Sfogliando i quotidiani locali spesso si leggono notizie di aziende agricole derubate di trattori, attrezzature, ma anche agrofarmaci, fertilizzanti, gasolio e arnie. I ladri si portano via nocciole, arance e melograni appena raccolti, ma entrano perfino in campo a mietere il grano altrui. Per ragioni di valore il furto dei trattori è sicuramente quello che preoccupa di più gli agricoltori che, anche se assicurati, subiscono danni da decine di migliaia di euro.
Ad esempio Alessandra Cotti, dell’omonima fattoria di Langhirano (Parma), ha denunciato sui social: "stanotte hanno rubato tre (ripeto TRE) trattori". A metà aprile sono infatti spariti due New Holland e un John Deere. Ma casi del genere sono molto frequenti nelle nostre campagne, da Nord a Sud.
Gli ultimi dati ufficiali che fotografano il fenomeno risalgono al 2017, e parlano di 1.597 beni rubati (non solo trattori) in Puglia in un solo anno. Nella classifica del malaffare segue poi la Sicilia, con 1.114 furti e la Campania con 964. La Lombardia si piazza al quarto posto con 655 furti, la Toscana al quinto con 626 e poi più giù Calabria, Emilia Romagna, Lazio e Veneto.
Un AirTag per rintracciare i trattori rubati
Abbiamo scritto diversi articoli per dare dei consigli su come evitare di farsi rubare il trattore. Ma si sa, i ladri trovano sempre nuovi metodi per intrufolarsi in azienda e sottrarre i mezzi. E così anche l’agricoltore deve aguzzare l’ingegno per tenergli testa.
Uno spunto interessante arriva dalla California, dove una signora, stanca di vedersi rubare la posta, ha deciso di reagire con intelligenza. Dopo numerosi furti di pacchetti nella sua casella postale, si è auto-spedita un pacco contenente un Apple AirTag. Il dispositivo, della grandezza di una moneta, è in realtà un sofisticato sistema di tracciamento.
Una volta rubato il pacco, la donna ha potuto monitorarne gli spostamenti e fornire alla polizia tutte le informazioni necessarie. L'intervento tempestivo degli agenti ha permesso di identificare due sospetti, trovati in possesso non solo del pacco incriminato, ma anche di refurtiva proveniente da altri furti. Una indagine resa possibile da una tecnologia pensata per tutt’altro (ritrovare chiavi e zaini) ma efficace anche contro il crimine.
L'AirTag di Apple ha le dimensioni di una moneta - Fonte foto: Apple
Furti di auto, la polizia di New York invita all’uso degli AirTag
La vicenda non è rimasta isolata. Anzi, ha trovato eco anche tra le forze dell’ordine statunitensi. La polizia di New York ha promosso l’utilizzo degli AirTag come strumento di contrasto ai furti di auto. In un tweet, Jeffrey Maddrey, capo del dipartimento di polizia locale, ha invitato i cittadini a dotarsi di questi dispositivi e a nasconderli all’interno dei propri veicoli.
“Il 21° secolo richiede una polizia del 21° secolo”, ha scritto Maddrey, spiegando come l’abbinamento tra dispositivi di tracciamento, droni e tecnologie di inseguimento satellitare possa garantire il recupero rapido e sicuro dei mezzi rubati.
The 21st century calls for 21st century policing. AirTags in your car will help us recover your vehicle if it’s stolen. We’ll use our drones, our StarChase technology & good old fashion police work to safely recover your stolen car. Help us help you, get an AirTag. #GSD pic.twitter.com/fTfk8p4lye
— NYPD Chief of Department (@NYPDChiefOfDept) April 30, 2023
Come usare gli AirTag per ritrovare i trattori
Ogni agricoltore dovrebbe mettere in campo tutti gli strumenti per impedire il furto di attrezzature e macchinari. È buona norma non lasciare mai incustoditi i mezzi, ricoverarli di notte nel capannone, con una robusta serratura alla porta, sistemi di allarme e telecamere. Sui mezzi è necessario avere dei sistemi antifurto, ad esempio con il blocco dell'impianto idraulico o di quello elettrico. Ma se i ladri riescono a rubare comunque il mezzo, l'uso di un AirTag può permettere di ritrovare il trattore.
Il principio è semplice. Basta inserire un AirTag all’interno della cabina, in un punto nascosto e difficilmente accessibile. Oppure assicurarlo alla carrozzeria, sotto un parafango o dentro il cofano (niente paura, il dispositivo è impermeabile). L'importante è che non sia facilmente individuabile dai ladri, che sanno che sui mezzi si possono nascondere degli antifurti satellitari.
L’app “Dov’è” di Apple consente di localizzare il dispositivo con precisione, anche a distanze considerevoli, grazie a una rete di milioni di iPhone, iPad e computer Mac sparsi in tutto il mondo. Se un iPhone passa vicino al trattore rubato, il sistema invia automaticamente e in forma anonima la posizione all’utente proprietario. E se per caso il ladro ha un iPhone in tasca, il tracciamento sarà continuo. L’agricoltore potrà quindi fornire queste informazioni alle forze dell’ordine, accorciando sensibilmente i tempi di recupero.
Inoltre l'AirTag è dotato di un tag NFC. Basta avvicinare un cellulare al dispositivo e si possono leggere informazioni come il nome del proprietario. In questo modo sarà anche facile provare di essere i legittimi proprietari nel caso in cui i numeri di serie siano stati eliminati.
Come funziona un AirTag
Il funzionamento di un AirTag è sorprendentemente semplice. Si tratta di un piccolo disco delle dimensioni di una moneta, dotato di connettività Bluetooth e, nei modelli più avanzati, anche della tecnologia Ultra Wideband (UWB). Questa seconda modalità consente una localizzazione molto precisa, a livello di metro.
La batteria è sostituibile e ha una durata media di un anno. La configurazione avviene tramite iPhone, ed è praticamente istantanea: basta avvicinare il dispositivo allo smartphone perché venga riconosciuto e attivato (come gli auricolari bluetooth). L’app “Dov’è” consente di monitorare il dispositivo in tempo reale, ricevere notifiche quando si allontana dal proprietario e attivare un segnale sonoro per facilitarne il ritrovamento (opzione da disattivare).
Le alternative agli AirTag: cosa offre il mercato
Per chi non possiede un iPhone, esistono valide alternative. Tile, ad esempio, è uno dei principali concorrenti. È compatibile sia con Android che con iOS e si affida a una rete propria, la Tile Network, basata sulla collaborazione tra utenti. Tuttavia, la rete è molto meno estesa di quella Apple, e il tracciamento risulta meno preciso. Se infatti nel mondo ci sono milioni di dispositivi della mela morsicata, sono invece molto più scarsi quelli che hanno installato una app Tile.
Un tracker della Tile agganciato ad una bicicletta - Fonte foto: Tile
Il vero concorrente di Apple è Samsung che propone i suoi SmartTag e, nella versione SmartTag+, integra anche la tecnologia Ultra Wideband. La rete è quella dei dispositivi Samsung Galaxy, efficace ma limitata (come nel caso di Apple) all’ecosistema del brand.
Chipolo, infine, è una soluzione che si basa sui network di altri brand, come ad esempio Apple 'Find My'. Offre dispositivi dal design compatto, con batteria sostituibile. La precisione è minore rispetto agli AirTag, ma più che sufficiente per rintracciare il mezzo.
Tutte queste soluzioni hanno prezzi più che abbordabili. Si va dai 30 euro di un AirTag ai 35 di un Chipolo fino ai 20 di un SmartTag+ Samsung.
Una soluzione semplice, ma efficace
In un contesto in cui i furti di trattori rappresentano una minaccia concreta per molte aziende agricole, la tecnologia può offrire soluzioni semplici ma efficaci. Un dispositivo da 30 euro non impedirà la ruberia, ma può rendere molto più probabile il recupero del mezzo e l’identificazione dei colpevoli. Se i ladri affinano le loro tecniche, anche gli agricoltori possono attrezzarsi.
L'aspetto affascinante è che una tecnologia semplice ed economica pensata per ritrovare le chiavi di casa, oggi rappresenta un valido strumento per combattere le bande di criminali che battono le campagne alla ricerca di trattori da rubare.