A conclusione del IV Workshop Grab-It che si è svolto a Palermo il 26 e il 27 ottobre scorsi, è stato pubblicato il volume dal titolo 'Agricoltura biologica: sistemi produttivi e modelli di commercializzazione e di consumo' a cura di Mario Crescimanno e Giorgio Schifani. La pubbblicazione raccoglie le relazioni scientifiche principali (invited papers) di sei aree tematiche (Sistemi colturali e produzioni erbacee, Ambiente e territorio, Difesa delle colture, Economia e politica agraria, Produzioni animali, Orticoltura e floricoltura) che strutturano il workshop.

Il workshop prevedeva anche altre tre aree tematiche (Consumatore e mercato, Colture arboree, Qualità e sicurezza dei prodotti), che, insieme alle altre sei, sono state oggetto di specifico call for papers.
Quest’anno il successo del workshop è rappresentato dai circa 70 lavori presentati, che sono stati vagliati dai referee e accettati come relazioni orali, poster o
respinti. Come sempre i lavori nelle are tematiche economiche (Economia e politica agraria, Consumatore e mercato) sono prevalenti, a conferma del consolidato interesse delle discipline economico-agrarie per l’agricoltura biologica.Anche nella difesa si sono ricevuti un numero discreto di lavori, mentre le aree più scoperte sono la qualità e la sicurezza degli alimenti e le colture arboree. Alla fine, tuttavia, quest’anno si è riusciti almeno a bilanciare il rapporto tra economia e altre discipline, accettando un numero quasi uguale di lavori economici e non per la presentazione orale.

Il Grab-It, formalizzato nel 1996, nasce come libera associazione di ricercatori che condividono, sin dai primi anni ’90 del secolo scorso, l’interesse scientifico verso l’agricoltura biologica. Lo scopo è quello di creare una rete, attraverso la quale favorire la circolazione delle informazioni e dei risultati delle ricerche, la realizzazione di studi coordinati, anche con la partecipazione di esperti e studiosi di altri settori scientifici, contribuendo al già intenso dibattito in corso sia a livello europeo che nazionale. Inizialmente composta da economisti agrari, l’Associazione si è nel tempo arricchita della presenza di appartenenti ad altre discipline, raggiungendo così quello che rappresenta forse l’obiettivo più importante che ci si era dati sin dall’inizio: l’interdisciplinarietà, prerogativa indispensabile per soddisfare l’approccio olistico, necessario per affrontare i complessi problemi di un settore estremamente dipendente dai meccanismi ecologici che stanno alla base degli agro-ecosistemi.
 

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