Che cibo ci aspetta nel 2023? Secondo un Report di Innova Market Insights, elaborato a inizio anno, il cibo avrà un concetto di valore ridefinito, si faranno spazio atteggiamenti di revenge spending (cibo fonte di gioia e piacere) e evolverà il mondo dei prodotti plant based. Il tutto però in un contesto economico che continua ad essere inflattivo, e che spinge a tagli sulla spesa e all'adozione di diverse logiche di acquisto.

 

Tra i food trend ereditati dal recente passato e che si consolideranno nel 2023 c'è la ricerca di uno stile di vita salutare e sostenibile per le persone e per l'ambiente. Da qui il crescente interesse dei consumatori per il biologico e per il km zero. Cresce anche l'attenzione alle etichette e c'è sempre più adesione alle diete a base vegetale. Mangiare diventa così, per molti di noi, non più una sola questione di sopravvivenza ma anche di etica, di benessere, di salute, di religione e di tanto altro.

 

Abbiamo cercato sul web per individuare quali saranno le nuove tendenze alimentari del 2023. Grazie all'uso dei big data è possibile scoprire nuovi stili alimentari e nuovi indirizzi dei mercati dell'agroalimentare, che possono permettere alle aziende e ai produttori agricoli di costruire una strategia di marketing e comunicazione e un percorso commerciale. Secondo un Report di Nielsen, il 63% dei marketer negli Stati Uniti ritiene che il data driven sia - già oggi - tra gli strumenti di marketing più importanti e decisivi e quel che è certo è che questa centralità andrà accrescendosi sempre più in futuro.

 

Quest'anno, come oramai da qualche anno, la parola chiave è sostenibilità: sostenibilità nelle produzioni, sostenibilità dei consumi, sostenibilità nella riduzione degli sprechi. Ma oggi vi proponiamo una selezione dei food trend 2023, una breve rassegna di alimenti da provare, da scoprire o da produrre.

 

Quali sono i food trend 2023? Alcuni alimenti da provare

Quali sono i food trend 2023? Ecco alcuni alimenti da provare (Foto di archivio)

(Fonte: © simona - Adobe Stock)

La pasta vegetale

Il mercato degli ultimi anni ci ha fatto apprezzare sapori diversi rispetto alla nostra affezionata pasta di grano duro, vanto della tradizione mediterranea. Abbiamo tutti imparato, per esempio, ad amare la pasta di legumi, ricca di proprietà nutrizionali e consigliata anche da molti nutrizionisti per il suo basso indice glicemico. Ma tra i più interessanti food trend 2023 c'è sicuramente la pasta vegetale senza carboidrati: spaghetti di zucca e rigatoni alla banana tanto per dire (prodotti che possono essere realizzati anche in casa). In realtà questa piccola moda alimentare nasce già da alcuni anni, ma la spinta vegetale (della sostenibilità, del gluten free e del recupero degli scarti) ci farà andare oltre. Alcune di queste preparazioni, già in commercio, usano come ingredienti scarti di vegetali e legumi.
Chi è molto bravo in cucina può già ovviamente provare a sbizzarrirsi nel preparare in casa queste nuove paste vegetali come spiegato in questo link.

 

Per il cibo del futuro la parola chiave sarà sempre di più sostenibile

Per il cibo del futuro la parola chiave sarà sempre di più sostenibile (Foto di archivio)

(Fonte foto: © Anna - Adobe Stock)

 

Olio di avocado

Oramai l'avocado è presente su tutte le nostre tavole, uscendo dalla logica del frutto esotico. Oggi infatti viene coltivato in molte regioni del Sud Italia (come mango e papaya), principalmente in Sicilia, ed è amato da giovani e meno giovani, per il suo sapore particolare e per la ricchezza di vitamina E, folati e grassi buoni. Sono diversi gli ettari oggi in Italia coltivati ad avocado: attraverso QdC® - Quaderno di Campagna®, Il software online n 1 nella gestione dei "dati amministrativi e legali di campo", sono gestiti circa 14 ettari. Per saperne di più sulla coltivazione dell'avocado guarda la pagina dedicata su AgroNotizie®.

 

Viene suggerito nelle diete da molti nutrizionisti. Ma forse molti di voi non hanno ancora provato il suo olio. Da alcuni anni l'olio di avocado è utilizzato in ambito cosmetico, ma oggi può diventare un ottimo condimento per i nostri alimenti. Ha una composizione molto simile all'olio extravergine di oliva, con percentuali di acido oleico intorno al 55-75% e quindi un buon alimento per il benessere cardiovascolare. È anche ricco di vitamine e composti bioattivi come la vitamina E, i carotenoidi (precursori della vitamina A) e fitosteroli. Insomma, un bel pacchetto di composti salutari.


Molto aromatico, è ottimo per condire insalate o per dare un sapore nuovo a piatti semplici a base di pesce o carne. Attenzione però: scegliete quello spremuto a freddo che mantiene tutte le proprietà nutrizionali. Un difetto? il prezzo per ora molto elevato (da circa 50 euro al litro), ma piano piano probabilmente i prezzi scenderanno.

 

Datteri

Dando un'occhiata alle caratteristiche nutrizionali dei datteri sicuramente vi spaventerete per le calorie: circa 80 kcal per una porzioncina da 30 grammi, e tanti zuccheri (circa 19 grammi su 30 grammi). Ma questi alimenti sono anche molto ricchi di fibra (2,6 grammi per una porzione) e soprattutto molto ricchi di sali minerali (potassio, ferro, calcio), vitamine del gruppo B, tanti composti bioattivi come antocianine e composti fenolici ad alto potere antinfiammatorio. Quindi ricordiamoci che mangiare un dattero non è come mangiare una caramella.


In Italia la palma da dattero è piantata per lo più a scopo ornamentale, ma poiché è anche dotata di una discreta resistenza al freddo, può essere coltivata in molte località costiere, non solo del Sud Italia. Ottimi per la prima colazione o per uno spuntino insieme a del pane integrale o ad uno yogurt dopo un'attività fisica moderata, i datteri vanno consumati solo come frutti, evitando paste e sciroppi privi di fibra e ad alto carico glicemico.

 

Lo yaupon

Alla fine un divertissement. Mangiare oggi è anche incontro di nuovi sapori, di nuove esperienze, di nuovi cibi che possono inoltre migliorare la nostra salute. E allora come ultimo food trend 2023 vi proponiamo lo yaupon (pronuncia: yo-pon), una specie di agrifoglio originario del Nord America sudorientale da cui si ricava un tè dal sapore molto aromatico.


Quando vengono raccolte, tostate e bollite, le foglie producono un elisir dal giallo all'arancio scuro con un aroma fruttato e terroso, e un sapore morbido con toni maltati. L'ottimo rapporto tra la caffeina, la teobromina e la teofillina, presente nelle foglie, ha un effetto benefico per il nostro corpo. Il tè ha capacità stimolanti, aiuta la chiarezza mentale, senza attivare eccitazione e nervosismo. È inoltre ricco di polifenoli, composti ad attività antinfiammatoria che danno già buoni risultati negli studi in vitro nel bloccare/ridurre la crescita delle cellule cancerose. Intanto assaggiamolo, godiamoci questo tè americano, in un freddo pomeriggio invernale.

 

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