Dall'Alto Adige alla Sicilia, passando per le regioni del centro: la viticoltura è il comun denominatore che unisce l'Italia da Nord a Sud e da Est a Ovest. Non solo: le esigenze dell'uva da tavola sono diverse da quelle dell'uva da vino, come pure le differenti varietà di uva da vino possono risultare più o meno sensibili agli attacchi di specifici patogeni e parassiti. Se infine al Nord uno dei problemi più sentiti è la flavescenza dorata trasmessa dallo scafoideo, al Sud, su uva da tavola, ad arrecare danni possono essere i tripidi


Per tali ragioni risulta indispensabile per i viticoltori contare su gamme fitosanitarie che siano complete per ampiezza di avversità controllate e che si mostrino al contempo efficaci e sostenibili in ogni singola situazione di campo. In tal senso Syngenta Italia ha sviluppato nel tempo un catalogo per la vite oltremodo completo e flessibile, permettendo di articolare programmi di difesa specifici per ogni area geografica, tipologia di coltivazione e avversità da controllare. 


Antiperonosporici per ogni condizione

Da sempre riferimento nel segmento dei sistemici grazie ai prodotti afferenti al marchio Ridomil®, contenente m-metalaxyl, Syngenta Italia ha progressivamente arricchito il proprio portfolio con nuove soluzioni tecniche. Per esempio, la gamma di prodotti contenenti mandipropamid, pilastro fondante della linea Pergado®, con la sostanza attiva proposta anche in abbinamento a ditianon o a folpet, risultando parimenti presente in Ampexio®, abbinata a zoxamide. Ciascuna di queste soluzioni offre quindi un duplice modo d'azione, contrastando efficacemente la peronospora in diverse fasi colturali. 


Un ulteriore ampliamento delle soluzioni offerte è stato poi reso possibile dall'arrivo della nuova linea tecnica basata su oxathiapiprolin, riferimento del marchio Orondis®. Capostipite di una nuova classe di fungicidi, le piperidynil thiazole isoxazoline, oxathiapiprolin offre un comportamento translaminare e sistemico acropeto, qualificandosi come prezioso strumento per la composizione di programmi di difesa di tipo preventivo.

 

Due i combi pack che è stato possibile quindi realizzare, ovvero Orondis® Ultra F e Orondis® Forte. Il primo pack prevede un flacone di Orondis® abbinato a uno di Pergado® F (mandipropamid e folpet), mentre il secondo abbina una confezione di Orondis® a una di Shinkon®, a base di amisulbrom, anch'esso fungicida specifico per il controllo degli oomiceti.


A completamento di quanto sopra, la Casa di Basilea propone anche soluzioni come Quartet®, contenente fosfonato di disodio, e i tre differenti formulati rameici della linea Coprantol®, contenenti rame in forma di ossicloruro, oppure di idrossido o ancora di solfato tribasico. Grazie a tale ampiezza di offerta è quindi possibile comporre programmi di difesa razionali, flessibili ed efficaci in grado di accompagnare la coltura dalla prima emissione dei germogli sino alla vendemmia.  


Specialisti contro il Mal Bianco

Altra temuta avversità per la vite, specialmente al Sud e su uva da tavola, è l'oidio. Anche in tal caso è bene approcciare il patogeno in chiave preventiva, alternando differenti formulati dai modi d'azione il più possibile complementari. Famiglia da sempre riferimento in tal senso è quella dei triazoli, rappresentati in Casa Syngenta dal marchio Topas®, contenente penconazolo, da solo o in abbinamento a zolfo, e dal marchio Score®, contenente difenoconazolo


A fornire una ulteriore opportunità di alternanza di modi d'azione è poi giunto Cidely®, a base di ciflufenamid, ideale per i trattamenti antioidici da pre chiusura a chiusura del grappolo. A completare la gamma antioidica si propone infine la linea Tiovit®, contenente zolfo, ideale per aprire e chiudere i programmi di difesa della vite concorrendo anche all'ottimizzazione dei profili residuali dei raccolti. 


Nota a parte la merita infine Taegro®, biofungicida contenente Bacillus amyloliquefaciens (ceppo FZB24), un batterio che compete naturalmente con l'oidio e può quindi rappresentare una valida soluzione non solo in viticoltura biologica, bensì anche in quella integrata. Ciò perché Taegro® permette di agire sul patogeno attraverso modalità completamente diverse dai fungicidi di sintesi e dallo zolfo stesso. Prodotto prezioso quindi in ottica sia di strategie antiresistenza, sia di profilo residuale. 


Quanto sopra vale sia per una da vino, sia per uva da tavola. La difesa di quest'ultima, però, risulta spesso più ostica, date le condizioni maggiormente predisponenti alla malattia che di norma sussistono nelle aree di produzione. In tal senso, i programmi di difesa antioidica includono ulteriori soluzioni a differente meccanismo d'azione, come per esempio Quadris®, a base di azoxystrobin, e Dynali®, fungicida a due vie che abbina l'efficacia di ciflufenamid a quella di difenoconazolo e che può essere impiegato in alternativa o in sequenza ai prodotti della linea Topas®


I trattamenti contro l'oidio effettuati con Dynali®, Quadris®, Score® 25 EC o Score® 10 WG sono al contempo efficaci nel contenimento del black rot, malattia causata da Guignardia bidwellii.


Niente marciumi: grappoli protetti

Terzo incomodo fra i patogeni, la botrite, a sua volta apripista di pericolosi marciumi dei grappoli con tutte le conseguenze in termini di cattivi odori e sapori del vino. Sebbene i programmi di difesa contro la botrite prevedano meno trattamenti di quelli contro peronospora e oidio, va comunque prestata la massima attenzione al suo controllo, visti i danni economici che può arrecare alle produzioni, sia imbottigliate, sia da tavola. 


Su uva da tavola due sono i momenti di intervento contro la botrite: il primo in corrispondenza della fioritura, ove può essere collocato un trattamento con il già citato Taegro®, proteggendo poi la coltura fra pre chiusura grappolo e pre raccolta con altre soluzioni come per esempio Geoxe®, contenente fludioxonil, oppure Switch®, il quale a fludioxonil abbina anche ciprodinil. Parimenti due le applicazioni su uva da vino, da effettuarsi con Switch® in pre chiusura grappolo e, se necessario, in pre raccolta. 


Mal dell'esca: mai sottovalutarlo

Il Mal dell'esca è una patologia considerata "minore", ma quando si manifesta significa che alcuni funghi patogeni specializzati hanno colonizzato i vasi linfatici e il legno, compromettendo la traslocazione dell'acqua e dei nutrienti dalle radici alla parte aerea delle piante infette.

 

Urge quindi contrastare anche tale complesso di microrganismi e a tal fine Syngenta Italia propone Tellus® WP, una miscela di Trichoderma harzianum (ceppo ICC 012) e Trichoderma gamsii (ceppo ICC 080). Utilizzati in chiave preventiva, questi due microrganismi sono in grado di competere con questo complesso di patogeni minimizzandone gli effetti.


Molti insetti, altrettante soluzioni

Tignole, cicaline e acari: anche gli artropodi parassiti arrecano innumerevoli danni alla vite, richiedendo specifici trattamenti fitosanitari. Contro i lepidotteri della vite la Casa elvetica propone degli specialisti come Affirm®, a base di emamectina benzoato, Voliam®, novità 2022 contenente clorantraniliprole, e Primial®, utilizzabile anche in viticoltura biologica essendo a base di Bacillus thuringiensis kurstaki (ceppi SA 11 e 3A3B). L'uso alternato di questi prodotti sulle tre differenti generazioni di tignole assicura la massima protezione dei grappoli, scongiurando anche i conseguenti rischi di sviluppare gravi infezioni botritiche. 


La lotta ai lepidotteri della vite necessita però di un approccio tecnico raffinato, basato su un attento monitoraggio dei vigneti per individuare l'inizio delle infestazioni e la loro successiva evoluzione. Per facilitare il lavoro di tecnici e agricoltori, Syngenta Italia ha quindi introdotto Trapview, un pratico tool che rende efficiente il processo di monitoraggio dei parassiti della vite. Il dispositivo permette la cattura autonoma degli insetti, come per esempio Lobesia botrana, monitorandone da remoto il volo dell'insetto e fornendo preziose informazioni sugli stadi di sviluppo del parassita, ovvero uova, larve e adulto


Nel corso della stagione calda, però, sono spesso gli acari a danneggiare gli apparati fogliari della vite. In tal caso le soluzioni proposte afferiscono al marchio Vertimec®, da sempre riferimento tecnico di settore grazie alla presenza di abamectina


Infine, le cicaline. Anch'esse attaccano gli apparati fogliari causando danni di diverso ordine e grado. Le conseguenze più gravi per la coltura si registrano soprattutto in presenza di Scaphoideus titanus, vettore del plasmide responsabile della flavescenza dorata. Contro le neanidi di tale fitomizo è però utilizzabile Evure® Pro, contenente tau-fluvalinate, con le applicazioni posizionate a partire dalla fase di acino pepe fino a invaiatura. Su uva da tavola, Evure® Pro contrasta anche le proliferazioni di tripidi