Basta con le ricette veterinarie in duplice e triplice copia (come i vaccini o i medicinali “in deroga”), da conservare in allevamento e da inviare alle autorità sanitarie, uno dei tanti orpelli burocratici ai quali allevamenti e veterinari devono sottostare. Non che i controlli siano per questo allentati, al contrario sarà possibile tenere sotto più stretto controllo il corretto impiego dei farmaci veterinari. E' quanto promette l'arrivo della ricetta elettronica introdotta dal ministero della Salute, che potrà essere compilata con qualunque strumento informatico, dal tablet allo smartphone, sino al comune computer da tavolo. La novità riguarda per il momento solo due regioni, Abruzzo e Lombardia, che si differenziano nettamente per concentrazione e tipologia degli allevamenti. Una sorta di sperimentazione sul campo prima di estendere l'applicazione alle altre regioni.
Migliori controlli
A darne comunicazione è il ministero della Sanità che nella “ricetta elettronica” vede non solo una mezzo per semplificare le procedure, ma anche un metodo per favorire la tracciabilità del farmaco veterinario grazie alla possibilità di incrociare i dati di vendita con quelli di prescrizione. Altro aspetto positivo riguarda la farmacovigilanza, con un monitoraggio più attento sull'efficacia e sul consumo di antibiotici, fattore chiave per controllare e contrastare la comparsa di fenomeni di antibiotico-resistenza.
I commenti
”La ricetta veterinaria e la tracciabilità del farmaco veterinario - ha commentato il ministro per la Salute, Beatrice Lorenzin - rappresentano alcune tra le priorità che il Governo si è dato con l'adozione dell'agenda di semplificazione 2015-2017 che, tra gli obiettivi, prevede proprio il superamento dell'attuale onere di compilazione e trasmissione delle ricette cartacee”. Ora non resta che attendere l'esito di queste esperienze sul campo per conoscere le opinioni di veterinari e allevatori su questa novità. Il loro parere, immaginiamo, sarà prezioso per testare il “sistema” e apportare le migliorie che consentano di ottimizzarne l'efficacia.
08 settembre 2015 Zootecnia