Siamo stati in campo con il prof. Balsari presso l'Università di Torino, che grazie ad un apposito banco con ugelli gialli, rossi, azzurri (scoprirai ben presto il significato) ci ha aiutato ad affrontare il tema della deriva. Per definizione si tratta della quantità di miscela erogata dall'irroratrice nel corso del trattamento fitosanitario che, per azione delle correnti d'aria ambientali, viene allontanata dall'area oggetto della distribuzione; rappresenta un problema per gli operatori agricoli e gli astanti l'ambiente, le coltivazioni adiacenti, e abitazioni e le strutture pubbliche.
I rischi legati alla deriva del prodotto fitosanitario dipendono da numerosi fattori; per alcuni di essi l'operatore non ha margini di intervento. L'entità del rischio della deriva, tuttavia, può essere considerevolmente ridotto adottando una serie di misure appropriate; fra queste anche una corretta gestione delle macchine utilizzate per effettuare i trattamenti di difesa e diserbo con i prodotti fitosanitari.
Ecco alcune delle misure:
• Individuare sulle mappe i campi che si trovano in prossimità di aree sensibili
• Rispettare le fasce di rispetto prescritte
• Leggere le indicazioni riportate sulle etichette degli agrofarmaci
• Verificare le condizioni e le previsioni meteorologiche
• Impiegare dispositivi antideriva e scegliere le ore del giorno più appropriate per i trattamenti (mattino, sera)
• Regolare correttamente i parametri operativi della macchina irroratrice
• Consultare le Buone Pratiche per il contenimento della deriva prima e durante il trattamento
• Utilizzare irroratrici appropriate
È molto importante selezionare ed impiegare la tipologia e la dimensione dell'ugello tenendo conto delle caratteristiche dell'agrofarmaco, del tipo di avversità, delle caratteristiche della coltura, del tipo di superficie fogliare, delle condizioni meteorologiche, dei rischi di deriva e di contaminazione delle aree adiacenti a quella trattata.
Fra le buone pratiche che il progetto TOPPS prowadis evidenzia, vengono citate la riduzione della frazione di gocce molto fini impiegando ugelli antideriva. Occorre controllare le indicazioni fornite dai costruttori di ugelli che possono essere:
• Ugelli a fessura a iniezione d'aria
utilizzati a pressioni di esercizio comprese tra 2 e 8 bar consentono di ridurre la deriva del 70-90% rispetto agli ugelli convenzionali.
• Ugelli a turbolenza a iniezione d'aria
utilizzati a pressioni di esercizio comprese tra 3 e 10 bar possono consentire di ridurre la deriva del 75% rispetto agli ugelli convenzionali. Le gocce < 100 μm sono quelle più sensibili alla deriva.
Guarda il video per saperne di più:
--------------------
Note sui contenuti di questo articolo
• Licenza dei contenuti tratti dal sito del progetto TOPPS: CREATIVE COMMONS CC BY-NC-SA
Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo
Attribution-NonCommercial-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-NC-SA 3.0)
• Scarica la brochure approfondita
• Tutto il materiale prodotto nell'ambito dei progetti TOPPS può essere consultato sul sito internet TOPPS-life.org
• Gli strumenti informatici per la valutazione del rischio di deriva per le colture erbacee, per il frutteto e per il vigneto sono disponibili sul sito internet TOPPS-drift.org
Informati sulle tecnologie disponibili per limitare l'impatto ambientale delle macchine irroratrici sul sito internet TOPPS-eos.org
• TOPPS prowadis è finanziato dall'Associazione Europea dei produttori di agrofarmaci (ECPA).
© AgroNotizie - riproduzione riservata