Come ogni primavera l'associazione produttori apistici Toscana Miele invita i suoi soci, ma anche qualsiasi altro cittadino, apicoltore o no, a collaborare al monitoraggio dei calabroni.

Il monitoraggio in realtà continua quasi ininterrottamente per tutto l'anno e ha lo scopo principale di individuare la presenza di esemplari di Vespa velutina, il calabrone asiatico, e di tenere conto della distribuzione e della attività anche di Vespa crabro, il calabrone europeo.

Da quest'anno la ricerca è stata estesa anche a Vespa orientalis, il calabrone orientale già naturalmente presente nel Sud Italia, ma ritrovato per la prima volta in Toscana, a Grosseto, la scorsa estate.

Il monitoraggio segue il protocollo messo a punto durante il progetto StopVelutina, in collaborazione con il Crea, l'Università di Firenze e l'Università di Pisa e prevede l'uso di trappole alimentare fatte con bottiglie da 1,5 litri contenti 33 cl di birra.

Le trappole possono essere autocostruite in maniera facile ed economica seguendo le indicazioni riportate nel sito di StopVelutina alla pagina 'fai una trappola antivespa'.

Le trappole devono essere poste al sole ad una altezza compresa tra 1,5 e 1,8 metri (in caso di apiari, una ogni fila di alveari) e svuotate ogni 15 giorni, il primo e quindicesimo giorno del mese, controllando i calabroni catturati e cercando di identificarli anche con l'uso della brochure di riconoscimento che trovate infondo all'articolo.

I dati dei calabroni catturati devono poi essere riportati in un foglio excell, scaricabile infondo alla pagina, e inviati a info@toscanamiele.it o via Whatsapp (anche con una foto) al numero 3381930802.

In caso di incertezza nel riconoscimento si consiglia di contattare l'associazione o gli esperti dell'Università di Firenze (federico.cappa@unifi.it) o dell'Università di Pisa (antonio.felicioli@unipi.it).


Per maggiori informazioni scarica la brochure identificativa, il protocollo di monitoraggio e la scheda di monitoraggio.