"Dal 24 maggio, giorno in cui ho scritto al ministero non è arrivata alcuna risposta ufficiale, se non un timido accenno da
parte di un funzionario, che ha spiegato come il riconoscimento dello stato di calamità per la Lombardia non rientri ancora tra le priorità del ministero e che comunque non sembra esserci uno stanziamento finanziario adeguato".

È polemica tra l'assessore all'Agricoltura della regione Lombardia, Gianni Fava, intervenuto all'VIII Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, sulle mancate risposte da parte del ministero delle Politiche agricole sul riconoscimento dello stato di calamità naturale delle zone della Regione colpite dal maltempo. 
"Tutto questo - ha commentato l'assessore - è inaccettabile, perché viene messo in crisi un sistema preponderante come quello lombardo a livello nazionale".
Di qui la richiesta, a conclusione dei dati su base provinciale, perché la giunta approvi una delibera, in cui si dichiari
lo stato di crisi per l'Agricoltura della Lombardia. "Chiederò poi, con un atto ufficiale - ha concluso Fava - il riconoscimento dello stato di calamità naturale al Mipaaf".

Arrivata a stretto giro la replica del ministro Nunzia De Girolamo, che in una nota precisa come al ministero sia arrivata "solo una comunicazione con generiche informazioni sulla portata degli eventi meteorici che hanno interessato la Regione, priva di qualsiasi elemento di carattere quantitativo per avviare un’istruttoria".
Le procedure in questi casi - precisa il ministro - richiedono l’adozione da parte della Regione di una Delibera di Giunta con la quale si delimita il territorio colpito e si quantificano i danni subiti.
"Non appena la Regione Lombardia avrà completato tale fase ricognitiva dei danni subiti, il ministero provvederà all’istruttoria nel più breve tempo possibile e, in presenza dei requisiti di legge, adotterà i provvedimenti necessari per l’attivazione degli interventi compensativi del Fondo di solidarietà nazionale".