Quali sono i pericoli derivanti dai ritorni di freddo?
Diversi modelli fenologici dimostrano che questo è ormai un trend destinato a diventare una costante e non di rado, questi fenomeni possono coinvolgere vaste superfici o anche interi territori, con conseguenze che si ripercuotono sia sul piano economico, sia su crescita e resa dell'impianto nelle future stagioni.
La frequenza e la severità di questi sbalzi termici rappresentano due parametri di fondamentale importanza per comprendere la necessità di adottare misure di prevenzione sostenibili ed efficaci e, se il clima dovesse seguire la tendenza degli ultimi anni, dalle prossime settimane i termometri potrebbero scendere nuovamente al di sotto dei 5°C e con molta probabilità, sarà necessario intervenire per evitare gravi danni in campo.
Come si manifestano?
Il calo termico porta a congelamento l'acqua presente nei vacuoli delle cellule delle gemme.
Questo provoca un aumento di volume che, infrangendo le membrane e le pareti cellulari, conduce in molti casi alla necrosi cellulare.
Prevenire è meglio che curare
Il grado di danno dipende dalla temperatura minima raggiunta e dalla durata dell'esposizione ad una temperatura critica; la velocità di caduta della temperatura può influire sull'efficacia di un'azione di protezione.
Le temperature critiche per la vite differiscono in base allo stadio di crescita: durante l'inverno le gemme dormienti possono resistere a temperature inferiori a -10°C (fino a -20°C), ma a partire dalle prossime settimane gemme in apertura e giovani germogli possono subire gravi danni a temperature solo leggermente inferiori a 0°C.
Per questo motivo è fondamentale garantire un corretto apporto nutrizionale anche durante la fase del post raccolta, in modo da evitare il rischio che gelate tardive possano compromettere la sopravvivenza delle gemme fiorali della stagione successiva.
Tolleranza al freddo e produttività garantite con Cifo
Il protocollo Cifo per la vite prende in considerazione le fasi fenologiche più importanti nelle quali è necessario garantire un corretto apporto nutrizionale.
Il supporto di prodotti biostimolanti è indispensabile, sia per sopportare lo stress climatico, sia per conservare l'equilibrio fisiologico degli impianti.
(Fonte: Cifo)
La proposta Cifo: Macys BC 28 e Sinergon Plus
Macys BC 28 è un concentrato di alga Macrocistys integrifolia, riconosciuto dalla Legge 75/2010 come prodotto ad azione biostimolante.
Un'alga unica nel suo genere, esclusiva di Cifo, raccolta e lavorata con un processo meccanico a bassa temperatura che consente di mantenere inalterata l'alta concentrazione di sostanze biologicamente attive presenti nella matrice algale.
A differenza delle altre varietà di alghe, la Macrocistys integrifolia cresce in un ambiente e in condizioni estreme che ne determinano le sue elevate proprietà nutrizionali: ricca di vitamine, amminoacidi, laminarine, alginati e ormoni naturali, sostanze utili a fornire alla vite tutti i fitocomplessi necessari per incrementare i livelli produttivi e sopportare e superare velocemente gli stress ambientali quali ad esempio ritorni di freddo, il prodotto è impiegabile alla dose di 2 litri/ettaro.
(Fonte: Cifo)
Sinergon Plus è ottenuto tramite un processo produttivo ad elevato livello tecnologico che conferisce al formulato una spiccata capacità fitostimolante. Impiegato in associazione a Macys BC 28 alla dose di 2 litri/ettaro, permette di apportare alla coltura amminoacidi a basso peso molecolare in forma di oligopeptidi quali acido glutammico, cisteina, prolina e glicina, tutti derivanti da processi di idrolisi enzimatica e molto utili a sostenere la sintesi proteica ed il metabolismo durante periodi di intenso stress fisiologico.
(Fonte: Cifo)
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Fonte: Cifo