Importanti sono anche i fattori ambientali che incidono sulla fruttificazione, sulla resa e sulla qualità dell'olio; in particolare:
- i rischi di gelate tardive (aprile-maggio) e/o precoci (autunnali, che danneggiano i frutti e quindi l'olio che se ne estrae).
- i rischi di temperature molto alte > 40-45 °C e prolungate nel tempo possono determinare fortissime limitazioni nelle risposte vegeto-produttive degli olivi, soprattutto se sono associate a situazioni di carenza idrica. Un altro aspetto fondamentale riguarda la qualità dell'olio, perché la temperatura può influenzare la composizione acidica ed il contenuto in polifenoli. Le alte temperature tendono a ridurre il contenuto di acido oleico e ad aumentare quello in acido palmitico e/o linoleico. Quando le temperature sono piuttosto alte si ha anche un aumento dell'acido linolenico; inoltre temperature relativamente elevate durante il periodo di raccolta accelerano i processi di alterazione delle olive e quindi dell'olio che se ne estrae.
- forti carenze idriche durante la fase di accrescimento del frutto ed accumulo dell'olio (agosto-settembre) possono determinare l'insorgenza in quest'ultimo del difetto di secco/legno.
- elevata umidità dell'aria, che frequentemente si può avere in fondovalle, in vicinanza di laghi ed in zone costiere, favorisce l'attacco di patogeni (in particolare dell'occhio di pavone) e fitofagi (in particolare della mosca e della cocciniglia), determinando condizioni di maggiori difficoltà per l'olivo.
- quando il pH del suolo raggiunge valori intorno a 5,5 iniziano a manifestarsi sia problemi di tossicità, dovuti ad un elevato rilascio nella soluzione del terreno di ioni quali alluminio e manganese, sia l'immobilizzazione di altri elementi nutritivi (calcio, magnesio, potassio, fosforo, molibdeno, boro, rame).
L'olivo è soggetto in tutte le sue fasi di sviluppo a numerosi fattori ambientali, climatici e nutrizionali, che ne regolano il comportamento vegeto-produttivo. La metodologia nutrizionale Ilsa, sfruttando le conoscenze fisiologiche dell'olivo e al fine di ottimizzare le produzioni, ha cercato di migliorare tali fasi di sviluppo mediante l'uso di biostimolanti e specialità nutrizionali ottenuti da processi produttivi innovati ed eco-friendly e aventi un'azione specifica sul metabolismo vegetale.
L'esperienza su olivo (Olea europaea L)
Prove agronomiche eseguite negli anni in Italia hanno riconfermato l'efficienza dei biostimolanti e specialità nutrizionali Ilsa a base di matrice organica (Agrogel®, Gelamin® e Idrolizzato di Fabaceae) nel favorire la fioritura ed allegagione di nuovi frutticini e nello sviluppo di nuova vegetazione anche in condizioni di stress ambientale (gelate tardive, siccità, ecc.) e nell'incrementare la resa finale in olive e in olio durante le operazioni di molitura.Per vedere e scaricare tutti i dettagli relativi alle prove dimostrative svolte in passato dal servizio agronomico Ilsa, registrati sul sito per accedere alla sezione coltura "olivo". Potrai così vedere come sono posizionate le nostre specialità nutrizionali e biostimolanti in funzione della fase fenologiche.
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Fonte: Ilsa