Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato, tra gli altri, Gennaro Ranieri, commissario dell’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali (Arif) Puglia, Giacomo Carreras, presidente dell’Ordine degli agronomi della Puglia, Luigi Ricciardi, direttore del dipartimento di Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti dell’Università di Bari, operatori del settore olivicolo-oleario, studenti, tecnici di campo e delle istituzioni regionali coinvolte nelle attività di monitoraggio e rappresentanti della comunità scientifica regionale, sono stati illustrati i risultati della ricerca conseguiti durante il triennio di attività (2017-2019) riguardanti, in particolare, lo sviluppo di modelli previsionali e sistemi di campionamento, sorveglianza e diagnosi utili a garantire, in modo più efficiente e razionale, la gestione e il controllo del patogeno sul territorio.
Dopo aver messo a punto XylAPPPUGLIA, l’applicazione progenitrice di quella attualmente utilizzata dagli operatori regionali per il monitoraggio e la geolocalizzazione di Xylella fastidiosa in Puglia, il Ciheam Bari, attraverso Mix-Codiro, ha realizzato XylAPPUTENTI, un’applicazione di più semplice concezione ed utilizzo, ideata allo scopo di poter ampliare il bacino di utenti nelle attività di sorveglianza: agricoltore, tecnico/ispettore, turista, ed altri.
Mix-Codiro ha anche sviluppato un modello di previsione spaziale, tenendo conto di diverse variabili che condizionano la diffusione del patogeno e dei suoi vettori in campo, in grado di stimare, con una certa accuratezza, la probabilità di presenza e diffusione della Xylella fastidiosa in Puglia; modello che potrà contribuire a razionalizzare i piani di intervento programmati per la gestione del patogeno sul territorio.
Uno studio accurato, condotto su un numero significativo di piante infette, ha permesso di poter determinare non solo i siti preferenziali di localizzazione, ma anche l’evoluzione della distribuzione del patogeno in olivo, fornendo indicazioni utili per l’attività di campionamento per il suo monitoraggio.
L’attività per la validazione di uno strumento adoperato per estrarre i batteri dai tessuti infetti, brevettato dal Ciheam Bari, ha permesso di evidenziare l’efficacia e la capacità di migliorare l’isolamento del batterio su substrati artificiali di coltura, riducendo la quantità di contaminanti nell’estratto.
Parallelamente alle specifiche azioni del progetto, i ricercatori del Ciheam Bari hanno presentato anche i risultati conseguiti nel miglioramento della diagnosi di Xylella fastidiosa nei tessuti vegetali e negli insetti vettori, che potranno consentire di abbattere i costi delle analisi molecolari dei campioni.
“Grazie alla rete del Ciheam Bari i risultati del Progetto CoDiRO possono avere risonanza internazionale - ha concluso Raeli - e possono essere divulgati non solo attraverso la partecipazione dell’Istituto a progetti internazionali (Cure-Xf, Xf-Actors) ma anche attraverso l’attività di formazione, con i corsi di Master of Science, rivolta a studenti di numerosi paesi mediterranei”.