Alla luce di quanto evidenziato durante il Sugar World che si è svolto a Cesena nei giorni scorsi, manifestazione dedicata tra l'altro alle prospettive della bieticoltura italiana, nel suo intervento, il direttore generale di Beta, Nicola Minerva, ha sottolineato che "si preferisce considerare la barbabietola da zucchero come una coltura specializzata piuttosto che una coltura estensiva. Infatti, solo la corretta applicazione delle migliori tecniche agricole ed il continuo aggiornamento di queste, sono in grado di mantenere la competitività della coltura a livello internazionale.

Beta (società unica di ricerca e sperimentazione in bieticoltura), nel corso del suo primo anno operativo, ha esteso le proprie attività sui temi più importanti per migliorare ed ottimizzare le tecniche agricole relative alla barbabietola da zucchero. Sono state per questo realizzate approssimativamente 11.000 parcelle sperimentali - ha ricordato Minerva -  per esplorare le innovazioni tecnologiche in campo bieticolo, partendo dagli studi sulla retrogradazione, passando per la caratterizzazione delle varietà, le tecniche di lotta alle varie fitopatie, alcuni particolari tipi di semina, per finire alle prove di irrigazione.

Nel corso di questo primo anno di attività sono emersi segnali molto positivi ed incoraggianti in merito all'innovazione delle tecniche agricole. A seguito di un accurato approfondimento nei prossimi anni, queste pratiche potranno fornire un valido ausilio all'agricoltore italiano, che potrà così rendersi maggiormente competitivo con i migliori produttori europei di zucchero. Nel programma operativo di sperimentazione del prossimo anno della Società unica di ricerca in bieticoltura - ha concluso il direttore generale di Beta -  alle attività mirate a consolidare i risultati ottenuti nel primo anno, verranno affiancate prove per esplorare tematiche altamente significative per l'ottimizzazione delle produzioni quali - quantitative bieticole italiane".