La tignoletta della vite (Lobesia botrana), più diffusa e pericolosa, e la tignola della vite (Eupoecilia ambiguella) sono i lepidotteri considerati tra le principali avversità della vite. Per il controllo di queste due specie, da oltre un decennio, si è diffuso l'uso dei feromoni come mezzo di lotta secondo il metodo della confusione sessuale.
Per risolvere il problema dell'impatto ambientale legato alle plastiche di cui sono costituiti i diffusori, BIOGARD® presenta BIOOtwin®, innovativa linea di diffusori a riserva di carica a rilascio passivo prodotti con biopolimeri biodegradabili prodotti da Shin-Etsu Co. Ltd.
Un materiale può essere definito biodegradabile ai sensi delle norme europee di settore (EN13432) quando può essere biodegradato in un ambiente microbiologicamente attivo e non immette sostanze tossiche nell'ambiente. Il processo che interessa i diffusori della Linea BIOOtwin® è la biodegradazione aerobica nel terreno.
I diffusori della Linea BIOOtwin® sono composti da due microcapillari paralleli, riempiti entrambi dello specifico feromone e saldati alle estremità, senza, ovviamente, la presenza del filo di alluminio.
La Linea BIOOtwin® comprende tre prodotti impiegabili in base alle diverse condizioni colturali e della diversa presenza dei due fitofagi. BIOOtwin® L è adatto in quegli areali vitivinicoli dove la tignoletta costituisce l'insetto principale, BIOOtwin® L + in quelle aree vitivinicole dove il problema principale è dato da Lobesia botrana, mentre la presenza di Eupoecilia ambiguella è segnalata da qualche cattura di monitoraggio senza riscontrabili danni sui grappoli. Con presenza elevata di tignola e relativi danni alla raccolta, è consigliabile applicare BIOOtwin® L E, prodotto combinato per il controllo di entrambe le specie.
I diffusori BIOOtwin®, come tutti gli altri prodotti Shin-Etsu Ltd., devono essere applicati prima dell'inizio del volo della generazione svernante. Lo schema applicativo viene scelto in base ai sesti di impianto del vigneto e deve essere il più uniforme possibile.
È bene specificare che il metodo non è alternativo alla lotta tradizionale, ma viene considerato la base su cui modulare la difesa in relazione alle caratteristiche delle singole aziende dove viene adottato.
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