Il vortice ciclonico che da giorni si estende dalla Penisola iberica ai mari meridionali italiani verrà presto sostituito da un anticiclone pronto a tornare protagonista. Nel weekend riconsegnerà l'Italia nelle mani del bel tempo, con solo qualche insidia nuvolosa sulle Isole e nella Calabria ionica.

Pesante il bilancio dell’ondata di maltempo

L'energico richiamo sciroccale ha contribuito all’innesco di un forte maltempo sulle regioni ioniche. Il grosso delle precipitazioni ha colpito in particolare Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Quattro vittime nel messinese, strade chiuse, treni fermi e numerose le persone bloccate in casa o negli uffici per allagamenti e frane.
Accumuli fino a 380mm.
A Barcellona Pozzo di Gotto le piogge monsoniche (oltre 100 millimetri in poche ore), hanno fatto esondare il torrente Longano, allagando il paese intero. Sono stati interrotti i collegamenti con le Eolie per il mare in burrasca; i forti venti di Scirocco hanno causato violente mareggiate sui tratti ionici.
Emergenza maltempo anche in Calabria, ove veri e propri nubifragi hanno imperversato per ore. Colpito in particolare la zona dell’Aspromonte, a Cittanova sono stati misurati 360mm (nuovo record storico), a Platì e Molochio 250mm, a Giffone 190mm, ma le forti precipitazioni hanno coinvolto anche Catanzerese e Vibonese con accumuli sono superiori ai 150mm.

Le previsioni meteo oggi mostrano un lento, ma generale miglioramento. Le regioni meridionali e le Isole saranno ancora sotto l’effetto del vortice ciclonico, per cui il quadro meteorologico delle prossime 24/36 ore sarà prevalentemente instabile. Massima attenzione in particolare alla Calabria orientale, ove nella giornata di domani sono previsti nuovi intensi temporali.

Analisi

Le stagioni sono cambiate. Negli ultimi anni diverse aree italiane sono state preda di eccessi climatici spaventosi. Troppo caldo, poco freddo, troppe o poche precipitazioni. Piogge che mal si distribuiscono innescando veri e propri nubifragi su alcune regioni e situazioni siccitose non trascurabili in altre. Questi quantitativi estremi possono capovolgere istantaneamente le situazioni idriche del comprensorio, trasformando un grave deficit idrico in un surplus precipitativo stagionale, come si è manifestato ultimamente in Liguria, Piemonte, Sicilia, Sardegna e Calabria. La Sardegna, ad esempio, sino all'altro ieri era in grave siccità, oggi invece alcune zone si trovano 100-200 mm oltre la media stagionale.

Come già accaduto nelle ultime settimane, la diretta responsabile della situazione è un’alta pressione ubicata nel cuore dell’Europa, questa innesca la creazione di un corridoio iberico che permette alle perturbazioni atlantiche di essere trasportate fin verso l'Italia. L’ultimo vortice instabile aveva perno a ridosso della Sardegna, un fulcro disposto cosi a sud ha escluso il coinvolgimento dell’Italia settentrionale, lasciandola sotto le parziali conseguenze dell’anticiclone europeo. Pochi quindi gli effetti al nord, fra cui una minore presenza della nebbia in Val Padana ed una forte Tramontana che ha spazzato alcune zone costiere della Liguria, abbassando notevolmente i valori termici.

La bassa pressione sul Mediterraneo meridionale tenderà ad isolarsi ulteriormente dal flusso Atlantico, favorendo la spinta di un promontorio anticiclonico oceanico verso la Francia. L'inserimento di tale promontorio anticiclonico sarà decisivo per murare la strada alle future perturbazioni atlantiche. Il vortice perturbato al largo delle coste ioniche, trovandosi cosi isolato, esaurirà pian piano la sua energia interna assorbendosi definitivamente entro il fine settimana.

Evoluzione

Oggi e domani, seppur sia previsto un graduale indebolimento del nucleo depressionario, verrà colpita intensamente la Puglia, ove molte aree andranno a ricevere considerevoli quantitativi di pioggia. Ovviamente, non si distribuiranno uniformemente, ma cadranno intensamente su alcune zone, mentre in altre si verificheranno solamente locali piovaschi.

Nella giornata di sabato il maltempo tenderà ad isolarsi sulle estreme aree ioniche, locali piovaschi continueranno però ad interessare anche la Campania, le Marche, l'Abruzzo, il Molise, il basso Lazio, la Sicilia e la Sardegna orientale. Le precipitazioni più consistenti riguarderanno le zone esposte ai venti orientali.

Nel fine settimana è atteso un ripristino della stabilità, mettendo fine alla lunga parentesi perturbata del mezzogiorno. L’alta pressione si distenderà dalla penisola Iberica all'Europa orientale, con l’unione dell'anticiclone delle Azzorre e della struttura continentale che persiste da quasi un mese su vaste aree dell'Europa.

Si aprirà una fase instabile per i primi di dicembre?

Dopo il passaggio del vortice mediterraneo sulle regioni centro-meridionali, i valori barici riprenderanno a salire sulla nostra penisola, grazie all’azione dell’alta pressione delle Azzorre. Non s’intravedono particolari stravolgimenti del tempo fino a fine mese, data la coriacea natura dell’anticiclone, ma per l'inizio di dicembre i maggiori modelli previsionali vedono un affondo gelido dal polo nord, che dapprima coinvolgerà le Isole Britanniche puntando successivamente verso la Penisola Iberica ed infine il Mediterraneo centro-occidentale. Questo favorirà l'inizio di una fase piuttosto instabile sul nostro Paese tra il 3 e il 6 dicembre. Arriveranno abbondanti nevicate sulle Alpi, rimaste ormai per troppo tempo all’asciutto. Questa è ovviamente una tendenza a medio-lungo termine e come tale, necessita di ulteriori conferme.

Conclusione

Il ritorno del bel tempo riproporrà il problema nebbia nelle regioni settentrionali. Riprenderanno a stazionare nelle aree pianeggianti e nelle valli, estendendosi parzialmente al centro Italia. Le correnti tese di Scirocco si placheranno e le temperature caleranno notevolmente durante le ore notturne e al primo mattino.