La maggioranza degli agricoltori e dei tecnici prende decisioni sulla base dell'esperienza, dei dati raccolti in campo e dei manuali. Negli ultimi anni però si stanno affacciando sul mercato degli strumenti in grado di fornire all'operatore informazioni attendibili e dettagliate sulla base delle quali è possibile prendere decisioni più consapevoli ed efficaci per quanto riguarda la semina, la difesa, l'irrigazione e tanto altro ancora. Si chiamano Dss - Decision support system (in italiano Sistemi di supporto alle decisioni).
I Dss si inseriscono nel quadro più ampio dell'agricoltura 4.0 che secondo i dati forniti dall'Osservatorio Smart AgriFood vale in Italia circa 400 milioni di euro ed è in continua espansione. Secondo il sondaggio effettuato tra le aziende agricole italiane risulta che il 55% utilizza macchinari o tecnologie avanzate per la pianificazione delle colture, la semina, la coltivazione, la difesa e il raccolto. E che gli obiettivi principali che spingono le aziende ad avvicinarsi al digitale sono il controllo dei costi, l'aumento della qualità, il corretto posizionamento degli agrofarmaci e una più efficace gestione delle operazioni colturali.
Uno dei settori in cui lo sviluppo dei Dss è stato maggiore è quello della difesa in viticoltura. Avere dati attendibili sulla pressione esercitata da patogeni come peronospora e oidio è di fondamentale importanza per il viticoltore che può decidere con maggiore consapevolezza se e come trattare.
I dati forniti dai Dss possono essere utilizzati per posizionare nel momento migliore i trattamenti in modo da massimizzarne l'efficacia, ridurre l'insorgenza di resistenze e quindi ottenere a fine stagione uve più sane. Questo si può tradurre anche in una diminuzione dei trattamenti, nel caso in cui il sistema assicuri una probabilità sufficientemente bassa di infezione.
Tra i sistemi di supporto alle decisioni oggi disponibili per i viticoltori c'è Movida, una piattaforma di facile consultazione frutto di anni di ricerca su peronospora e oidio condotta da Bayer. "Movida è una applicazione che aiuta il viticoltore nel controllo di peronospora e oidio", spiega Michele Bonvicini, grower and channel manager per la vite di Bayer. "Incrociando diversi dati prevede l'evoluzione della malattia e permette un miglior controllo del patogeno posizionando i trattamenti nel momento migliore".
Come funziona Movida: le 4P (pianta, patogeno, prodotto e programma)
L'agricoltore che utilizza Movida può contare su una valutazione del livello di sensibilità, attuale e prevista, dell'appezzamento a peronospora e oidio. Per fornire questo servizio il Dss si basa su alcune informazioni relative a pianta, patogeno, prodotto e programma.Pianta. Dato che ogni vitigno è sensibile in maniera diversa ai patogeni, la prima volta che il viticoltore utilizza Movida deve inserire la varietà. Sfruttando i dati sull'andamento meteorologico (svincolati dalla presenza di una capannina in campo) il sistema simula la fenologia della pianta e restituisce all'operatore, in maniera chiara utilizzando tre colori differenti (come un semaforo), la sensibilità della vite verso peronospora e oidio.
Patogeno. Movida sfrutta i dati meteorologici per simulare il ciclo di infezione delle malattie fungine e indicare quindi all'operatore la pressione della malattia sul vigneto e l'andamento delle contaminazioni, utilizzando i tre colori differenti come nel modulo pianta.
Prodotto. Nella cassetta degli attrezzi del viticoltore oggi ci sono molti agrofarmaci per la difesa della vite. Per preservarne l'efficacia è necessario posizionarli nel modo più corretto. Movida simula l'efficacia della copertura nel tempo, in funzione del prodotto utilizzato e dell'andamento meteorologico, indicando al viticoltore se foglie e grappoli sono al sicuro o se è necessario intervenire.
Programma. Movida valuta le tre variabili sopra elencate per simulare un programma di difesa ideale per assicurare la copertura della pianta, ma anche rispettare le normative nazionali, regionali e di etichetta relative all'utilizzo degli agrofarmaci.
Aiuto, non sostituzione dell'agricoltore
"I Sistemi di supporto alle decisioni sono uno strumento fondamentale per la difesa del vigneto. Questi però non devono essere sostitutivi delle operazioni di rilievo in campo da parte di tecnici specializzati, che sono in grado di cogliere quello che realmente accade in vigneto e non semplicemente gestire una presunta infezione", racconta Daniele Eberle, agronomo che anche grazie a Movida assiste differenti aziende vitivinicole nel Piemonte meridionale, come Ferraris agricola, di Castagnole Monferrato, famosa per la produzione di Ruchè.
Movida non deve essere inteso dunque come uno strumento che si sostituisce all'esperienza dell'operatore e che prescinde dai sopralluoghi in campo. Anzi, l'agricoltore deve aggiornare il Dss con informazioni dettagliate riguardo al vigneto, agli interventi effettuati, ai dati meteo e, se serve, correggere la successione degli stadi fenologici simulati dal sistema.
Movida non stende un programma di difesa in maniera autonoma, ma aiuta il tecnico a correggerlo, di giorno in giorno, sulla base dei dati forniti dall'agricoltore e da quelli reperiti autonomamente. "Movida mi permette di programmare una serie di interventi già ad inizio anno", spiega Eberle. "Sembra paradossale ma le normative pongono una serie di restrizioni che obbligano il tecnico ad utilizzare determinati formulati commerciali in determinate finestre temporali".
Difesa della vite efficace e sostenibile: #iocitengo
Molti agricoltori, soprattutto giovani, hanno una figura di riferimento a cui si rivolgono per chiedere consiglio sulle modalità migliori di gestione della coltura: dalla semina alla difesa, dalla fertilizzazione all'irrigazione. Movida è un valido strumento che supporta il viticoltore nella definizione della strategia migliore di difesa della vite contro peronospora e oidio.A fronte dello sforzo necessario per imparare ad usare uno strumento nuovo, l'operatore ottiene il grande vantaggio di poter massimizzare l'efficacia dei trattamenti, effettuandoli nella finestra temporale ottimale. Oppure di diminuirne il numero, assicurando comunque una ottima protezione della vigna.
Per questo è l'agricoltore il primo a dire #iocitengo, l'hashtag scelto da Bayer per il progetto AgriCampus. Una iniziativa lanciata per promuovere l'uso consapevole degli agrofarmaci e che trova in Movida un potente strumento a servizio dei viticoltori.
Oltre ad avere un impatto economico positivo per l'azienda, l'utilizzo consapevole degli agrofarmaci va anche a vantaggio dell'ambiente e permette al viticoltore di rispondere alle crescenti richieste di sostenibilità che provengono dai consumatori e dagli enti regolatori.
Per maggiori informazioni su Movida scrivi a questo indirizzo.
Image Line è partner e su AgroNotizie ha creato una rubrica per ospitare i contributi provenienti da Bayer e dai partner di AgriCampus.
Consigli tecnici che se seguiti si traducono in vantaggi sia per l'agricoltore che per l'ambiente e i consumatori. Perché per tutti gli attori della filiera vale l'hashtag #iocitengo
Appuntamento a marzo per la nuova puntata di Bayer AgriCampus dedicata alla corretta applicazione degli agrofarmaci
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Fonte: Agronotizie