Lo scorso 21 maggio, J.M. Huber Corporation - che con 3,1 miliardi di dollari di ricavi nel 2023 è una delle maggiori società private degli Stati Uniti secondo la classifica di Forbes - ha tenuto il suo consiglio di amministrazione annuale nella sede Ilsa di Arzignano (Vi).
Ilsa, specializzata in biotecnologie applicate all'agricoltura, è entrata a far parte del gruppo americano nel 2022. In occasione di questo incontro, voluto per far conoscere ai membri del consiglio di amministrazione l'azienda veneta è stata organizzata una conferenza stampa per presentare ai media e alle autorità i programmi di sviluppo.
Sinergie e investimenti per l'agricoltura sostenibile
Durante l'incontro Paolo Girelli, presidente di Ilsa, ha spiegato come sta procedendo l'integrazione a due anni dall'acquisizione: "Ilsa sta sfruttando positive sinergie che danno nuovo impulso alla ricerca biotecnologica per l'agricoltura sostenibile e per competere con più forza sul mercato, per esempio su quello nordamericano" e ha poi sottolineato l'importanza di poter contare su una strategia di crescita a lungo termine visto l'impegno del gruppo Huber ad investire nello sviluppo dell'impresa.
Daniel Krawczyk, presidente di Huber Engineered Materials (HEM), una delle divisioni della galassia Huber, ha a questo riguardo evidenziato i 3,5 milioni di euro di investimenti realizzati dopo l'acquisizione per migliorare le infrastrutture interne, le tecnologie digitali anche attraverso l'uso dell'intelligenza artificiale e ha chiarito il ruolo strategico di Ilsa all'interno del gruppo per le sue tecnologie sostenibili, la capacità di ricerca e perché facilita l'accesso a mercati importanti come quello europeo e latinoamericano. Ha inoltre sottolineato come Ilsa sia un modello di economia circolare replicabile in diversi cluster conciari nel pianeta, migliorandone la sostenibilità.
Ilsa infatti rappresenta un esempio ante litteram di economia circolare avendo come sua attività principale, sin dalla sua fondazione nel 1956, la valorizzazione di cascami della lavorazione delle pelli per il loro uso in agricoltura, un modello che non genera praticamente rifiuti. Girelli ha comunque sottolineato che questo rimane un ambito di attività importante e oggi Ilsa parte da molte materie prime di origine vegetale per la creazione di prodotti per la nutrizione e biostimolazione delle colture efficaci a basse dosi e ammessi in biologico.
Marcello Boldrini, direttore di HEM, ha illustrato i programmi a lungo termine della corporation nell'ambito dell'agricoltura sostenibile sottolineando che la volontà del gruppo è di costruire un business globale innovativo con l'obiettivo di migliorare la produttività delle coltivazioni e nel contempo razionalizzare l'uso del suolo. Il target sono clienti che cercano soluzioni sostenibili per la nutrizione e biostimolazione delle colture. Attualmente le attività riconducibili al settore agricolo della corporation contano per il 10% dei suoi ricavi ma con importanti obiettivi di crescita.
Ben Huber, esponente della quinta generazione della famiglia proprietaria, ha spiegato il ruolo di custodi dell'impresa dei familiari, per garantire il futuro dell'azienda e il benessere dei dipendenti e delle comunità, lasciando ogni decisione operativa ad un consiglio di amministrazione. Huber ha ad esempio un programma globale che la impegna a devolvere annualmente l'1 dell'utile netto a cause filantropiche: dal 2018 sono stati donati 15 milioni di dollari a più di 500 organizzazioni nel mondo.
Da sx Paolo Girelli, Daniel Krawczyk con interprete, Marcello Boldrini e Ben Huber
(Fonte: Ilsa)
Durante l'incontro sono stati evidenziati i numeri del piano industriale di Ilsa che prevede di arrivare a 120 milioni di euro nel prossimo quinquennio. Ilsa ha chiuso il 2023 con 28 milioni di fatturato che, considerando anche la società collegata Ilsa Brasil, arriva a circa 45 milioni.
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Fonte: Ilsa