spiegare anche ai cittadini come e perché il mondo agricolo impiega queste risorse”.
L'incontro, organizzato da Rete rurale europea, Rete rurale nazionale e Regione Lombardia, si è tenuto nella sede della Regione il 17 e 18 novembre scorsi.
Alla base del progetto, la necessità di raccogliere le esperienze comunicative relative alle politiche di sviluppo rurale utilizzate dagli stati membri e presentarle come esempi di corretto investimento dei fondi europei.
“E' una questione di trasparenza non solo di marketing - ha spiegato Graziella Romito della Rete rurale nazionale -, i regolamenti 1698 e 1974 dei Psr – ha sottolineato - contengano l'obbligo alla comunicazione. La necessità delle autorità di gestione è stata però di andare oltre il semplice adempimento all'obbligo”. Sono state numerose le scelte comunicative efficaci e a volte innovative e che non hanno disdegnato il ricorso a strumenti quali web communication, social network, cross media e viral marketing".
Milano, un momento del convegno
Comunicare per conoscere: le strategie italiane
La comunicazione dei temi di Sviluppo rurale rappresenta, secondo le istituzioni, un'occasione per riaffermare il valore primario dell'agricoltura nella vita quotidiana.
Divengono così strategiche le politiche volte al raggiungimento del grande pubblico attraverso documentari, spot pubblicitari dal taglio comico, interventi nelle piazze cittadine con sagome bidimensionali e ancora l'allestimento di un treno ad alta velocità, di un concorso fotografico, di una mostra o addirittura di un film finanziato dal Programma di sviluppo rurale come avvenuto nel caso di 'Basilicata coast to coast'.
Tra le esperienze comunicative nazionali, disponibili on line, è ancora visitabile fino al 15 gennaio prossimo, la mostra 'la faccia giovane dell'agricoltura lombarda' allestita al museo nazionale della scienza e della tecnologia di Milano da regione Lombardia, nella quale i protagonisti imprenditori del sistema agricolo lombardo raccontano e si raccontano testimoniando che l'agricoltura è cultura.
Promossi dal Ministero e dedicati ai più giovani, i siti YouRuralnet, Rural4kids, Rural4Teen e Rural4Youth.
Cosa accade in Europa
Forte l'orientamento ai mezzi di comunicazione meno classici quali blog e social network; è il caso dell'Olanda che puntando sui social media ha stimolato la partecipazione cittadina al dibattito sulla Pac o della Svezia che ha sviluppato un sito web dedicato ai più giovani.
Danimarca e Belgio hanno ugualmente puntato su un pubblico giovane con un roadshow nelle scuole primarie la prima e un documentario il secondo.
Collettore di tutte le iniziative di comunicazione europee, quindi anche italiane, è il sito dedicato allo scambio di esperienze sullo Sviluppo rurale.
Libri ma non solo
Agli strumenti informatici, la regione Lombardia ha voluto affiancare il progetto 'the Agricultural Communication book', una pubblicazione che vuole abbracciare i temi dell’agricoltura nell’accezione più ampia del termine rivolgendosi agli studi e agenzie cui vengono commissionate campagne di comunicazione sul tema.
Da segnalare anche la 'room 360' una sala contenente le eccellenze della comunicazione europea con proiezione a 360 gradi allestita in occasione dell'evento e, infine, il docufilm 'l’agricoltura a beneficio di tutti' realizzato dalla Rete rurale nazionale e finalizzato alla scoperta del ruolo sociale, economico e storico-culturale delle aree agricole della penisola.