E' la prima guida per misurare, e quindi migliorare, il livello di sostenibilità ambientale delle imprese agricole italiane ed è stato presentato lo scorso 29 settembre all'interno del Villaggio degli agricoltori della Coldiretti (in Piazza Beltrami - Castello Sforzesco, a Milano).
La Carta rappresenta la prima mappa degli standard per il settore agricolo mirati a determinare modelli di gestione responsabile di energia (elettrica, termica e combustibili), risorse idriche e di materie prime alla base delle attività delle aziende agricole.
Il protocollo d'intesa è stato siglato alla presenza ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, del presidente di Legambiente Rossella Muroni, del presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, dell'amministratore delegato di Bonifiche ferraresi Federico Vecchioni e del presidente del Gse Francesco Sperandini.
"In Bonifiche ferraresi abbiamo trovato un interlocutore qualificato e competente, con il quale sarà possibile individuare soluzioni, strumenti e buone pratiche da rendere disponibili all'intero mondo agricolo, composto di piccole e medie aziende", ha commentato Francesco Sperandini.
La Carta di sostenibilità agricola (Csa) consente di individuare modelli applicabili a ogni tipologia di impresa agricola (dalla piccola, alla media fino alla grande aziende attiva nel settore agroindustriale), per conseguire notevoli risparmi di energia elettrica e termica.
Il progetto verrà sviluppato in cinque ambiti specifici che vedranno interventi tecnici innovativi: efficienza agricola (pratiche agrotecniche volte alla riduzione dei combustibili fossili), gestione della risorsa idrica (irrigazione di precisione, sistemi drenanti, ecc), produzione di energia (fotovoltaico, biometano, solare termico, geotermico, ecc), efficienza energetica e connettività (gestione razionale dell'energia e connessioni dati smart), gestione rifiuti (valorizzazione dei sottoprodotti agricoli, riuso, ecc).
Questi cinque ambiti verranno sviluppati attraverso tre tavoli tecnici che corrispondono a tre macro aree di interventi:
- Tavolo energia: lo scopo è di garantire a Bonifiche ferraresi piena autonomia in termini di approvvigionamento energetico, con particolare riferimento all'utilizzo di energia elettrica, energia termica e ai combustibili per il trasporto interno, divenendo, pertanto, la prima grande azienda agricola italiana basata sull'efficienza energetica ad emissioni zero.
- Tavolo smart grid: l'obiettivo è di realizzare la prima microgrid rurale indipendente dalla rete elettrica nazionale. Ogni edificio rappresenterà una vera e propria cella energetica, capace, mediante un software dedicato, di produrre, stoccare, cedere o ricevere energia dalle altre strutture connesse in base alle esigenze interne.
- Tavolo agricoltura sostenibile: l'obiettivo è di incrementare l'efficienza agricola, ricorrendo a modalità operative evolute e sostenibili in grado di efficientare la gestione dinamica dei processi, alla luce delle effettive esigenze colturali e delle caratteristiche biochimiche e fisiche del suolo. Il miglioramento dell'efficienza agricola determinerà un minor utilizzo delle risorse primarie, a parità di resa, o l'incremento della resa stessa, a parità di utilizzo di input.
Nell'ambito del tavolo di lavoro Agricoltura sostenibile, Bonifiche ferraresi e Gse si avvarranno per lo sviluppo della parte prettamente agricola del progetto Green energy farming, un progetto di Bonifiche ferraresi che permetterà alla società di essere la prima azienda agricola sopra i 5500 ettari di Sau (Superficie agricola utile) in Italia ad essere 100% Carbon free entro la fine del 2018.
Il progetto Green energy farming è sviluppato con il supporto di alcuni importanti partner industriali e di processo delle attività di Bonifiche ferraresi tra cui Coldiretti, Legambiente, Enel e Agri 2000.
Il progetto completa l'approccio generale di Bonifiche ferraresi che vede l'agricoltura di precisione come tassello fondamentale per la sostenibilità ambientale delle attività dell'azienda.
"La Carta di sostenibilità agricola rende ancora più evidente quanto la valorizzazione della risorsa naturale sia un valore aggiunto per l'impresa anche sul tema della competitività sul mercato", ha dichiarato Federico Vecchioni di Bonifiche ferraresi. "Produrre meglio, usando in modo razionale e preciso gli elementi naturali come ad esempio l'acqua, è oggi attraverso i dettami dell'agricoltura di precisione una grande realtà che fa ormai parte del know how da noi sviluppato".