La peronospora è un fungo in grado di apportare seri danni alle produzioni, soprattutto in climi particolarmente piovosi ed umidi come quelli del Nord Italia o del Centro Europa. Se le condizioni sono predisponenti Plasmopara viticola è in grado di annientare completamente la produttività di un impianto.


Ad oggi la difesa delle viti è sostanzialmente affidata agli agrofarmaci di sintesi, ma l'Unione Europea e i consumatori chiedono con sempre maggiore forza che il settore primario riduca l'impiego di questi prodotti. Ecco allora che aziende, università e centri di ricerca sono alla costante ricerca di soluzioni per la difesa del vigneto che siano efficaci e sostenibili sia dal punto di vista economico che ambientale.


La peronospora si sviluppa a tre condizioni: presenza di un inoculo in campo, parametri ambientali favorevoli ed infine una pianta suscettibile. Venendo meno uno di questi tre fattori la malattia non si sviluppa. Ricercatori francesi hanno dunque avuto l'idea di agire sui fattori ambientali per mettere al sicuro i vigneti dagli attacchi del fungo.

 

Viti-Tunnel, le viti finiscono nel tunnel

Affinché P. viticola possa svilupparsi su foglie e grappoli di vite è indispensabile che tali tessuti siano ricoperti di acqua, condizione che permette alle zoospore del fungo di nuotare fino ad insediarsi in prossimità degli stomi, porta d'accesso all'infezione.


L'idea è stata dunque quella di impedire all'acqua di raggiungere le viti realizzando delle coperture plastiche in grado di aprirsi e chiudersi al di sopra della vegetazione, in modo da intercettare le gocce di pioggia e mantenere asciutte foglie e bacche.

 

Viti-Tunnel, questo il nome dell'invenzione, è stata sperimentata per tre anni nell'area di Bordeaux presso dieci cantine, anche prestigiose (Cheval Blanc, Haut Brion e Lafite Rothschild), e ha dato ottimi risultati. Secondo i ricercatori dell'Ivv, Istituto della vigna e del vino, utilizzare le coperture offre un livello di difesa delle piante pari a 10-15 trattamenti con prodotti fungicidi.


Certo, le viti devono comunque essere protette da altre malattie che non hanno bisogno dell'acqua per svilupparsi, come l'oidio o il black rot, ma in regioni come la Francia o il Nord Italia è sicuramente la peronospora la principale problematica da cui bisogna difendersi.

 

Viti-Tunnel è stata sperimentata per tre anni nell'area di Bordeaux presso dieci cantine

Viti-Tunnel è stata sperimentata per tre anni nell'area di Bordeaux presso dieci cantine

(Fonte foto: Viti-Tunnel)


Una questione di sostenibilità

Viti-Tunnel è una soluzione che sulla carta permette di ridurre drasticamente il numero di trattamenti con prodotti fitosanitari e va dunque incontro alle richieste di maggiore sostenibilità di Unione Europea e consumatori.

 

Bisogna però considerare due aspetti, uno ambientale e uno economico. Se è vero che il viticoltore può trattare 10-15 volte in meno è anche vero che realizzare le coperture ha un certo impatto ambientale, soprattutto se si considerano i teloni di plastica che vengono applicati al di sopra delle chiome e che periodicamente devono essere sostituiti. Senza contare poi l'inquinamento visivo causato dai teli che coprono i vigneti.


L'altro aspetto è puramente di tipo economico. Se è vero che la soluzione dovrebbe entrare in commercio tra due o tre anni, il suo prezzo stimabile è di circa 100mila euro ad ettaro. Una cifra enorme se comprata al costo di 10-15 trattamenti.


I promotori affermano però che Viti-Tunnel è stata pensata solamente per quei vigneti che per la particolare collocazione, ad esempio vicino ad abitazioni o scuole, pongono una questione di tutela della salute della popolazione.

 

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