Si prevede che la bioeconomia svolgerà un ruolo importante nel raggiungimento della neutralità climatica nell'Unione europea. E dei nove obiettivi della futura Politica agricola comune (Pac) dell'Ue per il 2021-2027, almeno la metà riguarda direttamente la bioeconomia.

La gestione delle risorse rinnovabili e minerali svolgerà un ruolo importante nel percorso dell'Ue verso la neutralità climatica e gli esperti concordano sul fatto che i paesi dell'Europa centrale e orientale, compresa la Polonia, hanno un grande potenziale in questo campo.

In Polonia non manca il sostegno pubblico per sostituire l'energia generata dal carbone con l'energia prodotta dalla biomassa. Tuttavia, gli scienziati mettono in guardia contro i danni alla biodiversità che possono essere causati utilizzando la biomassa forestale come fonte di energia rinnovabile.

A marzo l'Ue presenterà una Strategia per la biodiversità aggiornata, che include "obiettivi quantitativi per aumentare l'estensione delle aree protette, terrestri e marittime, caratterizzate da una elevata biodiversità". Negli ultimi anni è aumentata la consapevolezza del ruolo degli ecosistemi, da qui gli sforzi per salvarli.

In una recente conversazione con Euractiv Polonia, Zbigniew Karaczun della Warsaw school of life sciences ha sostenuto che il trasferimento di una parte dei fondi dalla Pac al Green deal europeo è vantaggioso per gli agricoltori, poiché l'agricoltura è sempre più colpita dai cambiamenti climatici, che si manifestano sotto forma di siccità o forti piogge, che portano i consumatori a pagare prezzi più elevati per i prodotti agricoli.

"L'economia agricola è più vulnerabile ai cambiamenti climatici e se ci si spinge troppo oltre, gli effetti potrebbero essere catastrofici per il settore agricolo europeo. E di conseguenza influire sui prezzi dei prodotti alimentari per i consumatori", ha affermato Karaczun.
 

La Polonia in pole position nell'era della bioeconomia

In tale contesto nei prossimi anni aumenterà ad esempio il ruolo della nuova Strategia forestale dell'Ue, che include la promozione di una efficace silvicoltura e la protezione e bonifica delle foreste in Europa.

Questo approccio aumenterà il sequestro del carbonio, ridurrà gli incendi boschivi e promuoverà efficacemente la bioeconomia nel rispetto dei principi ecologici. A tal fine, l'Ue ha incaricato i singoli Stati membri di preparare piani strategici nell'ambito della Pac proprio per promuovere adeguate misure di gestione forestale.

Il rapporto del Bio-based industries consortium (Bic) preparato nel 2018 mostra che la Polonia ha il potenziale per diventare uno dei leader europei in bioeconomia. Tuttavia, secondo gli autori dell'analisi, è necessario preparare una strategia appropriata, intraprendere attività educative e mettere in campo delle innovazioni.

Secondo gli esperti, l'uso della biomassa su una scala più ampia al posto del carbone rappresenta un'opportunità per l'industria del riscaldamento polacca e per i fornitori di energia per far fronte all'aumento dei prezzi dell'elettricità per i consumatori. Consumatori che hanno visto un aumento dei prezzi in media del 20% dall'inizio del 2020, rispetto allo scorso anno.
 

L'avvertimento degli scienziati

Nel 2018 Hanna Bartoszewicz-Burczy ha sostenuto nella sua analisi intitolata Potenziale e uso della biomassa nei paesi dell'Europa centrale che la Polonia ha un'alta percentuale di terreni agricoli e foreste, che dovrebbero tradursi in un elevato potenziale di biomassa.

I sostenitori ritengono che la combustione della biomassa è meno invasiva per l'ambiente ed è anche al di fuori dell'ambito di applicazione del meccanismo europeo relativo alle emissioni di carbonio.

In Europa il contesto per ottenere energia mediante la combustione di biomassa è favorevole. Bisogna poi tenere conto, ad esempio, del desiderio del governo di basare il settore nazionale dell'energia e del riscaldamento sulle risorse nazionali.

Tuttavia ci sono anche difficoltà in questo frangente. Prima di tutto manca ancora un supporto sistemico per le realtà che vogliono produrre energia dalla biomassa.

E c'è anche la questione clima. A novembre 2019 c'è stata l'ultima asta per le fonti di energia rinnovabile. Tale asta includeva circa 4,70 miliardi di euro da distribuire relativamente al settore delle biomasse. Tuttavia l'incertezza sull'atteggiamento dell'Ue nei confronti della biomassa ha portato il governo polacco a non adottare gran parte dei piani per sostituire il carbone nelle centrali elettriche con la biomassa.

Gli scienziati, che hanno a che fare quotidianamente con l'ambiente e il clima, sono decisamente contrari a questo scenario. In una lettera al governo e al parlamento hanno chiesto un uso limitato della biomassa forestale nella produzione di energia. Gli esperti suggeriscono che la soluzione al problema del cambiamento climatico globale sia proteggere e ricostruire le foreste, non bruciarle.

"Sappiamo già che bruciare legna forestale per la produzione di energia su larga scala minaccia la biodiversità e influenza i cambiamenti climatici", spiegano i firmatari della lettera.

Un'opinione simile è sostenuta dai rappresentanti del think tank europeo Sandbag. Nel dicembre 2019 hanno pubblicato un rapporto intitolato Giocare con il fuoco, che mostra come un aumento dell'uso della biomassa, considerata una fonte di energia rinnovabile, può contribuire a cambiamenti climatici avversi.
 
Euractiv Polonia

Azione cofinanziata dall'Unione europea

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Questo articolo, tradotto in italiano, fa parte di un progetto cofinanziato dall'Unione europea con l'obiettivo di raccontare e far conoscere all'opinione pubblica le differenti agricolture all'interno dell'Ue. Il progetto coinvolge i media di settore di sette Stati differenti che hanno raccontato ognuno l'agricoltura del proprio paese. A coordinare il progetto è il network editoriale Euractiv.com. AgroNotizie è stata scelta in rappresentanza dell'Italia