Il Mediterraneo è tra le aree più colpite dagli effetti del cambiamento climatico, sempre più evidenti e diffusi. Questa regione è anche la più importante a livello europeo per colture perenni come vite, olivo, avocado, ciliegio e agrumi, nonostante subisca l'impatto crescente di eventi atmosferici estremi, siccità e perdita di biodiversità.
Per adattarsi alle nuove esigenze ambientali, gli agricoltori si trovano a dover cambiare le proprie pratiche agronomiche e trovare nuove strategie.
Tuttavia, i progressi tecnici spesso non riescono a varcare i confini territoriali, restando limitati ad uno specifico settore agricolo anziché essere largamente diffusi.
In questa ottica, il progetto CLIMED-FRUIT ha l'obiettivo di creare una rete di condivisione di buone pratiche agricole pronte all'uso, utili a potenziare la resilienza della frutticoltura, grazie a gruppi operativi attivi in tutta Europa. Punta a trasformare soluzioni locali in pratiche condivise a livello europeo.
Sommario:
- Soluzioni pratiche di adattamento al nuovo clima mediterraneo: le 11 schede informative
- Resilienza climatica: 12 articoli con soluzioni testate sul campo
- La Rassegna dei 5 sottoargomenti: strategie per un'agricoltura mediterranea resiliente al clima
- Digital stories: 11 strategie per adattarsi al cambiamento climatico
- Olivo e cambiamento climatico: previsioni e rimedi
- I risultati dell'Open Contest: 12 pratiche di resilienza climatica
- Quattro buone pratiche per un vigneto più resiliente
- Un webinar sulle strategie per aumentare la resilienza delle frutticole
Soluzioni pratiche di adattamento al nuovo clima mediterraneo: le 11 schede informative
La comunità CLIMED-FRUIT, attraverso il concorso competitivo che si è svolto durante la conferenza web internazionale nel marzo 2024, ha individuato undici pratiche eccezionali.
Si tratta di approcci innovativi per adattare le colture perenni ai climi mediterranei, con dimostrazioni pratiche da parte di professionisti da tutta la regione (effetto del caolino sullo sviluppo della vite, varietà di uva resistenti/tolleranti alle malattie, strategie di terminazione delle colture di copertura, gestione del suolo e della vegetazione, protezione dai rischi nella viticoltura, ecc.).
Ogni scheda informativa è dettagliata, con un'analisi semplificata dei costi-benefici economici e ambientali, pensata per supportare il processo decisionale e aiutare a contestualizzare ciascuna pratica prima dell'implementazione.
I temi affrontati nelle undici schede informative sono diversi:
- gestione del rischio e benessere dei lavoratori nelle aziende agricole Piwi;
- studio sulla biologia della cicalina della vite;
- effetti del pipistrello Pipistrellus spp. nel controllo biologico di Lobesia botrana;
- reti ombreggianti per contrastare i molteplici stress estivi;
- la semina nel sottofilare del vigneto di trifoglio sotterraneo, una coltura da copertura autoriseminante;
- misurazione dell'effetto del caolino sullo sviluppo della vite e sulla qualità del vino nei vigneti del Mediterraneo;
- l'impatto della gestione della copertura del suolo sulla biodiversità degli artropodi e sulle caratteristiche della vite nella Regione Demarcata del Douro;
- nuove soluzione per ridurre i tempi di permanenza delle colture invernali di copertura del vigneto, finalizzate ad aumentare la resilienza alla siccità in condizioni mediterranee;
- lavorazione del terreno e gelo primaverile nel vigneto: come anticipare le pratiche per evitare un aumento dei rischi;
- valutazione degli effetti del biostimolante Calbio su colture del Mediterraneo sottoposte a stress abiotico, come siccità e bassa fertilizzazione;
- sistema intelligente integrato di gestione dell'antracnosi dell'olivo sulla base di modelli predittivi e trattamenti mirati di difesa integrata (Ipm - Integrated Pest Management).
È possibile consultare qui tutte le schede.
Resilienza climatica: 12 articoli con soluzioni testate sul campo
Si tratta di soluzioni pratiche, già testate sul campo e organizzate in 5 ambiti chiave: conservazione del suolo, resilienza ai rischi climatici, gestione delle risorse idriche, adattamento della filiera agroalimentare e tutela della biodiversità.L'innovazione come risposta degli agricoltori agli effetti dannosi del cambiamento climatico.
- Migliorare la resilienza dei vigneti: buone pratiche per la conservazione del suolo e lo stoccaggio del carbonio.
- Migliorare la resilienza dei frutti perenni: buone pratiche per la conservazione del suolo e lo stoccaggio del carbonio.
- Aumentare la resilienza del vigneto: l'adattamento a condizioni estreme di calore e siccità in aridocoltura.
- Migliorare la resilienza del vigneto: tecniche di mitigazione dei danni da gelo in agricoltura.
- Migliorare la resilienza ai rischi climatici degli alberi da frutto perenni.
- Migliorare la resilienza del vigneto: pratiche innovative per la gestione dello stress idrico.
- Pratiche innovative per la gestione dello stress idrico e l'aridocoltura nelle colture perenni.
- Migliorare la resilienza ai rischi climatici degli alberi da frutto perenni.
- La dealcolazione del vino: adattare i processi enologici per ridurre la gradazione alcolica legata all'aumento delle temperature.
- Strategie per l'adattamento dei processi alimentari ai cambiamenti climatici: trasformare gli scarti delle olive in risorse preziose.
- Gli alleati alati delle colture: strategie per incrementare la presenza degli impollinatori.
- Diversità varietale: valorizzare le varietà del passato per affrontare le sfide del futuro.
Gli approfondimenti tecnici sono disponibili in 7 lingue sul sito del progetto (inglese, greco, spagnolo, croato, francese, italiano, portoghese) per supportare gli agricoltori di tutto il bacino del Mediterraneo.
È possibile consultare tutti gli articoli tecnici in italiano.
La Rassegna dei 5 sottoargomenti: strategie per un'agricoltura mediterranea resiliente al clima
Il progetto CLIMED-FRUIT ha raccolto e diffuso diverse strategie innovative e validate in campo per mitigare gli effetti del cambiamento climatico negli impianti mediterranei di colture perenni.
Al termine del progetto, è stato realizzato un documento che riunisce tutti i contributi emersi. Si tratta di una revisione approfondita degli argomenti trattati durante gli anni del progetto intitolata "Strategie per un'agricoltura mediterranea resiliente al clima".
Dalle colture di copertura e dalle tecniche di compostaggio, all'irrigazione intelligente e alle innovazioni post raccolta, oltre ai risultati concreti ottenuti da gruppi operativi (OG) e da progetti dell'Ue che stanno davvero aiutando a sostenere la produttività, proteggendo al contempo gli ecosistemi.
Nel dettaglio, la revisione è composta da 5 sottoargomenti:
- sottoargomento 1: conservazione del suolo e stoccaggio del carbonio;
- sottoargomento 2: aumento della resilienza ai rischi climatici;
- sottoargomento 3: pratiche innovative per la gestione dello stress idrico e l'aridocoltura;
- sottoargomento 4: adattamento dei processi della filiera alimentare al cambiamento del clima e diversificazione;
- sottoargomento 5: conservazione della biodiversità nell'area mediterranea per una maggiore resilienza ai problemi legati al cambiamento climatico.
Il documento è scaricabile e disponibile in italiano ma anche in inglese, spagnolo, francese, portoghese, greco e croato.
Digital stories: 11 strategie per adattarsi al cambiamento climatico
In occasione della web conference internazionale di marzo 2024, la community di CLIMED-FRUIT ha selezionato le pratiche di adattamento considerate le più efficaci.
Da queste sono nate le "Digital Stories", brevi storie digitali prodotte dai vincitori che raccontano strategie innovative per affrontare le sfide del cambiamento climatico nelle colture perenni mediterranee.
Ogni Digital Story presenta una soluzione concreta per colture sempre più esposte a temperature elevate e precipitazioni intense. Le storie sono disponibili come video presentazioni sottotitolate e doppiate dai partner del progetto, anche in italiano. È possibile vedere tutti i video prodotti dai vincitori dell'Open Contest sulle migliori storie di adattamento al clima nel Mediterraneo nella playlist di YouTube dedicata.
Guarda il primo video della playlist dedicato a biostimolanti a base di alghe
Queste strategie sono state scelte attraverso un rigoroso processo di selezione che ha combinato:
- il punteggio dal vivo del pubblico durante la conferenza;
- le metriche di coinvolgimento su YouTube (like, condivisioni, visualizzazioni);
- i risultati del voto della comunità.
Tra i temi trattati: l'uso del caolino nello sviluppo della vite, varietà di uva resistenti alle malattie, strategie di terminazione delle colture di copertura, gestione del suolo e della vegetazione, oltre a tecniche di protezione dai rischi in viticoltura.
Olivo e cambiamento climatico: previsioni e rimedi
Il Mediterraneo è riconosciuto dalla comunità scientifica come uno dei principali hotspot climatici a livello globale. L'olivo, coltura caratterizzante di quest'area, si trova ad affrontare gli effetti ambientali negativi delle nuove condizioni climatiche. L'alternanza di alte temperature e piogge intense genera un ambiente umido, particolarmente favorevole allo sviluppo di patogeni fungini, come nel caso dell'antracnosi dell'olivo.
Tra le migliori pratiche di resilienza per le colture perenni, individuate nell'ambito del contest lanciato da CLIMED-FRUIT, è emersa anche quella presentata da Dimitris Tsitsigiannis, docente di patologia vegetale all'Università di Atene, dal titolo "Smart system for managing olive anthracnose". Tsitsigiannis ha presentato proprio per questa coltura uno scenario futuro dove le epidemie fungine diventeranno sempre più gravi e difficili da gestire, favorite dal cambiamento climatico. Di conseguenza, gli agricoltori dovranno ricorrere maggiormente a mezzi tecnici di difesa, con un aumento non indifferenti dei costi di gestione.
In questo contesto, un approccio integrato può rivelarsi efficace, con l'aiuto delle nuove tecnologie di supporto decisionale (Dss) e i sistemi di monitoraggio in campo all'avanguardia per tenere sotto controllo l'insorgenza di malattie resistenti (Ipm - Integrated Pest Management).
Guarda la presentazione in italiano per saperne di più sull'argomento
I risultati dell'Open Contest: 12 pratiche di resilienza climatica
Sono ora disponibili i risultati del contest speciale lanciato a marzo 2024, in occasione della web conference di CLIMED-FRUIT dal titolo "Climate Change Resilience Practices for Mediterranean Perennial Crops".
L'obiettivo del contest era mettere in luce le soluzioni di resilienza climatica più efficaci condivise da ricercatori e operatori del settore provenienti da tutto il Mediterraneo.
Tra le 28 presentazioni candidate, sono state selezionate 12 pratiche vincitrici che si distinguono per i benefici concreti, la praticità e il potenziale di rafforzare la resilienza di vigneti, oliveti e altre colture perenni.
Ecco le pratiche selezionate:
- Varietà di uva resistenti/tolleranti alle malattie per una vinificazione sostenibile e l'adattamento climatico (E. Boselli, Libera Università di Bolzano, Italia).
- Sistema intelligente per la gestione dell'antracnosi dell'olivo (D. Tsitsigiannis, Agricultural University of Athens, Grecia)
- Biostimolanti e biofertilizzanti di origine naturale per l'agricoltura convenzionale e biologica (J.M. Mulet Salort, Universitat Politècnica de València - Csic, Spagna).
- Stimolare i pipistrelli (pipistrello di Kuhl) a controllare la tignola della vite Lobesia botrana (J. Martinez, Bodegas Enguera, Spagna).
- Colture di copertura auto-riseminanti per ridurre la lavorazione del terreno e l'uso di erbicidi nei vigneti (L.G. Tramacere, Università di Pisa, Italia).
- Applicazione del caolino per migliorare la resilienza della vite e la qualità del vino (J. Martinez, Bodegas Enguera, Spagna).
- Monitoraggio dei nuovi parassiti della vite, tra cui l'Empoasca vitis (J. Martinez, Bodegas Enguera, Spagna).
- Gestione del suolo e della vegetazione per supportare la diversità degli artropodi nei vigneti (G. Maia, University of Trás-os-Montes and Alto Douro, Portogallo).
- Adattare la lavorazione del terreno per ridurre il rischio di gelate nei vigneti (G. Delanoue, Institut Français de la Vigne et du Vin, Francia).
- Utilizzo di reti ombreggianti come soluzione multifunzionale allo stress da calore e sole (G. Cola, Università degli Studi di Milano, Italia).
- Metodi innovativi per eliminare le colture di copertura invernali e migliorare la resilienza alla siccità (S. Poni, Università Cattolica del Sacro Cuore, Italia).
- Applicazione della tecnica della covarianza di Eddy per la certificazione dell'agricoltura del carbonio nei vigneti (A. Pitacco, Università di Padova, Italia).
Ogni pratica vincitrice sarà poi valorizzata da ulteriori materiali divulgativi come storie digitali, schede tecniche, analisi costi-benefici, ecc.
Quattro buone pratiche per un vigneto più resiliente
Tra le pratiche raccolte da CLIMED-FRUIT, si evidenziano quattro soluzioni innovative per la viticoltura, che si sono dimostrate efficaci nel migliorare la resilienza del vigneto di fronte a condizioni climatiche estreme. Queste pratiche sono state documentate negli Extended Practice Abstract (Epa), documenti tecnici strutturati che includono una descrizione dettagliata della pratica, la sua origine e un'analisi semplificata dei costi e benefici.
Gli Epa, insieme ai Digital Stories, offrono uno strumento prezioso per consentire a viticoltori e tecnici di conoscere e implementare soluzioni efficaci nelle loro aziende.
Subirrigazione
La subirrigazione è una tecnica innovativa che consente di ottimizzare l'uso dell'acqua nel vigneto, riducendo l'evaporazione e migliorando l'efficienza dell'irrigazione. Implementata nell'ambito del gruppo operativo Ofivo, questa pratica prevede l'installazione di tubi di irrigazione interrati a una profondità ottimale per fornire acqua direttamente alle radici delle piante.
Questo sistema non solo riduce lo spreco d'acqua, ma contribuisce anche a un migliore assorbimento dei nutrienti e minimizza la comparsa di malattie fungine, poiché la superficie del suolo rimane più asciutta. Inoltre, favorendo lo sviluppo radicale in profondità, aiuta le viti a essere più resistenti ai periodi di siccità prolungata.
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Sovescio nella viticoltura mediterranea
L'uso del sovescio nei vigneti mediterranei è una strategia chiave per migliorare la salute del suolo e aumentarne la capacità di ritenzione idrica. Questa pratica, sviluppata dal gruppo operativo Gascogninnov, consiste nella semina di specifiche specie vegetali tra i filari di vite, che vengono successivamente incorporate nel suolo come materia organica.
I benefici includono un miglioramento della fertilità del suolo, un incremento della biodiversità dell'ecosistema viticolo e una maggiore resistenza all'erosione. Inoltre, il sovescio può agire come una barriera naturale contro lo stress idrico, contribuendo a mantenere l'umidità del suolo durante i periodi di siccità.
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Irrigazione di precisione al servizio del vigneto
L'irrigazione di precisione rappresenta un'evoluzione significativa nella gestione dell'acqua in viticoltura. Sviluppato all'interno del gruppo operativo Virecli, questo approccio si basa sull'uso di sensori avanzati per monitorare le esigenze idriche delle viti e regolare l'irrigazione in base ai dati in tempo reale.
Questa pratica consente una gestione efficiente delle risorse idriche, ottimizzandone l'uso in base alle condizioni climatiche e allo stato fisiologico della pianta. Tra i suoi vantaggi, si evidenziano la riduzione del consumo d'acqua, una maggiore uniformità nella maturazione dell'uva e un miglioramento della qualità del prodotto finale.
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Potatura tardiva invernale
La potatura tardiva invernale è una tecnica efficace per prevenire i danni causati dalle gelate primaverili e regolare il ciclo di maturazione dell'uva. Questa pratica, anch'essa implementata nell'ambito del gruppo operativo Virecli, prevede di posticipare il momento della potatura al fine di ritardare il germogliamento e minimizzare l'impatto delle basse temperature tardive.
Oltre a proteggere i germogli dalle gelate, questa tecnica consente di adattare la maturazione dell'uva alle condizioni climatiche di ogni stagione, favorendo una migliore espressione aromatica nel vino e riducendo il rischio di surmaturazione negli anni particolarmente caldi.
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Un webinar sulle strategie per aumentare la resilienza delle frutticole
Viti e agrumi soffrono particolarmente il cambiamento climatico, per difficoltà legate al risparmio d'acqua e alla tolleranza delle colture agli stress abiotici e biotici. Durante l'evento online organizzato da CLIMED-FRUIT a marzo 2024 sono state proposte alcune strategie per far fronte alle nuove sfide climatiche dell'area agricola mediterranea, tra cui il miglioramento della ritenzione idrica da parte del terreno attraverso l'utilizzo di cover crops e l'applicazione di biostimolanti e corroboranti per aumentare la capacità di tolleranza delle piante.
Di questo e tanto altro si è parlato nel corso del webinar che ha riunito 28 esperti provenienti da tutta Europa. Un'occasione di confronto e divulgazione sul tema dell'impatto del cambiamento climatico in agricoltura, con focus sulla frutticoltura e su come renderla più resiliente
Per saperne di più sugli argomenti trattati dai relatori sono disponibili le videoregistrazioni degli interventi (in inglese) sul canale YouTube del progetto.
Guarda il video sulle formulazioni innovative di biostimolanti e biofertilizzanti

CLIMED-FRUIT è un progetto finanziato dall'Unione Europea, nell'ambito del programma Horizon Europe (GA N°101060474).
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Fonte: Vinidea






























