In occasione del convegno è stato fatto un bilancio del settore agricolo italiano, e in particolare di quello della regione Marche. Massimiliano Polacco, direttore della Confcommercio regionale ha sottolineato: "Esiste un collegamento naturale tra agricoltura, cibo e cultura: in una parola il territorio diventa un mezzo e veicolo per lo sviluppo del turismo e noi vogliamo vincere la sfida. Gli studi lo confermano, il tema della qualità e dell'origine dei prodotti è sempre più centrale. I consumatori sono sempre più attenti a ciò che mangiano, soprattutto alla provenienza dei prodotti e alla loro salubrità. È importante quindi sostenere il made in Italy".
E' quindi prioritario dare il giusto riconoscimento alla qualità e alla sicurezza dei prodotti italiani, difendendo il settore che risulta indebolito dai falsi allarmismi e dalle fake news diffuse che non hanno basi scientifiche. I prodotti agricoli made in Italy sono sicuri e garantiti da un sistema di controlli tra i più stringenti a livello mondiale, come hanno evidenziato gli interventi di Michele Pisante, professore ordinario di Agronomia all'Università di Teramo, Angelo Moretto, professore del dipartimento di Scienze biomediche e cliniche dell'Università degli Studi di Milano e direttore del Centro internazionale per gli antiparassitari e la prevenzione sanitaria, di Rodolfo Santilocchi, professore ordinario di Agronomia all'Università politecnica delle Marche e Donatello Sandroni, giornalista e divulgatore scientifico.
Come esempio sono stati segnalati gli agrofarmaci, e il primo luogo il glifosate, garantiti da un sistema di autorizzazione uniformato a livello europeo per cui ogni sostanza attiva che è soggetta ad una revisione periodica e rigorosa da parte di autorità europee competenti che operano in nome della tutela dei consumatori, degli operatori e dell'ambiente, in base agli avanzamenti scientifici e tecnologici.
L'evento, patrocinato da Senato della Repubblica, Università politecnica delle Marche, Università degli Studi di Teramo, Città di Osimo e Aigacos, ha visto interventi istituzionali e tecnici per presentare il panorama agricolo italiano e analizzare il ruolo della ricerca e dell'innovazione nella filiera, la tutela dell'ambiente, del consumatore e dell'utilizzatore e quali sono le soluzioni più innovative per la gestione dell'agricoltura.
Tra gli ospiti anche il professor Vittorio Sgarbi che ha presentato una visione su cibo e agricoltura come espressione artistica della cultura italiana e del territorio, sottolineando il forte binomio tra arte e agricoltura attraverso un excursus tra le più celebri opere d'arte capaci di esaltare il valore del cibo e il ruolo degli agricoltori.
"Il nostro obiettivo primario, da sempre, è quello di sostenere gli agricoltori - ha aggiunto Renato Frontini, presidente di Terra di Marche –, mettendoli nelle condizioni di lavorare al meglio e con profitto al fine di garantire prodotti sicuri, di qualità e sostenibili perché capaci di rispettare l'ambiente. L'agricoltura oggi sta cambiando, sono sempre più i giovani ad avvicinarsi alla produzione agricola e saranno loro il nostro futuro, saranno loro i produttori che porteranno in tavola il cibo per i nostri figli: dobbiamo investire su di loro e rivolgere loro un aiuto concreto attraverso iniziative che li facciano crescere culturalmente e tecnicamente".
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Fonte: Terra di Marche