Parziale peggioramento in atto sulle Isole. Ed un secondo si avrà durante il weekend, ma il risultato dipenderà dalla traiettoria delle prossime perturbazioni.

Acquazzoni sulla bassa Sicilia, nebbie e gelate in Val Padana:
ecco il punto della situazione.
Nelle ultime ore il tempo è stato ancora una volta dominato da una vasta area di alta pressione che ha collocato i suoi massimi tra l'Europa centrale e la bassa Scandinavia. Le condizioni anticicloniche hanno garantito cieli sereni o poco nuvolosi su tutto il Nord, ma la stasi atmosferica e il forte raffreddamento notturno hanno favorito la presenza di nebbie su tutta la Val Padana, con  temperature invernali.

Registrati -4 °C all’Aquila, -3 °C a Milano Malpensa e Forlì, -2 a Rimini, -1 a Piacenza e Firenze.

I cieli sono risultati invece sereni o poco nuvolosi su tutte le regioni centrali e su gran parte del Sud peninsulare, salvo locali foschie sulle valli interne e cumuli sparsi su Molise, Puglia e Lucania.

Scenari differenti invece su Sicilia e Sardegna, interessate da refoli umidi ed instabili. Rovesci anche temporaleschi hanno colpito i settori centro-meridionali della Sicilia, con accumuli dalla mezzanotte fino a 40 mm ad Agrigento, 15 a Canicattì, 10 a Gela. Deboli piovaschi sono stati registrati anche nella Sardegna sud-orientale e sulla bassa Calabria.
Grazie alla copertura nuvolosa, le temperature si sono mantenute piuttosto miti sulle Isole maggiori, con valori minimi compresi tra 11 e 14 °C.

Analisi

Italia alle prese con il netto dominio anticiclonico: benché le condizioni meteo siano stabili, non è facile fare una previsione accurata oltre i 2-3 giorni. La presenza dell’alta pressione potrebbe considerarsi normale, qualora però si faccia riferimento ad un breve periodo. La figura anticiclonica è la medesima che ha martellato nell'ultima decade d'ottobre. Da un'analisi su più ampia scala si nota che molti Paesi d'Europa vivono una siccità drammatica.

Al momento, tra i più importanti modelli previsionali, si vede per l’Italia una buona parentesi atlantica. Le perturbazioni hanno la possibilità di infiltrarsi nella Penisola Iberica e da lì raggiungere la parte meridionale dell'Italia. Un primo tentativo perturbato è già in atto in queste ore, ma si limita a coinvolgere solamente le Isole e la Calabria meridionale.

Una seconda perturbazione, decisamente più consistente, tenderà ad isolarsi sul finire della settimana. Se fino a ieri sembrava possibile un coinvolgimento di altre regioni - il Nordovest ad esempio - oggi viene modificata la direzione e conseguentemente le zone interessate dalle piogge.

Evoluzione

Le Isole saranno interessate dalle piogge per il resto della settimana e anche per i primi giorni della prossima. La causa è imputabile al fatto che le perturbazioni tendono ad isolarsi in Mediterraneo per poi traslare lentamente verso Levante. Umide correnti di Scirocco hanno già raggiunto Sicilia e Sardegna, causando piogge, a tratti abbondanti, nelle aree esposte a sud.

Già da domani inizieranno ad intravedersi un po' di nubi anche sulle altre regioni. Si tratterà, generalmente, di una copertura medio alta per lo più innocua. Tra lunedì e martedì, invece, una seconda perturbazione entrerà nel Mediterraneo rivelandosi più convincente, al punto tale da determinare un peggioramento anche nelle regioni Centro Meridionali. Fenomeni che si verificherebbero a seguito dell'isolamento di un vortice instabile a ridosso della Sicilia.

Non è facile tracciare un’evoluzione precisa nei periodi autunnali e primaverili, perché ogni minima variazione può rivelarsi incisiva, avendo a disposizione una maggiore instabilità atmosferica.

Tendenza

Segnali invernali: manca ancora un po' di tempo, per cui è indispensabile essere cauti, specie in questo periodo ove le fasi più dinamiche e perturbate vengono presto azzerate dall'azione stabilizzate anticiclonica e tutto ritorna atmosfericamente stabile e piatto.

Alcune ipotesi vedono però l'arrivo del generale inverno sul finire del mese, s’intravedono infatti tentativi da parte della bassa pressione polare di rallentare il suo moto, lasciando scivolare più a Sud masse d'aria fredde.

Conclusione

Occorrono conferme per tracciare con sicurezza l’andamento di fine mese, ora però è indispensabile sottolineare la persistenza delle nebbie nelle pianure settentrionali. Nebbie che manterranno le temperature minime piuttosto basse, talvolta prossime allo zero. Le massime non dovrebbero registrare particolari cambiamenti. I venti resteranno deboli e variabili, tranne che sulle Isole, ove invece lo Scirocco soffierà con intensità spesso moderata.