A partire dal 1 aprile 2025, l'Istat ha riformato i codici Ateco, cambiandone alcuni.
Il cambiamento è dovuto ad una riclassificazione che è stata fatta nel 2025 per motivi statistici e operativi dell'Istat e che è entrata in vigore dall'inizio del mese.
I codici Ateco - una sigla che è un'abbreviazione di Attività Economica - fanno parte di un sistema di classificazione delle varie attività lavorative che possono essere svolte e che attualmente sono 3257.
Il codice Ateco è un codice che si articola in varie parti indicate con una lettera o un numero, in ordine:
- sezione;
- divisione;
- gruppo;
- classe;
- categoria;
- sottocategoria.
Ad esempio le attività agricole di silvicoltura e della pesca sono nella sezione A, che ha tre divisioni:
- divisione 01: produzioni vegetali e animali, caccia e servizi connessi;
- divisione 02: silvicoltura e utilizzo di aree forestali;
- divisione 03: pesca e acquacoltura.
Prendendo in esame un'attività come la coltivazione di ortaggi in pieno campo (che nei codici Ateco vengono definiti "in piena aria") si ha la combinazione sotto.
Le coltivazioni agricole non permanenti corrispondono alla sezione A divisione 01, gruppo 1. La classe 3 indica la coltivazione di ortaggi e meloni, radici e tuberi, la categoria 1 la coltivazione di ortaggi e meloni, la sottocategoria 1 gli ortaggi e meloni in piena aria.
Così il codice Ateco per chi fa ad esempio pomodori in pieno campo è 01.13.11, che è lo stesso di chi fa zucchini o fagioli, ma è diverso da chi fa patate che ricade nella categoria 3 sottocategoria 0, e quindi è 01.13.30.
Per l'agricoltura non sono cambiati tutti i codici, ma molti sì, come ad esempio quello dell'apicoltura che è passato da 01.49.30 al nuovo 01.48.30.
In ogni caso si tratta di variazioni puramente formali, che non comportano nessun obbligo o adempimento per gli agricoltori.
Non si devono fare correzioni o aggiornamenti, né tantomeno ci sono cambiamenti di natura fiscale o economica.
In pratica non cambia niente, se non che da ora in avanti in qualsiasi documento in cui è richiesto di dichiarare il codice Ateco, si deve indicare il codice nuovo.
E l'Istat rassicura che per i prossimi anni non sono previsti nuovi cambiamenti.
Tutti i nuovi codici Ateco possono essere controllati nella lista scaricabile, o ricercati tramite il sistema di ricerca ufficiale dell'Istat.