In questo appuntamento sull'evoluzione meteoclimatica mensile, esamineremo quanto è avvenuto nell'ultima parte dell'inverno e ciò che potrebbe ipoteticamente accadere nel corso del mese di aprile.

 

Durante la prima metà di gennaio, le condizioni meteorologiche hanno ricalcato quasi fedelmente le tendenze ipotizzate. Tuttavia, nell'ultima decade, non si è verificato alcun episodio invernale significativo, portando invece un contesto molto mite senza fenomeni rilevanti. A febbraio la situazione non ha subìto particolari variazioni, con un assetto circolatorio prevalentemente mite. Tuttavia, verso la fine del mese, l'instabilità è tornata ad interessare il territorio nazionale.

 

Più fedele invece il mese di marzo, in quanto sembra seguire fedelmente le linee di tendenza dettate secondo i modelli fisicomatematici. La prima metà del mese si è presentata difatti dinamica con passaggi perturbati e seguiti da interferenze più fredde, soprattutto sull'arco alpino ove la neve non è mancata.

 

Per quanto riguarda aprile, come da statistica potremmo aspettarci le prime parentesi più calde e asciutte alternate a prefrontali, i quali caratterizzeranno il quadro dinamicamente. Per tale motivo registreremo frequente attività temporalesca ad evoluzione diurna, specie sui rilievi della penisola.

 

Inoltre è importante notare come alcuni modelli propendano per un periodo più freddo, quindi crescenti probabilità di incorrere in un'ondata di freddo tardivo tra l'8 ed il 10 aprile, con potenziali nevicate anche a quote di alta collina. Tuttavia, queste previsioni sono ancora ipotetiche e soggette a variazioni, pertanto continueremo a monitorare attentamente l'evoluzione del tempo nei prossimi giorni nei classici appuntamenti settimanali.

 

Comparazione con l'outlook precedente

Questa fase stagionale sembra allinearsi con l'outlook atteso con il periodo in corso, caratterizzato da frequenti passaggi instabili in grado di innescare ondate di vivace maltempo, talvolta incisivo per alcune regioni, ma con fenomenologia relegata soprattutto alle ore diurne. Non è escluso l'ingresso di aria più fredda, anche se di effimera durata, perché il cambio stagionale inizierà a proporre comunque le prime fasi soleggiate con temperature miti.

 

Italia settentrionale

L'inizio di aprile al Nord sarà caratterizzato da una vivace instabilità, specie sul Triveneto. Non mancheranno ampi spazi sereni accompagnati da temperature generalmente più miti, pur senza escludere fenomeni pomeridiani sparsi sui maggiori rilievi, il tutto condizionato da una prevalente ventilazione dai quadranti meridionali di Scirocco.

 

La seconda decade si presenterà quindi ventosa, ma con tempo nel complesso stabile, al più attesa una lieve diminuzione delle temperature e pochi fenomeni a carattere di rovescio concentrati al Nord Est.

L'ultima settimana del mese aprirà con clima tardo primaverile, ove domineranno stabilità ed anche un po' di caldo, ma dal 27 il quadro potrebbe peggiorare a partire da Piemonte e Liguria; ci aspettiamo forti temporali che si estenderanno successivamente ad altre zone.

 

Complessivamente il mese al Nord verrà condizionato da un clima mite e ventoso, con fenomeni localizzati sui rilievi nel corso delle ore pomeridiane.

 

Italia centrale

L'inizio di aprile sulle regioni del Centro si presenterà diffusamente instabile, con fenomeni in rapida evoluzione dai settori tirrenici a quelli adriatici. Le schiarite comunque non tarderanno ad arrivare, accompagnate da temperature progressivamente più miti. Residui piovaschi sparsi a carattere diurno potranno insistere sui settori interni tirrenici e sulle Marche, sotto ad una prevalente ventilazione meridionale di Scirocco.

 

La fase centrale del mese potrebbe quindi presentarsi molto ventosa, con rovesci soprattutto in Sardegna, Toscana, Umbria e Lazio; le temperature subiranno una leggera flessione, ma sempre in un contesto primaverile.

 

L'ultima settimana prenderà il via sotto l'egemonia dell'anticiclone, condizioni quindi calde e stabili, ma sul finire è atteso un peggioramento a partire dalla Sardegna con forti temporali, in successiva estensione ai settori peninsulari.

 

Complessivamente aprile trascorrerà sotto a condizioni a tratti calde, ma umide.

 

Italia meridionale

Aprile aprirà le danze con instabilità diffusa, ove fenomeni evolveranno rapidamente dalla Campania alla Sicilia occidentali e settori ionici. Sulle restanti aree è atteso un contesto variabile, ma con sostenuta ventilazione di Scirocco ovunque, dai quadranti meridionali. Le schiarite faranno capolino accompagnate da temperature progressivamente più miti entro la fine della prima decade, con residui piovaschi sparsi ad evoluzione pomeridiana su settori interni e tirrenici.

 

La fase centrale del mese si presenterà sempre ventosa, con ampi spazi sereni alternati a qualche nube, più compatta tra Campania e Basilicata, ove non si escludono dei rovesci; i valori termici potrebbero subire una leggera flessione, ma in un contesto sempre primaverile.

 

L'ultima settimana inizierà con clima mite e sostanzialmente stabile, ma in chiusura è atteso un peggioramento a partire dai settori occidentali con forti temporali, in successiva estensione alle altre zone.

 

Il mese al Sud Italia trascorrerà nel complesso caldo, con fasi spesso ventose.

 

L'evoluzione del complesso

Secondo le ultime elaborazioni dai centri di previsione più accreditati, emerge un'evoluzione primaverile caratterizzata da temperature piuttosto miti e da un clima sostanzialmente secco. Le precipitazioni si prevedono scarse, ipotizzando quindi una stagione piuttosto avara di piogge. Questo scenario potrebbe avere diverse implicazioni per l'agricoltura, l'ambiente e le attività all'aperto, evidenziando l'importanza di adottare misure appropriate per gestire le risorse idriche e affrontare potenziali sfide legate alla siccità.

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