Negli ultimi tempi, la cura dell’aspetto estetico della frutta, quindi l’assenza di malformazioni, l’uniformità del calibro e del colore, che, insieme all’aumento della resa, rappresentano i parametri principali per aumentare il valore della produzione commercializzabile, hanno tolto spazio ad altri aspetti essenziali, quali sapore e profumo. Ma il piacere di mangiare una fragola o una pesca non può limitarsi solo alla vista e al tatto perchè anche altri sensi vogliono la loro parte.
Il miglioramento genetico, che ha portato a varietà dalle prestazioni sempre più alte, insieme all’utilizzo combinato di tecniche di nutrizione, irrigazione e difesa sempre più impeccabili hanno senza dubbio migliorato la qualità e la sicurezza della frutta che mangiamo. Va però recuperato anche il piacere di assaporarla, di gustarla, di ritrovare sensazioni che ci facciano fare un tuffo nel passato.
Per questo motivo si guarda sempre con maggiore attenzione ai biostimolanti, prodotti naturali, che integrati nelle strategie di coltivazione, migliorano le prestazioni delle colture non solo in termini produttivi, ma anche qualitativi.
Ilsa è una delle aziende più attive nella produzione e vendita di biostimolanti naturali a base di epitelio animale idrolizzato e idrolizzato enzimatico di Fabaceae. Matrici di produzione ed efficacia uniche, grazie alle materie prime e ai processi usati per ottenerle. Il carattere “naturale” delle specialità di Ilsa, in grado di ridurre gli stress ed agire direttamente sul metabolismo delle piante, sta occupando lo spazio che invece molti prodotti chimici di sintesi stanno perdendo. Al contrario di un prodotto minerale o di un ormone di sintesi, i biostimolanti di Ilsa migliorano non solo la resa, il calibro e l’aspetto estetico della frutta, ma danno a questa anche un sapore ed un profumo nettamente superiori.
Come misurare però questa qualità “superiore” della frutta?
Le classiche analisi di laboratorio ci danno indicazioni molto utili ma non sufficienti. I metodi ufficiali possono darci il contenuto analitico in specifiche sostanze come proteine, zuccheri, polifenoli, olio e altri parametri ma non basta.
L’analisi sensoriale è qualcosa in più che permette di valutare le caratteristiche organolettiche di un prodotto attraverso i sensi, che traducono così la percezione diretta del consumatore quando assaggia un frutto, un ortaggio, un vino, un olio.
Ilsa l’ha messa in pratica per dimostrare l’efficacia di due biostimolanti, capostipiti di un’intera gamma di prodotti ad azione specifica presenti nel suo catalogo:
- Ilsamin N90, biostimolante ad alto contenuto di azoto proteico, carbonio organico e amminoacidi liberi, ottenuto attraverso un processo di idrolisi enzimatica (Fceh®) di collagene, per cui con amminoacidi liberi in forma levogira, quelli realmente utilizzati dalle piante;
- Ilsac-On, biostimolante a base di idrolizzato enzimatico di Fabaceae, ottenuto sempre attraverso il processo Fceh® ma totalmente di origine vegetale e contenente triacontanolo naturale, vitamine polifenoli ed altre sostanze naturali ad azione biostimolante.
Per due anni consecutivi, nel 2019 e nel 2020, i due biostimolanti sono stati testati su fragola (var. Candonga) e albicocco (var. Farbaly) presso il Centro di Saggio Alsia - Centro ricerche Metapontum Agrobios, di Metaponto (Mt), al fine di dimostrare non solo l’aumento della resa e delle altre caratteristiche idonee per la commercializzazione, ma anche la percezione qualitativa attraverso l’analisi sensoriale.
Le applicazioni fatte per via fogliare sono state cinque per entrambe le specie, sia per Ilsac-On, applicato da solo (alla dose di 3 kg/ha), che per i due biostimolanti applicati in maniera congiunta (Ilsac-On 1,5 kg/ha + Ilsamin N90 1,5 kg/ha), con applicazioni ogni due settimane, su fragola a partire dai primi frutti raccolti e su albicocco a partire da prefioritura e durante lo sviluppo dei frutti. Il resto degli interventi di concimazione, irrigazione e difesa fitosanitaria sono stati analoghi, il che ha permesso di valutare indubbiamente la maggiore efficacia dei due biostimolanti Ilsa a confronto con un testimone, sia in termini produttivi che per quanto riguarda le caratteristiche qualitative dei frutti.
Su albicocco, grazie alle peculiarità proprie dell’idrolizzato enzimatico di Fabaceae, Ilsac-On ha confermato il suo benefico effetto sui parametri qualitativi misurati in laboratorio (consistenza, gradi Brix) e, abbinato ad Ilsamin N90, anche sulla pezzatura dei frutti e sulla resa finale, anche nel secondo anno di “scarica”.
Tab. 1 - Risultati quanti-qualitativi su albicocco (var. Farbaly) ottenuti nei due anni di prova
Anche su fragola i due biostimolanti hanno dato risultati nettamente superiori, che hanno pienamente ricompensato l’investimento iniziale del produttore, che ha visto aumentare non solo quantitativamente la sua produzione ma anche il suo valore, confermato anche in questo caso dall’incremento della PLV in entrambe le annate.
Tab. 2 - Risultati quanti-qualitativi su fragola (var. Candonga) ottenuti nei due anni di prova (dati medi di dieci raccolte per plot)
Ma il consumatore può ritenersi soddisfatto?
Chi deve acquistare fragole e albicocche seleziona un determinato banco della frutta non solo in base all’aspetto estetico o al prezzo ma anche in base alla qualità percepita al gusto.
Ilsa ha dato una risposta anche in questo “senso” (è proprio il caso di dirlo). Il test di analisi organolettica e gradimento dei frutti ha consentito di differenziare i campioni raccolti nell'ordine delle intensità di specifiche caratteristiche sensoriali, selezionate in base ai frutti analizzati. Il giudizio dei frutti trattati con i biostimolanti Ilsa è stato complessivamente superiore a quelli non trattati, in alcuni casi in maniera molto netta.
Nella tabella sottostante si riportano le medie di quattro sedute di valutazioni organolettiche (giudizio da 0 a 10), eseguite su due raccolte differenti di albicocche e fragole nei due anni di prova.
Tab. 3 - Risultati dell’analisi sensoriale su albicocche (var. Farbaly) ottenuti nei due anni di prova
Tab. 4 - Risultati dell’analisi sensoriale su fragole (var. Candonga) ottenuti nei due anni di prova
L’analisi sensoriale ha permesso, da un lato di confermare i risultati dei parametri misurati in laboratorio (consistenza, gradi Brix), dall’altro di dare un giudizio estremamente prezioso sulla qualità organolettica dei frutti percepita dal consumatore. I test effettuati presso il Centro di Saggio Alsia – Metapontum Agrobios da un selezionato panel di assaggiatori hanno rappresentato uno strumento di valutazione aggiuntivo, ma non meno importante per valutare l’effetto dei biostimolanti naturali di Ilsa che, possiamo affermarlo con certezza, rendono la frutta più saporita e più buona.
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Fonte: Ilsa